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F.Giuffra
Ho notato che l’obiettivo suddetto, anche se il manualetto indica come range di diaframma F2,8-32, arriva a chiudere sino quasi al doppio del dichiarato, piacevole sorpresa.

Ora quando si fa macro, per avere più profondità di campo, sempre carente, sarebbe meglio chiudere il più possibile, flash permettendo, ma se si chiude troppo si perde nitidezza per colpa della diffrazione.

Negli obiettivi normali credo convenga chiudere un paio di stop in meno del massimo (e del minimo), quindi che in genere il massimo della qualità si abbia da F8 a F11.
Ma vista le qualità particolari di questa lente progettata specificamente per il micro cosmo, quali valori conviene usare per avere la massima qualità e profondità di campo?

Grazie a tutti.
nonnoGG
QUOTE(F.Giuffra @ May 5 2006, 09:52 PM)
Ho notato che l’obiettivo suddetto, anche se il manualetto indica come range di diaframma F2,8-32, arriva a chiudere sino quasi al doppio del dichiarato, piacevole sorpresa.

Ora quando si fa macro, per avere più profondità di campo, sempre carente, sarebbe meglio chiudere il più possibile, flash permettendo, ma se si chiude troppo si perde nitidezza per colpa della diffrazione.

Negli obiettivi normali credo convenga chiudere un paio di stop in meno del massimo  (e del minimo), quindi che in genere il massimo della qualità si abbia da F8 a F11.
Ma vista le qualità particolari di questa lente progettata specificamente per il micro cosmo, quali valori conviene usare per avere la massima qualità e profondità di campo?

Grazie a tutti.
*


La chiusura "fisica" massima è sempre 32, quello che leggi è il diaframma "equivalente" nel senso che tiene conto del calo di luminosità dovuto all'allungamento per la messa a fuoco a RR 1:1 ... anche la versione precedente, come credo tutti i micro, forniva il valore equivalente.

nonnoGG
Alessandro Catalano
QUOTE(nonnoGG @ May 5 2006, 10:57 PM)
La chiusura "fisica" massima è sempre 32, quello che leggi è il diaframma "equivalente" nel senso che tiene conto del calo di luminosità dovuto all'allungamento per la messa a fuoco a RR 1:1 ... anche la versione precedente, come credo tutti i micro, forniva il valore equivalente.

nonnoGG
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Si infatti è così! Comunque le ottiche micro-nikkor possono essere fortemente diaframmate in quanto specificamente studiate per operare a diaframmi molto chiusi. L'attuale VR è straordinario sotto ogni punto di vista.
Se Ti può interessare vedi la mia discussione su tale ottica in "obiettivi" in cui ho creato un vespaio perchè ho asserito che quest'ottica è straordinaria anche per il ritratto (almento come lo interpreto io).

Ciao

Alessandro Catalano
carfora
QUOTE(nonnoGG @ May 5 2006, 09:57 PM)
La chiusura "fisica" massima è sempre 32, quello che leggi è il diaframma "equivalente" nel senso che tiene conto del calo di luminosità dovuto all'allungamento per la messa a fuoco a RR 1:1 ... anche la versione precedente, come credo tutti i micro, forniva il valore equivalente.

nonnoGG
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e' corretto quello che dice nonnoGG ...

... comunque , come anche dicevi tu stesso, c'e' sempre una perdita di qualita' quando chiudi molto il diaframma ... anche negli obiettivi macro ... sta quindi a te decidere quando utilizzare questi diaframmi per cercare ad esempio la massima profondita' di campo e quando preferire meno profondita' privilegiando la qualita' ... nel caso specifico bisognera' fare delle prove, visto che l'obiettivo non si conosce ancora bene.

ciao
Fabbry
Massima qualità e profondità di campo insieme?
85 mm micro nikkor PC.
Giuffra.... come fai a non avere una pietra miliare di mamma Nikon come quest'ottica?
E' un'ottica da studio, vecchiotta, ma fa rabbrividire quello che riesce a fare.
Pensaci
Ciao
Fabrizio
Simone Cesana
fabrizio hai già comprato anche il 105 vr? biggrin.gif
la nital ti dovrebbe dare un premio!
è un gran obiettivo per la macro, divertiti!
ciao
simone cesana
F.Giuffra
Il vrII è già un bel premio per chi acquista questo obiettivo. Il bello è che quando si ha un parco ottiche ben nutrito la moglie non si accorge più dei nuovi arrivi!

