Mi pare che sia proprio evidente, i sensori, se non gli dai luce, si vendicano.
Visto che molti degli autoritratti sono domestici e puoi fare un po' di prove, cerca di stabilire quanta potenza ti serve per arrivare alla soglia di saturazione del sensore, con le ottiche meno luminose, e va' a fare la spesa. Anzi valla a fare direttamente, per quello che costano le lampade alogene.
Il problema più grosso invece è la distanza dallo sfondo. Fa' qualcosa, abbatti una parete, fatti un fondale trompe d'oeil, non puoi rimanere con la schiena incollata ad un muro, ti soffoca tutti gli scatti.
Un minimo di distanza ce la devi mettere, poi, con le luci puoi simulare più "aria" di quanta non ce ne sia, in realtà.
Facci caso, perché c'è l'impressione della parete incombente nell'ultimo scatto?
Hai la luce alla (tua) sx e il fondo, chiaro a sx, diventa scuro alla tua dx.
Ergo, rendi evidente che sei tu a fare ombra e, quindi, sei vicinissima allo sfondo.
Segue ... claustrofobia.
Con un minimo di spazio alle tue spalle ed un po' di luce puoi confondere le acque e dare l'impressione di una maggiore profondità dello sfondo ... ma ti seve la

.
Ciao.
Antonio
PS
Ma voi fotografe romane, dove le andate a pescare 'ste modelle

?