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davide.demichelis
Ciao
ho gia letto e riletto pagine web e post su diversi forum ma nessuno ne parla molto e quei pochi che lo fanno non riescono ad essere esaurienti il necessario per soddisfare la mia curiosità.

Quanle diaframma devo usare per avere la miglior qualità possibile con un obiettivo?

Mi spiego meglio:
tutti ormai sappiamo che da un obiettivo f/2.8 avremo il massimo della nitidezza a diaframma leggermente più chiuso (diciamo tra f/5.6 e f/16) rispetto al massimo apribile. Ma sui vari forum leggo che gli obiettivi hanno un'apertura di diaframma in cui rendono al massimo.
E' vero questo o ho solo le idee confuse e concetti sbagliati in testa?
Come è possibile capire eventualmente questa apertura?
Il discorso vale per tutti gli obiettivi di un determinato modello (esempio tutti i 50mm f/1.4D) o per ogni singolo obiettivo realizzato (esempio il mio 50mm f/1.4D)?

Spero di essere stato chiaro nella spiegazione.
Ringrazio anticipatamente chiunque risponderà.

Davide
Cesare44
in genere gli obiettivi danno il meglio a 2 - 3 stop di chiusura dal loro valore di apertura massimo, quello che gli anglosassoni definiscono "sweet spot".

Questo non significa che una volta stabilito quale sia il diaframma migliore per una determinata ottica ci si debba dimenticare che esistono anche altre aperture, in quanto, se voglio sfocare o, al contrario, ho bisogno più PdC, trarrò maggior vantaggio da altri diaframmi diversi dallo sweet spot.

ciao
nikosimone
QUOTE(Cesare44 @ Mar 24 2015, 03:40 PM) *
in genere gli obiettivi danno il meglio a 2 - 3 stop di chiusura dal loro valore di apertura massimo, quello che gli anglosassoni definiscono "sweet spot".

Questo non significa che una volta stabilito quale sia il diaframma migliore per una determinata ottica ci si debba dimenticare che esistono anche altre aperture, in quanto, se voglio sfocare o, al contrario, ho bisogno più PdC, trarrò maggior vantaggio da altri diaframmi diversi dallo sweet spot.

ciao


Pollice.gif


e non servono altre chiacchiere messicano.gif
Alex_Murphy
Come ha giustamente detto Cesare, quando utilizziamo un obiettivo in genere decidiamo il diaframma in base alla PDC che vogliamo e alla luce presente. Sono d'accordo con Nikonsimone che non servirebbero ulteriori parole. Però sono anche d'accordo che si debba conoscere il "carattere" dei propri obiettivi. Sicuramente le prove su campo che possiamo farci da soli sono le migliori, per esempio monti la reflex su treppiede e scatti a diverse aperture e poi confronti gli scatti a monitor. Inoltre puoi guardare i grafici MTF che trovi online per farti un'idea su quali diaframmi raggiungano una più alta nitidezza.

In definitiva, però, la scelta del diaframma sarà sempre in base alle esigenze e al massimo terremo conto del punto di inizio della diffrazione.
robermaga
Come non sottoscrivere quello che dice Cesare! Pollice.gif . Tuttavia con l'esperienza e il lungo uso della stessa ottica se ne capisce anche il "carattere" come giustamente rileva Leviatan.
Ho un vecchio 20 f4 che non mi piace a 5,6 o 8 e invece mi piace non poco quando lo chiudo a 11 e 16. Il mio micro 55 invece mi piace più a 4 e 5,6 che a 11 ... ma l'ho capito dopo un po' e in linea di massima quello che dice Cesare e la "regola".

Ciao
Roberto
lupaccio58
in media stat virtus, ergo se ti metti diciamo su f8 sei al top della resa di "quasi" ogni obiettivo. Certamente non bisogna generalizzare, quindi aprirai il diaframma se vorrai isolare il soggetto dallo sfondo (accettando però una riduzione della pdc) ovvero se quell'apertura non ti consentirà un'esposizione corretta. E lo chiuderai un pochino per avere maggior profondità di campo ma sempre senza esagerare, chiudendo molto entra in gioco il fenomeno chiamato diffrazione e la resa dell'obiettivo cala di molto. Ci sono inoltre casi di ottiche ottimizzate per lavorare con ampie aperture, e altre (specialmente i macro) nate per essere diaframmate. Il discorso sarebbe lungo, se pensavi ad un'ottica precisa ne discutiamo...
tommy85
Direi che la cosa migliore è fare prove sul campo. Ad esempio una sera stavo controllando le foto della giornata e mi sono accorto che quelle fatte con il fish non erano molto nitide, così ho analizzato i dati e la volta successiva con macchina su cavalletto ho fatto la medesima foto ad aperture differenti. Sono giunto alla conclusione che per panorami la nitidezza migliore la ho tra f13 e f16.
lupaccio58
QUOTE(tommy85 @ Mar 24 2015, 10:32 PM) *
Sono giunto alla conclusione che per panorami la nitidezza migliore la ho tra f13 e f16.

