QUOTE(RPolini @ Sep 9 2015, 10:47 PM)

OK. E' la relazione:
1/R = 1/Ro + 1/Rs
dove R è la risoluzione del sistema, Ro e Rs le risoluzioni di obiettivo e sensore.
Guarda
questo link. In particolare l'ultima figura sembra indicare che la risoluzione di sistemi
diffraction-limited a f/16 divenga la stessa anche se i supporti sensibili (pellicola, EOS 1 DX e D3200) hanno diversa risoluzione. Ovvero quando la diffrazione entra a gamba tesa, le differenze di risoluzione dei vari supporti vengono annullate.
A f/32 le cose non migliorano certo.
Per la gioia di Elio, la pellicola ha la risoluzione maggiore

esatto, è quella, ne ho visto anche una quadratica, ma con la stessa impostazione logica.
Con quella formula (basta sostituire dei valori alle lettere e fare diverse simulazioni) si capisce cosa succede.
Entrambi concorrono al risultato finale, anche se avessi un'ottica eccellente e un sensore scarso o viceversa.
In pratica è come guardare attraverso due vetri (o filtri), se sono perfettamente trasparenti (evento impossibile), ho nitidezza infinita, man mano che scendo con la loro trasparenza ottengo meno nitidezza, ma ciascun vetro da il suo apporto negativo.
Questa è anche la ragione per cui, nonostante i suoi 12mp, con una D700 si riusciva a capire se un'ottica era eccellente o meno. Con la D800 lo si vede meglio ancora, ovviamente, ma anche prima lo si capiva.
QUOTE(giovanni949 @ Sep 9 2015, 11:43 PM)

Al tempo amici, al tempo, calmiamo gli entusiasmi, si parla di 400 lp/mm film res. cioè di una pellicola fantascientifica che va ben oltre le risoluzioni addirittura della microfilmatura che anni fa si poteva trovare in commercio. Come dire "ti piace vincere facile" !!
Io ho trafficato pellicola per 35 anni e della migliore specie, ilford pan F 50 ASA e Kodachrome 25 ASA, e posso assicurarvi che con la D800 non ho rimpianti, solo bei ricordi, bellissimi ricordi di un passato passato.
Sia chiaro che non intendo riaprire annose diatribe, chi pensa che la pellicola sia superiore faccia, io mi sono stufato, non risponderò a pareri in merito.
Concordo molto con quanto dici Giovanni.
Se ripenso ai bei tempi della pellicola devo dire che:
- era consigliabile sviluppare con ottimi rivelatori
- era importante tenere bassa la temperatura, altrimenti la grana aumentava
- era decisamente meglio andare sul medio formato, ma i costi aumentavano.....
- il colore era meglio farlo fare da un buon laboratorio
- gli ISO erano di fatto non gestibili o quasi
- occorrevano più corpi macchina se si usavano più supporti
E non calcolo la fatica (quasi sempre notturna) che si faceva per stampare!
Oggi tutto questo è infinitamente più semplice e, forse, anche meno costoso.
Con una DX (la D90) ci feci il matrimonio di mia figlia, eppure avevo anche un signor corredo 6x6 che rimase a casa senza rimpianti.
Oggi, con una FX e 36mpx siamo ancora ben più avanti
QUOTE(mikifano @ Sep 10 2015, 12:18 AM)

Giovanni, la superiorità della pellicola è molto difficile da dimostrare... sia perché occorrono lenti con i controC. sia perché di fatto questa superiorità è teorica perché ad oggi chi stampa (a regola d'arte) con l'ingranditore lo fa in bianco nero... sia perché processare una pellicola in uno scanner che digitalizza quel che vede è un bel controsenso!
aggiungiamo pure che ad oggi siamo abituati alla PP e ben pochi apprezzerebbero una foto, per quanto ben nitida, "al naturale"
detto questo ho usato anche io la Ilford che dici e anche delle ortocromatiche da 25ASA...... sia in formato 120 che 135 e dico chiaramente che non ho più voglia di perdere tempo in quel modo, seppure già lo facevo per hobby, visto che il file digitale, se nasce bene, è pronto in un click! Questo è il vero, immenso, innegabile vantaggio del digitale!