QUOTE(mk1 @ Jun 11 2015, 02:16 PM)

Perchè non ci mostri le immagini di questo confronto?
Le ottiche digitali devono riguadagnare urgentemente risoluzione per sopravvivere al futuro e al passato, almeno in mano a chi stampa grosso e seriamente. Tutti i sensori sotto ai 5400 dpi spariranno in un baleno fra poco, tranne che per qualche macchina da caccia fotografica, paparazzata da giornale, ricerca o street notturna (Df/D4), impeghi dove la QUALITA' FOTOGRAFICA passa in secondo piano e conta la QUALITA' DEL PIXEL. Si vede anche dagli spostamenti di mercato, chi ha occhi liberi da condizionamenti mentali e in salute vede quello che vedo io.
Il 180 AFD (l'AF ha i problemi citati...) resta di sicuro, i nuovi AFS in genere no, fatta eccezione per il 200/2 VR II (ma sotto al Canon...). Il film risolve circa il DOPPIO delle attuali FX e in scansione il vantaggio è ancora del 20-30% solo per limitazioni dei Mp (la scansione, ricordo, migliora tante cose, alla faccia delle considerazioni olistiche e gli scanner non hanno tante limitazioni delle DSRL), oltre al gamut colore che è di un'altro livello.
Quindi è bene riprendere in mano i paradigmi vincenti del film per il futuro digitale. Il problema è che AF e VR (e più ancora l'AFS) danneggiamo sempre la focalizzazione ottica del punto immagine e quindi la risolvenza finale. I G in particolare PERDONO costantemente (tranne il 35/1.8 G FX e il DX a tutt'oggi e le sostituzioni di mezze ciofeche come il 28/2.8D e lo stesso 85/1.8D) risolvenza e macrocontrasto rispetto alle generazioni passate di fissi e quindi vanno PEGGIO per chi punta a una foto di qualità, con una trasmissione pompata a bassa frequenza che poi cade come un piombo ad alta frequenza e con macrocontrasto (scala neri-bianchi) scarso anche per il panorama della concorrenza reflex attuale.
. Per i sensori ad alta risoluzione è una situazione perdente: immagine chiusa, attuffata (che per esempio le ottiche Fuji X, Sony e persino Canon non hanno), innaturale, da stampina, ombre impastate da flare diffuso, scala tonale compressa. E' un qualcosa che proprio non digerisco dai progettisti Nikon, anche se faccio 2+2 per capire perché fanno o possono fare così.
Ora l'85/1.8 G, con tutto il rispetto dovuto a un tele che migliora la serie precedente, invero piuttosto misera, e che comunque è nitido per un uso normale, non rivela doti particolari di dettaglio, come ripidità dei bordi, declino progressivo della MTF e... aliasing finale. Resta quindi un'ottica commerciale, ma migliore degli altri due zoom, che non capisco come gli siano stati accostati.
Quanto ai due 70-200 VR, la strisciata MTF che ho visto del 2.8 II va bene per una foto d'azione, ma si vede il rapido scendere del contrasto già da circa 40 lp/mm. Gli altri fissi citati, ma proprio tutti, sono invece belli tesi alle alte frequenze, magari dopo uno scalino a circa 20-30 lp/mm. Non sono riuscito su una D3s con una ventina di scatti a creare aliasing e scintillazioni da f/2.8 a 5.6 in una lunga demo Nikon. Gli astanti dissero: beh, prendiamo qualcosa di meglio! Il 40 Ultron su D3x lo fece a f/2...
Il 70-200/4 è simile, ma con le aberrazioni citate, che il 180 AFD e altri non hanno entro la PdC utile (solo un po' di ininfluente sferocromatismo sullo sfocato). La resa dei dettagli a 200 mm e f/4, ma anche dopo, lascia parecchio a desiderare e le stelle le guarda da lontano. A focali più corte non è certamente un drago (pur migliorando queste aberrazioni) e ci siamo guardati negli occhi con chi me lo ha portato contro 85/1.4 AFD & C..
Il 180 AFD ultimo è bello teso come curva MTF, lucido in frequenza. 12.8 MB da una D700 con un ritratto di sorpresa per scegliere la modalità AF prima di un evento sono tantissime per uno scatto da D700 con poco a fuoco e pure poco rumore. La dicono lunga...
Non capisco neppure i grafici collegati da Polini di Lensrentals che cosa vogliano dire, se non confermare quello che ho sempre detto: il 50% di MTF in sè non dice un bel niente di niente, se poi la curva crolla, anzi si perdono dettagli che si sarebbero visti con meno pompaggio e i valori indicano comunque poche lp/mm.
So da una vita che la MAF manuale a casa mia da un vetrino serio è quella più accurata con un teleobiettivo e non solo. Con certe ottiche guardo direttamente l'aliasing SUL vetrino (uso il Katz e K3/B3/E3 su FE e FM3a) e con i corpi ben tarati tiro facilmente tante lp/mm. Poi una volta che le vedi queste benedette lp/mm, la risolvenza dell'obiettivo è ALMENO quella, come dice Zeiss. Se mai potrò/anno fare di meglio. Discorso chiuso. Se invece non le vedi mai, specie a confronto, è molto probabile che l'ottica non le veda mai.... e quindi resta in negozio per me.
Quanto al problema del 180 AF vecchio, mi sono convinto che è possibile con MAF a mano scegliere tra alta risolvenza e velatura o poco maggior macrocontrasto e meno risolvenza girando attorno all'aberrazione sferica, ma il mio è perfettamente corretto e senza velo da f/2.8. Feci vedere altri scatti.
A lunga distanza il mio 180 AFD va almeno come il 180/2.8 ED AIS (due esemplari apparentemente ben funzionanti, ma vissuti, provati a distanza di tempo..) ma con meno sferocromatismo e maggior resa a medie corte distanze. Il 180 AF all'epoca dava risultati altalenanti, tanto è vero che provai il nuovo 180 con un po' d'incertezza. Dissipata... con l'assegno.
A presto
Elio