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NikonClub.it Community > PRODOTTI NIKON > OBIETTIVI Nikkor
epipactis
Ho un Micro Nikkor 85mm su D7100 che uso con soddisfazione per le riprese macro con il diaframma chiuso anche a f.32. Mi è stato detto che a questi valori c'è pericolo di diffrazione, per cui avrei maggior PDC ma anche una minore resa dell'obiettivo.
Poichè tale obiettivo in sede di progettazione è stato certamente ottimizzato per le riprese macro, sarei curioso di conoscere i pareri degli esperti del forum.
giovanni949
La diffrazione è un fenomeno fisico inevitabile come le aberrazioni ottiche cui tutti gli obiettivi sono inevitabilmente soggetti, è legata alla natura ondulatoria della luce e, al contrario delle aberrazioni ottiche che possono essere parzialmente minimizzate con una corretta progettazione, non ci sono artifici speciali per poterla abbattere, si può solo fare in modo che i suoi effetti si manifestino il più tardi possibile ad esempio ottimizzando la forma circolare del diaframma alle chiusure estreme. Il rimedio non esiste, bisogna solo accettare l'idea che i diaframmi più chiusi hanno un prezzo in qualità dell'immagine e a F32 questo prezzo è sicuramente pesante. Eviterei di andare oltre F16 e questo per tutti gli obiettivi, anche i più blasonati.
mikifano
più l'obiettivo è corto, più chiudi i diaframmi e più, con valori diaframma da 2 cifre in avanti, l'obiettivo peggiora!
detto questo.. se l'obiettivo rende al meglio a f/8 ma a quel diaframma metti a fuoo solo l'occhio... che te ne fai della nitidezza se il soggetto è sfocato? meglio, se necessario, chiudere tutto quel che serve per avere la profondità di campo necessaria!

infine è risaputo che un obiettivo macro regge meglio degli altri i diaframmi chiusi..... li regge, non significa si debba usarlo a f/16 o f/22 o f/32 se non serve tutta quella PDC
nikosimone
Se hai un pochino di pazienza...


https://www.nikonclub.it/forum/index.php?showtopic=352633
Antonio Canetti
la rifrazzione subentra solo a diametri in "millimetri effettivi" molto piccoli
la misura f/22 è una misura relativa, in quanto è proporzionale non assoluta, è proporzionale perchè il foro del diaframma a f/22 di un 20mm è molto più piccolo del foro di un 85mm a f/22.
difatti su un grangangolo non troverari mai un f/32, mentre è più facile trovarli sui teleobbiettivi perchè i diametri effettivi sono diversi tra loro più piccolo nel grandangolo e più grande nel tele.

Antonio
epipactis
Un sentito ringraziamento a tutti per le sollecite (e preziose) risposte. Ed ora, sul campo a fare macro!
mikifano
QUOTE(Antonio Canetti @ Sep 6 2015, 08:11 AM) *
la rifrazzione subentra solo a diametri in "millimetri effettivi" molto piccoli
.........
Antonio


già, mm effettivi! forse hai trovato una espressione migliore di me biggrin.gif
... io infatti dicevo che più la focale è corta... ed infatti come dici f/22 di un 20 è molto meno di un f/22 di un 85

io pensavo agli obiettivo per i banchi ottici 8"x10" che chiudono tranquillamente a f/45 o f/64..... tanto che un tal fotografo, un tantinelo famoso, era membro di un circolo fotografico "gruppo f/64" biggrin.gif
rolubich
QUOTE(mikifano @ Sep 6 2015, 12:13 AM) *
più l'obiettivo è corto, più chiudi i diaframmi e più, con valori diaframma da 2 cifre in avanti, l'obiettivo peggiora!
detto questo.. se l'obiettivo rende al meglio a f/8 ma a quel diaframma metti a fuoo solo l'occhio... che te ne fai della nitidezza se il soggetto è sfocato? meglio, se necessario, chiudere tutto quel che serve per avere la profondità di campo necessaria!

