QUOTE(iengug @ Jun 12 2006, 03:39 PM)
Le mire, o comunque la variazione di intensità con lo spazio, per la misurazione della MTF sono in genere sinusoidali, piuttosto che coppie di linee bianche e nere. Le coppie di linee tutte bianche e tutte nere hanno energia non solo alla frequenza spaziale legata alla loro distanza, ma anche alle armoniche dispari e non possono essere usate per la misurazione della MTF, se non con elaborazioni sul segnale ricevuto. Per esempio qui c'è una descrizione (magari la conosci già):
http://www.rlg.org/preserv/diginews/digine....html#technicalSulle valutazioni soggettive non ho una opinione ben definita, per deformazione professionale credo abbastanza alle misure, anche se certo non dicono tutto. Ma certe misure sono scarsamente disponibili, come la tramissione in funzione dello spettro luminoso, che spiega la differenza tra i colori riprodotti da obiettivi differenti e magari con un dato soggetto, anche una differente gradazione delle sfumature. Per cui in effetti bisogna combinare misure e prove pratiche.
Io comunque sto per comprare il vessato 17-55 mm DX, poichè le ombre chiuse, sulla D200, dopo anni di dia impossibili da scansionare non mi spaventano !
Semprechè poi i prodotti siano costanti. Leggevo proprio un pò di giorni fa le prove di Popular Photography sul 17-35 e 17-55 che evidenziavano una distorsione molto più contenuta sull'obiettivo DX, e loro i dati li misurano. Però l'opinione corrente è generalmente opposta, certo che se bisogna ancora fare la media su più esemplari la situazione si complica

Mi riferivo alla metodologia di uno specifico test MTF, poiché i termini da te usati mi parevano mutuati da quello.
Mi premeva sottolineare che il concetto di frequenza spaziale si traduce in: "linee/mm".
Ma evidentemente lo sapevi già.
A prescindere dai giudizi sull'obiettivo che stai per acquistare ( per qualcuno le sue caratteristiche di contrasto rappresentano un vantaggio, la sintonia con il "timbro" di un'ottica è estremamente soggettiva), voglio provare a mettere in crisi con un modestissimo esempio la tua fiducia nelle misure.
Sabato mi sono divertito a testare con la D200 il 28/1,4, obiettivo che reputo straordinario e che dal test MTF di una rivista è uscito piuttosto malconcio.
Questo è un indegno jpeg ultracompresso tratto da un NEF; la nitidezza e il microcontrasto, secondo quell'MTF, dovrebbero essere pari a quella di uno zoom standard "plasticone" qualunque.
Morale: io diffido degli MTF, sia per quello che non possono dirmi (plasticità, resa cromatica, sfuocato, resa a distanze diverse da quella testata, passaggi tonali, ecc.);
sia per quello che dovrebbero potermi dire (se non sbagliassero spesso e volentieri).
Un saluto cordiale