Attenzione, grandangoli e supergrandangoli soffrono come e più dei tele di f/b focus, e anche in misura importante, solo che generalmente chi scatta non se ne accorge, non è facile da capire. Quindi la loro "miglior resa" sarà giocoforza a diaframmi chiusi, ma solo perché la maggior pdc compensa il f/b focus, tutto qui...
davide.demichelis
ciao scusate il letargo...

Grazie mille a tutti per le spiegazioni molto esaustive.
Essendo un neofita della fgotografia non riesco ancora a capire quando una foto è nitida al massimo delle sue possibilità. Esiste un modo per scoprirlo o è solo l'esperienza dell'occhio umano a poterlo dire?

Ad esempio domenica sono andato a fotografare una gara di danza caraibica e portoricana con il mio nuovo giocattolino, il nikon 180/2.8D, e devo dire che ho cercato di stare nelle aperture da voi consigliate ma la poca luce mi ha portato a scattare al massimo dell'apertura. Secondo me sono venute delle ottime foto, un pò sottoesposte volutamente per non alzare troppo gli iso e perdere ultreiore nitidezza.
RPolini
QUOTE(davide.demichelis @ Mar 31 2015, 03:36 PM) *
...non riesco ancora a capire quando una foto è nitida al massimo delle sue possibilità.

La ricerca della massima nitidezza ha un suo motivo di essere solo in applicazioni particolari (ad esempio paesaggio, macro, still-life). Non deve diventare una ossessione. Alcuni effetti (sfocato, stacco del soggetto dallo sfondo) si hanno solo con grandi aperture, come pure è indispensabile usare le maggiori aperture se le circostanze lo richiedono, come nel caso di foto di eventi o sport indoor. Quindi, anche se l'obiettivo non dà il massimo alla massima apertura, alla fine è il risultato quello che conta.
Un diaframma più chiuso di 2-3 stop rispetto alla max apertura può anche consentire di avere una nitidezza più uniforme tra centro e bordi/angoli. Ma spesso chi fotografa alle maggiori aperture non ha bisogno di una resa uniforme. Anzi, cerca proprio di avere sfocato primo piano e sfondo rispetto al soggetto che - magari - è posizionato in uno dei punti forti dell'inquadratura, e non in un angolino del fotogramma wink.gif
Pertanto, se un 85/1.4 o un 28/2 vanno già bene a tutta apertura al centro e un po' più in là, ma calano di resa agli angoli ... beh pazienza! E' anche vero che se un obiettivo non recupera nitidezza ai bordi, e/o uniformità di resa, quando è diaframmato, allora può esserci un problema in certe riprese (penso al paesaggio, o alla foto di architettura).

QUOTE(davide.demichelis @ Mar 31 2015, 03:36 PM) *
Esiste un modo per scoprirlo o è solo l'esperienza dell'occhio umano a poterlo dire?


Esistono test strumentali che, se fatti bene e in modo completo (ovvero non come sono riportati nelle riviste di fotografia e on-line), possono dare sicuramente informazioni utili. Ad esempio, la resa di un'ottica cambia con la distanza di ripresa e ci sono obiettivi ottimizzati per riprese distanti o per riprese a distanze medio-corte. Ad esempio, l'AF ED 80-200/2.8 va meglio alle lunghe distanze che alle corte; al contrario, il vecchio AIS 80-200/4 aveva un comportamento opposto: ottimo alle brevi distanze, ma non altrettanto impressionante nella fotografia di paesaggio.

QUOTE(davide.demichelis @ Mar 31 2015, 03:36 PM) *
...la poca luce mi ha portato a scattare al massimo dell'apertura. Secondo me sono venute delle ottime foto ...

Non ne dubito smile.gif Il 180 va più che bene a f/2.8! Le ottiche di qualità sono proprio quelle che non necessitano di essere diaframmate per dare già ottimi risultati, in modo da soddisfare le esigenze del fotografo che voglia, o debba, scattare alle maggiori aperture.
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