QUOTE(Nevan @ Jun 28 2014, 04:11 PM)

ed ecco perchè per le macro spinte ci vuole il tripod o un ring luminoso attorno al paraluce, adesso ho capito tutto XD
non l'ho mai provato, ma ho letto che l'anello essendo frontale appiattisce l'immagine, va bene più per cose "scientifiche"
QUOTE
- Noto pure che la messa a fuoco in automatico sempre su soggetti vicinissimi come l'occhio (che ho fotografato con risultati appena sufficienti) è molto facile da sbagliare, ci sono sbalzi di focus già dai "pori" dove partono le ciglia e l'iride.
ecco che viene in aiuto la slitta micrometrica, con MaF manuale ovviamente
QUOTE
La lente l'ho acquistata per still Life su Tavolino organizzato per soggetti grandi , ma ho visto che se voglio macro di fiori , insetti (imbalsamanti) , o altro ci vuole di organizzarsi per bene !!
gli insetti delle foto qui sotto non erano imbalsamati, ma solo pazienti (o paziente io

), alcune su treppiede, alcune a mano libera, alcune con flash...
http://500px.com/photo/44333748http://500px.com/photo/44333748http://500px.com/photo/34507200http://500px.com/photo/30833047http://500px.com/photo/30805531QUOTE(Nevan @ Jun 28 2014, 06:27 PM)

I due "32" ai lati del segnalino come possono aiutarmi o che riferimento danno ?
sono inutili, io eviterei di chiudere a 32 se possibile, comunque vista la scala delle distanze e vista la difficoltà di valutare distanze così brevi è più pratico usare il tasto dell'anteprima di profondità di campo
QUOTE(Nevan @ Jun 29 2014, 01:33 AM)

Comunque sulla Nikon Experience del 60mm 2.8G dice che fino a F/16 e volendo a F/22 la diffrazione non si nota tanto..
Meglio ! Credo che gli obiettivi micro siano progettati tenendo conto che il fotografo potrebbe chiudere il diaframma a livelli altissimi, no?
pensa che chiude fino a f/57 (per lo meno il mio D), io oltre f/16 se possibile non andrei