infine è risaputo che un obiettivo macro regge meglio degli altri i diaframmi chiusi..... li regge, non significa si debba usarlo a f/16 o f/22 o f/32 se non serve tutta quella PDC



QUOTE(Antonio Canetti @ Sep 6 2015, 08:11 AM) *
la rifrazzione subentra solo a diametri in "millimetri effettivi" molto piccoli
la misura f/22 è una misura relativa, in quanto è proporzionale non assoluta, è proporzionale perchè il foro del diaframma a f/22 di un 20mm è molto più piccolo del foro di un 85mm a f/22.
difatti su un grangangolo non troverari mai un f/32, mentre è più facile trovarli sui teleobbiettivi perchè i diametri effettivi sono diversi tra loro più piccolo nel grandangolo e più grande nel tele.

Antonio


L'apertura effettiva (in mm) determina l'ampiezza dell'angolo di diffrazione, ma non l'effetto sul sensore, che dipende solo dall'apertura espressa con i valori f; quindi, a parità di f il deterioramento dell'immagine è praticamente indipendente dalla focale.
RPolini
QUOTE(epipactis @ Sep 5 2015, 11:55 PM) *
Ho un Micro Nikkor 85mm su D7100 che uso con soddisfazione per le riprese macro con il diaframma chiuso anche a f.32. Mi è stato detto che a questi valori c'è pericolo di diffrazione, per cui avrei maggior PDC ma anche una minore resa dell'obiettivo.

Ti hanno detto bene.
Prendi qualsiasi test di un obiettivo e vedrai che le prestazioni già a f/22 sono più basse che agli altri diaframmi (vedi qui, ad esempio).
Oltre al valore del diaframma, devi poi considerare le dimensioni dei pixel: più i pixel sono piccoli e prima si manifesta perdita di contrasto a parità di apertura. Il problema dipende dal "disco di Airy" ed e' spiegato alle pagine 93-95 nel mio libro "Gli strumenti per fotografare" (Editrice Reflex, 2013). Qui non posso scrivere 3 pagine ma il concetto è : la diffrazione dipende dal valore dell'apertura (quindi non dal diametro assoluto del buco, come spiego a pag. 94 del libro; se dipendesse dalle dimensioni del foro dell'apertura un 20 mm andrebbe in diffrazione già a f/2.8 ...) e dalle dimensioni dei fotositi (che sono tanto più piccoli quanti più Mpix metti in un sensore di una certa area (DX, FX, 4/3, ecc.).
La diffrazione comincia a manifestarsi come perdita di contrasto; più chiudi il diaframma e più perdi anche risolvenza.
A questo punto il problema pratico è: se scatti a f/32 le foto non sono nitide? L'uso della maschera di contrasto riesce a farti recuperare qualcosa senza indurre artefatti da over-sharpening?
Infine, ultima considerazione: non sempre le migliori riprese a distanza ravvicinata sono quelle con grande profondità di campo. Si possono ottenere ottime immagini anche a diaframmi più aperti. Vedi ad esempio le immagini di Georg Kantioler, bravo fotografo naturalista altoatesino, qui.
a.mignard
guru.gif

Grazie per la spiegazione.
1Ale82
Alla fine pasti gratis in natura non esistono... se vuoi avere maggiore profondità di campo e usare diaframmi molto chiusi devi accettare qualche compromesso e partendo da 24mp puoi scattare l'originale a 24mp, ma poi ridurre la foto in camera oscura a 10, 12, 16mp e avere così un aumento di nitidezza.
RPolini
QUOTE(1Ale82 @ Sep 7 2015, 11:12 AM) *
... puoi scattare l'originale a 24mp, ma poi ridurre la foto in camera oscura a 10, 12, 16mp e avere così un aumento di nitidezza...

