QUOTE(Fel68 @ Apr 14 2015, 02:20 PM)

Mai capita questa cosa della foto macro... sapresti spiegarmela in due righe senza inquinare troppo il thread del ns amico?
Ci provo sperando di non dire castronerie
Ci sono varie "definizioni di macrofotografia", cioè di quando una foto passa da "generica" a "macro" una abbastanza accettata è che si può parlare di macrofotografia quando il rapporto di riproduzione del soggetto è pari o superiore ad 1, cioè quando le dimensioni dell'immagine su pellicola o sensore sono medesime o superiori alle dimensioni del soggetto reale.
https://www.nikonschool.it/experience/macrobonomo_02.phpAd esempio i dati tecnici del 60mm Micro dicono che:
Distanza minima di messa a fuoco 0,185 m (dimensioni reali)
Massimo rapporto di riproduzione 1x
Quelli del 105 micro invece dicono che:
Distanza minima di messa a fuoco 0,314 m
Massimo rapporto di riproduzione 1x
quindi per avere una immagine grande sul sensore esattamente quanto l'ape che stai fotografando con il 60 dovrai avvicinarti a 18,5 centrimetri, invece con il 105 potrai stare a 31,4 centimetri.
OCCHIO però, queste distanze sono distanze dal sensore.
La vera distanza di lavoro (dalla lente frontale) è diversa perchè dovrai sottrarre la lunghezza dell'obiettivo.
il 60mm è lungo 8,9 centrimetri, invece il 105 è lungo 11,6 centrimetri.
questo significa che l'ape in questione dovrà essere con il 60 a (18,5-8,9) 9,6cm dalla lente frontale e con il 105 a (31,4 - 11,6) 19,8cm dalla lente frontale.
(nei calcoli non ho tenuto in considerazione se c'è altra distanza tra il sensore e l'innesto perchè non so di quanti millimetri stiamo parlando)
Comunqe esistono dei siti dove ci sono elencate tutte le distanze di lavoro degli obiettivi macro.
Non erano due righe ma spero di essere stato chiaro e non aver preso cantonate.