Ora mi piacerebbe che la Nikon premiasse pure il 17-55dx e tante altre ottiche...
Mauri.s
Tutto vero.
Nella fotografia generica l'ottimo per me è intorno a 5,6 ;
8 : 11 quando si desidera più profondità di campo o per forti luci.
Nella macro ci sono sempre dei compromessi: il rapporto d'ingrandimento e la profondità di campo, in pù spesso si usa il flash. L'ottimo è sempre un giusto equilibrio fra questi 3 parametri per raggiungere il risultato voluto.
Io direi che per grandi ingrandimenti non si può rinunciare a chiudere tutto il diaframma, al di là delle questioni teoriche.
Per la definizione, aiuta molto il flash (usato con buon senso senza sparare).

Saluti
Maurizio
Gennaro Ciavarella
ricordiamoci sempre della diffrazione per cui l'aumento di profondità di campo si paga con una diminuità qualità ottica

insomma io non andrei oltre f11 o al massimo f16

Gennaro
nonnoGG
QUOTE(F.Giuffra @ May 6 2006, 11:01 AM)
Il vrII è già un bel premio per chi acquista questo obiettivo. Il bello è che quando si ha un parco ottiche ben nutrito la moglie non si accorge più dei nuovi arrivi!

Ora mi piacerebbe che la Nikon premiasse pure il 17-55dx e tante altre ottiche...
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... ne sei certissimo? Un giorno potrebbe presentarsi con il rendiconto: tanti grammi di "vetri tuoi" , tanti "carati" di "vetri suoi" biggrin.gif ... meditate gente, meditate!

nonnoGG

flavio06
QUOTE(gciavarella @ May 6 2006, 12:05 PM)
ricordiamoci sempre della diffrazione per cui l'aumento di profondità di campo si paga con una diminuità qualità ottica

insomma io non andrei oltre f11 o al massimo f16

Gennaro
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Io mi fermerei a 32 biggrin.gif , certe volte è meglio un pelo di nitidezza in meno è più profondità di campo

ciao smile.gif
user posted image
F.Giuffra
E io mi mi farei un piatto di spaghetti e tricche e ballacche. messicano.gif

Ma non esiste un sistema un po' più scientifico per capire quando inizia a pesare troppo la diffrazione in questa lente?

hmmm.gif
F.Giuffra
QUOTE(nonnoGG @ May 5 2006, 10:57 PM)
La chiusura "fisica" massima è sempre 32, quello che leggi è il diaframma "equivalente" nel senso che tiene conto del calo di luminosità dovuto all'allungamento per la messa a fuoco a RR 1:1 ... anche la versione precedente, come credo tutti i micro, forniva il valore equivalente.
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Si, ma allora come faccio a sapere se voglio chiudere, mettiamo, a F32 quanto mi indica la camera? Quando indica, mettiamo, F40, in realtà a quanto sono? A 32? E quando indica F50 sono sempre a 32?

ohmy.gif
nonnoGG
QUOTE(F.Giuffra @ May 6 2006, 03:10 PM)
Si, ma allora come faccio a sapere se voglio chiudere, mettiamo, a F32 quanto mi indica la camera? Quando indica, mettiamo, F40, in realtà a quanto sono? A 32? E quando indica F50 sono sempre a 32?

ohmy.gif
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Per saperne di più, anzi, di tutto di più, ti consiglio di leggere un buon testo di John Shaw: Guida completa alla macrofoto ed. Reflex, ti culla con immagini favolose e ti spiega dolcemente tutta la teoria necessaria.

Tranquillizzati, il mio micro (non VR version) non ne sbaglia mai una, il tuo VR è ancora più bravo: scatta e guarda, scatta e guarda, scatta e guarda ... e compra un rubino da 1.05 carati alla moglie, hai visto mai che chiuda un occhio per il 17-55?

nonnoGG
alfio urso
[quote=nonnoGG,May 6 2006, 03:17 PM]
Per saperne di più, anzi, di tutto di più, ti consiglio di leggere un buon testo di John Shaw: Guida completa alla macrofoto ed. Reflex, ti culla con immagini favolose e ti spiega dolcemente tutta la teoria necessaria.