Un aumento rispetto a cosa?
Se l'informazione viene compromessa in fase di acquisizione dell'immagine (diffrazione, micromosso, ecc.), non si capisce come si possa "aumentarla" riducendo ulteriormente l'informazione con un downsampling (in camera "chiara") blink.gif
Se stampi 40x60 cm sia la foto originale sia quella ridotta a 12 Mpix, la seconda mostrerà un maggior livello di dettaglio??
pes084k1
QUOTE(RPolini @ Sep 6 2015, 11:36 AM) *
Ti hanno detto bene.
Prendi qualsiasi test di un obiettivo e vedrai che le prestazioni già a f/22 sono più basse che agli altri diaframmi (vedi qui, ad esempio).
Oltre al valore del diaframma, devi poi considerare le dimensioni dei pixel: più i pixel sono piccoli e prima si manifesta perdita di contrasto a parità di apertura. Il problema dipende dal "disco di Airy" ed e' spiegato alle pagine 93-95 nel mio libro "Gli strumenti per fotografare" (Editrice Reflex, 2013). Qui non posso scrivere 3 pagine ma il concetto è : la diffrazione dipende dal valore dell'apertura (quindi non dal diametro assoluto del buco, come spiego a pag. 94 del libro; se dipendesse dalle dimensioni del foro dell'apertura un 20 mm andrebbe in diffrazione già a f/2.8 ...) e dalle dimensioni dei fotositi (che sono tanto più piccoli quanti più Mpix metti in un sensore di una certa area (DX, FX, 4/3, ecc.).
La diffrazione comincia a manifestarsi come perdita di contrasto; più chiudi il diaframma e più perdi anche risolvenza.
A questo punto il problema pratico è: se scatti a f/32 le foto non sono nitide? L'uso della maschera di contrasto riesce a farti recuperare qualcosa senza indurre artefatti da over-sharpening?
Infine, ultima considerazione: non sempre le migliori riprese a distanza ravvicinata sono quelle con grande profondità di campo. Si possono ottenere ottime immagini anche a diaframmi più aperti. Vedi ad esempio le immagini di Georg Kantioler, bravo fotografo naturalista altoatesino, qui.


Tieni presente che molti modelli di obiettivi attuali (che contesto) sono fortemente apodizzati, quindi il primo disco di Airy modificato dalla vignettatura è già doppio o triplo come raggio di quello classico (apertura libera) e quando raggiunge solo 10 micron la MTF si abbatte. In ogni caso niente maschera di contrasto, è più facile e meno rumoroso deconvolvere in questi casi.

A presto telefono.gif

Elio
1Ale82
QUOTE(RPolini @ Sep 7 2015, 03:08 PM) *
Un aumento rispetto a cosa?
Se l'informazione viene compromessa in fase di acquisizione dell'immagine (diffrazione, micromosso, ecc.), non si capisce come si possa "aumentarla" riducendo ulteriormente l'informazione con un downsampling (in camera "chiara") blink.gif
Se stampi 40x60 cm sia la foto originale sia quella ridotta a 12 Mpix, la seconda mostrerà un maggior livello di dettaglio??


Ovviamente non stampando alle stesse dimensioni foto originali e foto ridotte. La diffrazione entra in gioco tanto prima quanto più sono piccoli i fotodiodi del sensore (ad esempio, apertura ottimale f8 per fotodiodi di 6 micron). Quello cui voglio arrivare è che con pochi mp si hanno fotodiodi più grossi, con più mp si hanno fotodiodi più piccoli, ma facendo downsampling/riducendo mantenendo la stessa risoluzione di ppi, in teoria si può simulare di avere meno mp, mitigando in tal modo l'effetto di diffrazione, rumore, ecc.
mikifano
QUOTE(RPolini @ Sep 7 2015, 03:08 PM) *
Un aumento rispetto a cosa?
Se l'informazione viene compromessa in fase di acquisizione dell'immagine (diffrazione, micromosso, ecc.), non si capisce come si possa "aumentarla" riducendo ulteriormente l'informazione con un downsampling (in camera "chiara") blink.gif
Se stampi 40x60 cm sia la foto originale sia quella ridotta a 12 Mpix, la seconda mostrerà un maggior livello di dettaglio??



