Ero un ragazzo, mio padre mi portò a vedere il GP di San Marino, era il 1994.
Nei primi giri tentai di fare qualche foto. Ero sul prato di fronte ad un rettilineo e mi resi subito conto che non era per nulla facile fare qualcosa di decente. Sia per la rete protettiva, sia per la gente che si era messa a cavalcioni sopra, sia per la velocità e distanza.
Passavano Senna. un mito. Poi Schumacher, mito emergente sulla Benetton. E le Ferrari, quell'anno tristi e lente. Ma si tifava Ferrari.
Mentre rimuginavo su come fare uno scatto buono, dopo aver fatto qualche prova con i piloti che transitavano lenti nei giri dopo il primo incidente al via (non c'era il digitale, non sapevo cosa veniva fuori, cosa fondamentale specie negli scatti in pista), la corsa riparte per pochi minuti e, ad un certo punto, la voce che commentava la corsa dice che Senna è uscito di pista. Prima euforia dei tifosi ferraristi. Poi silenzio, specie dopo aver visto l'elicottero alzarsi. Nel circuito non si sapeva nulla, non c'erano internet, tablet, smartphone.
Ed ecco la mia foto, l'ultima volta che ho visto transitare Ayrton. In realtà ne ho un'ultima proprio prima della ripartenza in cui c'è una fila di macchine Senna, poi Schumacher e tutti gli altri dietro.
La foto è assolutamente imperfetta, la testa in primo piano, colori un pò spenti, sgranata, piena di gente a coprire la pista... ma Senna sembra guardare verso di noi, il pubblico. Io me lo ricordo così. Nella nostra vita abbiamo (o avremo) foto importantissime anche se imperfette, per non dire da scartare, e questa sicuramente è una di esse.
