Il valore di diaframma indicato come minimo e massimo si riferiscono all'obiettivo focheggiato all'infinito.
Agli elevati rapporti di riproduzione, sia il tiraggio dell'obiettivo che la variazione della sua lunghezza focale effettiva (spostamenti reciproci interni di gruppi e lenti) fanno sì che i valori di f: cambino. L'elettronica attuale ne tiene conto anche a livello informativo.
Quando fotografo con la FM2 ed il 60AF micro, non è che alla minima distanza rimanga f:2,8 perchè la FM2 non ha il display....
Anche il 50/1.4, alla minima distanza, non è più f:1,4. Solo che la differenza è ancora talmente ridotta che i valori visualizzati sul display non cambiano.
C'è una discussione qualitativamente altina che un uomo di scienza come te dovrebbe capire ancor meglio del sottoscritto: te ne allego il contenuto. Capirai da te che, cambiando con la distanza anche il tiraggio e la lunghezza focale, ma restando ovviamente immutate le dimensioni delle lenti, la luminosità non può che cambiare, poverina.
R.Polini (tiraggio e rapporto di ingrandimento)
Il rapporto d'ingrandimento, R, è proporzionale al tiraggio, t, e inversamente proporzionale alla focale, F:
R = t/F -1
Se aumenti il tiraggio (coi tubi o con un soffietto), l'ingrandimento aumenta di più se la focale è più corta
t è il tiraggio "totale" e non l'aumento del tiraggio che effettui con un tubo di prolunga.
Il tuo 50 mm ha un tiraggio pari a 50 mm quando è focheggiato all'infinito. All'infinito infatti R è zero (un oggetto all'infinito viene riprodotto con dimensioni nulle sulla pellicola/sensore).
Pertanto, con un tiraggio totale di 100 mm (ossia con un tubo di 50 mm aggiunto) il tuo cinquantino arriva a 1:1 (quando è focheggiato all'infinito).
La formula R = t/F - 1 vale sempre. Quella in cui R = Dt/F (dove Dt è l' aumento del tiraggio e non il tiraggio totale) valo solo se l'obiettio è focheggiato all'infinito.
Se vuoi conoscere l'ingrandimento massimo che puoi ottenere col 60 micro e un tubo da 60 mm la risposta non è ovviamente 1:1. Sarebbe 1:1 col 60 all'infinito, ma il 60 focheggia molto più vicino, aumentando il suo tiraggio (e diminuendo un po' anche la sua focale). Se sai la sua focale vera alla minima distanza di messa a fuoco (0,219 m) e il tiraggio dell'obiettivo a quella distanza di messa a fuoco, puoi calcolare R con l'obiettivo focheggiato a 0,219 m e con in più un tubo da 60 mm.
Per far questo ti serve la formula R = t/F -1 ...
Vediamo come.
Abbiamo detto che aggiungiamo un tubo da 60 mm al nostro 60 Micro.
Quando l'obiettivo è focheggiato all'infinito, la sua focale è 60 mm, il suo tiraggio pure e R = 120/60 - 1 = 1 (riproduci su pellicola/sensore il soggetto con le sue dimensioni reali). Ma convieni con me che non ha senso usare un tubo per avere 1:1 con un 60 micro che a 1:1 ci arriva da solo!
Allora è più interessante sapere fino a che valore di R possiamo arrivare col tubo da 60. Giusto?
Alla minima distanza focheggiabile (MDF, pari a 21,9 cm), il nostro 60 raggiunge un R = 1. La sua lunghezza focale è calcolabile dalla relazione che lega focale, distanza e R:
D = F(1/R + R + 2)
Alla MDF, D = 219 mm. Pertanto:
219 = F(1/1+ 1 + 2) = 4 F, da cui F = 219/4 = 54,75 mm = 55 mm.
Qual è allora il tiraggio (senza tubi) quando l'obiettivo e' focheggiato alla MDF?
R = t/F - 1, da cui t = F(R+1) = 55x2 = 110 mm.
Conoscendo t senza tubi, ed F alla MDF, adesso aggiungiamo 60 mm di tiraggio ulteriore (ottenendo un nuovo tiraggio totale t') e calcoliamo R:
R = t'/F - 1 = (60+110)/55 - 1 = 2,09
che non è esattamente 2 X (è un po' di più) perchè l'obiettivo varia la focale con la messa a fuoco (è infatti, come tutti i macro moderni, un obiettivo a lenti flottanti).
Calcoli un po' più tediosi si possono fare per qualunque sistema, in cui si abbinino lenti addizionali a tubi di prolunga e anche moltiplicatori di focale ... E sempre usando alla fin fine la relazione fondamentale R = t/F -1
Per il calcolo della focale basta usare la semplice relazione:
D = F(1+R + R +2) da cui
F = D/(1/R + R + 2);
mettete il valore di R (0,75 o 1 o quel che vi pare), e la corrispondente distanza D di messa fuoco (in mm) e ottenete la focale F (sempre in mm).
Tutto a causa del fatto che si tratta (a differenza del 55/3.5 o del 105/4) di obiettivi macro con schema a lenti flottanti, in cui le lenti, quando si focheggia, non solo si allontanano dalla pellicola (bisogna pur aumentarlo 'sto tiraggio per aumentare R), ma cambiano anche la posizione reciproca (come in uno zoom), riducendo la lunghezza focale.
Per lo stesso motivo, quando usiamo un TC su un macro, la focale viene moltiplicata "solo" all'infinito. Ruotando la ghiera di messa a fuoco, le lenti del moltiplicatore restano fisse: il fattore di moltiplicazione agisce pertanto solo sull'ingrandimento. Pertanto, la lunghezza focale di un 105+1.4X è 147 mm solo all'infinito. Alle corte distanze è meno. Di certo però, con l'obiettivo focheggiato alla MDF, l 'ingrandimento passa da 1X a 1,4X.