molti fanno confusione tra il monitor e la stampa.....
giovanni949
Temo che ancora una volta si stia facendo confusione su concetti basilari. Più o meno il ragionamento che sta sotto è del tipo : Se mia moglie è brutta basta guardala senza gli occhiali ed allora diventerà bellissima. Se raccolgo l'informazione che arriva sul piano focale con un sensore ad altissima risoluzione è ovvio che potrò accorgermi di ogni anomalia nell'immagine che mi viene trasmessa dall'ottica mentre se la proietto su un sensore a 6 mpx è ovvio che non mi accorgerò di niente ma non è che l'ottica sia miracolosamente guarita, semplicemente osservo un'immagine meno dettagliata in cui i difetti non si vedono, ma si tratta comunque di un'immagine di minore qualità e con meno informazioni. E' lo stesso equivoco che ha accompagnato il mito del micromosso e la D800 alla sua uscita; chiaro che se riesco a scandire al massimo l'immagine che si forma su piano focale troverò che quello che sembrava un puntino in realtà è un cerchietto confuso ma ciò non toglie che l'immagine che andrò a stampare, a parità di dimensioni, sarà comunque migliore di quella che stamperei con 6 mpx perché ha comunque più informazioni. Spero di essere stato chiaro, il concetto è basilare se no arriverei alla conclusione che le immagini della mia D70 sono migliori di quelle della D800 perché li non si vedono né micromossi né sfocature né diffrazioni. D'altra parte anche la superficie più levigata se la guardo al microscopio elettronico sembra quella della luna !
nikosimone
QUOTE(giovanni949 @ Sep 7 2015, 09:34 PM) *
Temo che ancora una volta si stia facendo confusione su concetti basilari. Più o meno il ragionamento che sta sotto è del tipo : Se mia moglie è brutta basta guardala senza gli occhiali ed allora diventerà bellissima. Se raccolgo l'informazione che arriva sul piano focale con un sensore ad altissima risoluzione è ovvio che potrò accorgermi di ogni anomalia nell'immagine che mi viene trasmessa dall'ottica mentre se la proietto su un sensore a 6 mpx è ovvio che non mi accorgerò di niente ma non è che l'ottica sia miracolosamente guarita, semplicemente osservo un'immagine meno dettagliata in cui i difetti non si vedono, ma si tratta comunque di un'immagine di minore qualità e con meno informazioni. E' lo stesso equivoco che ha accompagnato il mito del micromosso e la D800 alla sua uscita; chiaro che se riesco a scandire al massimo l'immagine che si forma su piano focale troverò che quello che sembrava un puntino in realtà è un cerchietto confuso ma ciò non toglie che l'immagine che andrò a stampare, a parità di dimensioni, sarà comunque migliore di quella che stamperei con 6 mpx perché ha comunque più informazioni. Spero di essere stato chiaro, il concetto è basilare se no arriverei alla conclusione che le immagini della mia D70 sono migliori di quelle della D800 perché li non si vedono né micromossi né sfocature né diffrazioni. D'altra parte anche la superficie più levigata se la guardo al microscopio elettronico sembra quella della luna !



Si ma non ho capito, per aggiustare mia moglie allora devo usare la maschera di contrasto, quella di alghe al bergamotto oppure una di carnevale???

messicano.gif

RPolini
QUOTE(giovanni949 @ Sep 7 2015, 09:34 PM) *
D'altra parte anche la superficie più levigata se la guardo al microscopio elettronico sembra quella della luna !

