QUOTE(micro @ Jun 1 2006, 08:59 AM)
ovvio,ma a parità di qualità ti costano molto di più le lenti addizzionali,di un macro usato!
Una 5T costa una settantina di Euro. La 6T ha lo stesso prezzo.
Se trovi un macro usato a quel prezzo fammi un fischio: ne compro 10 !!
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le mie macro sono fatte col vecchio micro nikkor 200/4 IF AI+ D70s,per l'esposizione uso l'istogramma,tutto si risolve,si è più lenti,ma non è un problema!!
Verissimo. Chissà perchè mai allora alla Nikon a Tokyo fanno le digitali serie D (e ora anche la D200) con l'accoppiamento AI ...
Insomma, puoi pure montare un obiettivo Canon sulla D100, on un 28 AIS rovesciato, perdendo tutti i contatti, ma qui mi pare stessimo parlando di altro ...
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visto che dobbiamo usare il 70-210 col la lente ti avvivini,ma metti un altro vetro
davanti alle lenti e non sai il suo comportamento fino a che non fai una foto,invece con i tubi,sposti avanti il gruppo ottico,il quale ti consente di avvicinarti al soggetto
senza interporre vetri tra sensore e gruppo ottico, in breve la lente può peggiorare la resa dell'obiettivo,il tubo no ...
Non è così. Qualsiasi dispositivo che faccia lavorare un obiettivo in un campo di distanze di messa a fuoco diverse da quelle per cui è stato progettato può far scadere la qualità dell'immagine. Anche un tubo di prolunga. Il vecchio 55/3.5 era ottimizzato a 1:10. In tal modo riusciva a dare buone immagini anche al'infinito e a rapporti di ingrandimento maggiori. Ma la sua resa a 1:1 (col PK 3) era comunque inferiore ....
L'accoppiamento obiettivo-lente add. o obiettivo-tubo va sperimentato per poter dire qualcosa sulla qualità di immagine.
Nel caso specifico dei doppietti acromatici Nikon, questi hanno la sigla T che sta per "tele": sono progettati per lavorare con focali lunghe, e quindi generalmente non dànno "sorprese" con i teleobietivi (anche zoom).
Un altro che ha usato in passato telezoom con lenti addizionali è Bjorn Rorslett.
A proposito del vecchio AI 80-400/4.5 scrive (nel suo
sito): "
The 80-200/4.5 performs great with close-up lenses, such as the 4T, and I have used it extensively this way for flower and insect photography." A proposito dell'80-200/4 scrive: "
Due to the increase in filter size from 52 to 62 mm, a 6T lens is needed instead of the former 4T unit. By adding a close-up lens, near life-size magnification can be obtained."
John Shaw, nel suo splendido libro "Guida Completa alla Macrofoto" (Ed. Reflex, Roma, 1997) alle pagine 105-107 descrive proprio l'uso degli zoom con le lenti addizionali e conclude dicendo: "
montando la lente 5T (+ 1,5 diottrie) sullo zoom Nikkor 80-200 mm f/4, otterrete dei risultati straordinari".
Se poi prendi un obiettivo moderno, ED, quale l'80-400 VR e ci metti una lente Canon 500 D (doppietto da +2 diottrie), beh ti assicuro che funziona benissimo e in più l'assenza di dispositivi di allungamento del tiraggio rende meno "traballante" il tutto:
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Riccardo