Uno dei miglior consigli che o letto nel forum Pollice.gif Pollice.gif

paolo.torrielli@tiscali.it
QUOTE(gciavarella @ May 6 2006, 12:05 PM)
ricordiamoci sempre della diffrazione per cui l'aumento di profondità di campo si paga con una diminuità qualità ottica

insomma io non andrei oltre f11 o al massimo f16

Gennaro
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Sono perfettamente d'accordo, se si vuole il massimo della qualità con la massima pdc, non più di f/16. (io di solito uso prevalentemente 11 o 13).
Si può comunque usare anche 22, l'ottica non esplode... rolleyes.gif
Ad ogni modo, chiudere serve davvero a poco, meglio allontanarsi dal soggetto, oppure usare un tubo di prolunga oppure mettere a fuoco in più scatti diverse parti del soggetto e comporre le foto in postproduzione esempio in allegato (la testa dell'insetto era sfuocata).
F.Giuffra
QUOTE(paolo.torrielli@tiscali.it @ May 8 2006, 01:18 AM)
Sono perfettamente d'accordo, se si vuole il massimo della qualità con la massima pdc, non più di f/16. (io di solito uso prevalentemente 11 o 13).
Si può comunque usare anche 22, l'ottica non esplode... rolleyes.gif
Ad ogni modo, chiudere serve davvero a poco, meglio allontanarsi dal soggetto, oppure usare un tubo di prolunga oppure mettere a fuoco in più scatti diverse parti del soggetto e comporre le foto in postproduzione esempio in allegato (la testa dell'insetto era sfuocata).
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Montare più foto, se l'oggetto stesse fermo, potrebbe essere una idea, ma piuttosto che un tubo di prolunga che temo peggiori la cosa ci vedrei meglio un obiettivo o un soffietto basculante per chi ancora usa la pellicola, ma credo che con i sensori la luce arrivi troppo inclinata...
hmmm.gif
matteoganora
Nei micro la diminuzione dell'apertura del diaframma è correlata al rapporto di riproduzione, più ci si avvicina al RR1:1 più il gruppo ottico si sposta verso avanti, facendo così a mo di tubo di prolunga.

Se la fotocamera quindi segna f40, saremo a f40, e l'esposizione verrà calcolata per quel diaframma, per la PDC, fa sempre fede il calcolo normale della profondità di campo, tenendo conto di focale, distanza di messa a fuoco e diaframma, con qualche piccolo scarto derivante dalla particolarità ottica dei vetri macro.

Sull'effetto difrazione, il vecchio 105 si comportava egregiamente anche a diaframma tutto chiuso, perdendo davvero poco in nitidezza. Non so come si comporti il nuovo VR ma credo di poter dire che replicherà le ottime prestazioni dei vecchi 105 e 60.
Giallo
Il valore di diaframma indicato come minimo e massimo si riferiscono all'obiettivo focheggiato all'infinito.

Agli elevati rapporti di riproduzione, sia il tiraggio dell'obiettivo che la variazione della sua lunghezza focale effettiva (spostamenti reciproci interni di gruppi e lenti) fanno sì che i valori di f: cambino. L'elettronica attuale ne tiene conto anche a livello informativo.

Quando fotografo con la FM2 ed il 60AF micro, non è che alla minima distanza rimanga f:2,8 perchè la FM2 non ha il display....

Anche il 50/1.4, alla minima distanza, non è più f:1,4. Solo che la differenza è ancora talmente ridotta che i valori visualizzati sul display non cambiano.

smile.gif

C'è una discussione qualitativamente altina che un uomo di scienza come te dovrebbe capire ancor meglio del sottoscritto: te ne allego il contenuto. Capirai da te che, cambiando con la distanza anche il tiraggio e la lunghezza focale, ma restando ovviamente immutate le dimensioni delle lenti, la luminosità non può che cambiare, poverina.

R.Polini (tiraggio e rapporto di ingrandimento)

Il rapporto d'ingrandimento, R, è proporzionale al tiraggio, t, e inversamente proporzionale alla focale, F:
R = t/F -1
Se aumenti il tiraggio (coi tubi o con un soffietto), l'ingrandimento aumenta di più se la focale è più corta

t è il tiraggio "totale" e non l'aumento del tiraggio che effettui con un tubo di prolunga.
Il tuo 50 mm ha un tiraggio pari a 50 mm quando è focheggiato all'infinito. All'infinito infatti R è zero (un oggetto all'infinito viene riprodotto con dimensioni nulle sulla pellicola/sensore).
Pertanto, con un tiraggio totale di 100 mm (ossia con un tubo di 50 mm aggiunto) il tuo cinquantino arriva a 1:1 (quando è focheggiato all'infinito).

La formula R = t/F - 1 vale sempre. Quella in cui R = Dt/F (dove Dt è l' aumento del tiraggio e non il tiraggio totale) valo solo se l'obiettio è focheggiato all'infinito.
Se vuoi conoscere l'ingrandimento massimo che puoi ottenere col 60 micro e un tubo da 60 mm la risposta non è ovviamente 1:1. Sarebbe 1:1 col 60 all'infinito, ma il 60 focheggia molto più vicino, aumentando il suo tiraggio (e diminuendo un po' anche la sua focale). Se sai la sua focale vera alla minima distanza di messa a fuoco (0,219 m) e il tiraggio dell'obiettivo a quella distanza di messa a fuoco, puoi calcolare R con l'obiettivo focheggiato a 0,219 m e con in più un tubo da 60 mm.
Per far questo ti serve la formula R = t/F -1 ...
Vediamo come.
Abbiamo detto che aggiungiamo un tubo da 60 mm al nostro 60 Micro.
Quando l'obiettivo è focheggiato all'infinito, la sua focale è 60 mm, il suo tiraggio pure e R = 120/60 - 1 = 1 (riproduci su pellicola/sensore il soggetto con le sue dimensioni reali). Ma convieni con me che non ha senso usare un tubo per avere 1:1 con un 60 micro che a 1:1 ci arriva da solo!
Allora è più interessante sapere fino a che valore di R possiamo arrivare col tubo da 60. Giusto?
Alla minima distanza focheggiabile (MDF, pari a 21,9 cm), il nostro 60 raggiunge un R = 1. La sua lunghezza focale è calcolabile dalla relazione che lega focale, distanza e R:

D = F(1/R + R + 2)

Alla MDF, D = 219 mm. Pertanto:

219 = F(1/1+ 1 + 2) = 4 F, da cui F = 219/4 = 54,75 mm = 55 mm.

Qual è allora il tiraggio (senza tubi) quando l'obiettivo e' focheggiato alla MDF?

R = t/F - 1, da cui t = F(R+1) = 55x2 = 110 mm.
Conoscendo t senza tubi, ed F alla MDF, adesso aggiungiamo 60 mm di tiraggio ulteriore (ottenendo un nuovo tiraggio totale t') e calcoliamo R:

R = t'/F - 1 = (60+110)/55 - 1 = 2,09

che non è esattamente 2 X (è un po' di più) perchè l'obiettivo varia la focale con la messa a fuoco (è infatti, come tutti i macro moderni, un obiettivo a lenti flottanti).

Calcoli un po' più tediosi si possono fare per qualunque sistema, in cui si abbinino lenti addizionali a tubi di prolunga e anche moltiplicatori di focale ... E sempre usando alla fin fine la relazione fondamentale R = t/F -1

Per il calcolo della focale basta usare la semplice relazione:
D = F(1+R + R +2) da cui
F = D/(1/R + R + 2);
mettete il valore di R (0,75 o 1 o quel che vi pare), e la corrispondente distanza D di messa fuoco (in mm) e ottenete la focale F (sempre in mm).

Tutto a causa del fatto che si tratta (a differenza del 55/3.5 o del 105/4) di obiettivi macro con schema a lenti flottanti, in cui le lenti, quando si focheggia, non solo si allontanano dalla pellicola (bisogna pur aumentarlo 'sto tiraggio per aumentare R), ma cambiano anche la posizione reciproca (come in uno zoom), riducendo la lunghezza focale.
Per lo stesso motivo, quando usiamo un TC su un macro, la focale viene moltiplicata "solo" all'infinito. Ruotando la ghiera di messa a fuoco, le lenti del moltiplicatore restano fisse: il fattore di moltiplicazione agisce pertanto solo sull'ingrandimento. Pertanto, la lunghezza focale di un 105+1.4X è 147 mm solo all'infinito. Alle corte distanze è meno. Di certo però, con l'obiettivo focheggiato alla MDF, l 'ingrandimento passa da 1X a 1,4X.

nickwing
QUOTE(F.Giuffra @ May 6 2006, 03:10 PM)
Si, ma allora come faccio a sapere se voglio chiudere, mettiamo, a F32 quanto mi indica la camera? Quando indica, mettiamo, F40, in realtà a quanto sono? A 32? E quando indica F50 sono sempre a 32?

ohmy.gif
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fuoco manuale (come ben si conviene in macrofotografia), focheggia ad infinito, chiudi all'apertura voluta, imposta il rapporto di ingrandimento che vuoi sulla ghiera delle distanze, ti avvicini al soggetto per inquadrare e mettere a fuoco..., a quel punto leggi l'apertura equivalente wink.gif
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