Infatti molti usano i microscopi elettronici a vanvera.
giovanni949
QUOTE(nikosimone @ Sep 7 2015, 09:55 PM) *
Si ma non ho capito, per aggiustare mia moglie allora devo usare la maschera di contrasto, quella di alghe al bergamotto oppure una di carnevale???

messicano.gif

Sono sicuro che tua moglie non ha bisogno di essere aggiustata ma ad evitare solenni azzuffate evita di fotografarla con un micro nikkor, ci sono famiglie che sono state distrutte per questo. biggrin.gif
Il grande Hamilton fotografava le sue ninfette anteponendo (dicono) alla lente una calza da donna e mi sono sempre chiesto se le ninfette avessero la pelle a buccia d'arancia o fossero affette da invincibili brufoli. Comunque si potrebbe provare, Restando al tema non è che con la calza da donna sull' obiettivo eliminiamo la cellulite, semplicemente non la vediamo.
gr8wings
Nella Macro è meglio fare focus stacking piuttosto che arrivare a f32.
RPolini
QUOTE(giovanni949 @ Sep 7 2015, 09:34 PM) *
... ciò non toglie che l'immagine che andrò a stampare, a parità di dimensioni, sarà comunque migliore di quella che stamperei con 6 mpx perché ha comunque più informazioni.

Fammi capire la conclusione di questo ragionamento. Se scatto con 105 VR a f/32 e D800 ho una foto con più dettagli visibili sul piano di messa a fuoco che se scattassi con lo stesso obiettivo (o magari uno Zeiss 100/2) a f/8 su D700?
rolubich
QUOTE(RPolini @ Sep 8 2015, 09:31 AM) *
Fammi capire la conclusione di questo ragionamento. Se scatto con 105 VR a f/32 e D800 ho una foto con più dettagli visibili sul piano di messa a fuoco che se scattassi con lo stesso obiettivo (o magari uno Zeiss 100/2) a f/8 su D700?


Forse intendeva questo:

se scatti con D700 e D800 e lo stesso obiettivo a f /16 e guardi la foto a monitor al 100% la foto con D700 potrebbe sembrare migliore perché appare più nitida (meno diffrazione) e con una maggiore PDC, se però ridimensioni quella con D800 a 12MP (o se stampi alla stessa dimensione), allora la foto con D800 sarà leggermente migliore.
giovanni949
QUOTE(RPolini @ Sep 8 2015, 09:31 AM) *
Fammi capire la conclusione di questo ragionamento. Se scatto con 105 VR a f/32 e D800 ho una foto con più dettagli visibili sul piano di messa a fuoco che se scattassi con lo stesso obiettivo (o magari uno Zeiss 100/2) a f/8 su D700?

Non ho elementi per rispondere sul caso specifico perchè stiamo confrontando cose diverse, si farebbe prima a provare sperimentalmente, Sicuramente con la 800 potrei potenzialmente cogliere più dettagli ma il decadimento dei particolari più minuti a causa della diffrazione potrebbe vanificare il vantaggio, resterebbe il fatto che i suddetti particolari più minuti il sensore da 12 mpx non sarebbe fisicamente in grado di coglierli. Vediamo di capirci: Stesso obiettivo sulle 2 macchine, l'immagine che si forma sul piano focale non dipende dal sensore ma esclusivamente dall'obiettivo e dall'apertura di diaframma a cui opero. Dunque le immagini "native" a F5,6 e a F32 sarebbero evidentemente identiche sia sulla 800 che sulla 700 e qui non ci piove. Evidentemente l'immagine prodotta a F32 sarebbe affetta allo stesso modo sulle 2 macchine dal decadimento dovuto alla diffrazione. A questo punto avviene la cattura delle 2 immagini da parte dei 2 sensori. Il sensore superpixellato della 800 riesce ad acchiappare anche i dettagli più minuti dell'immagine e a F5,6 restituisce anche i particolari più minuti, la stessa cosa potrebbe fare a F32 peccato che nel secondo caso la diffrazione ha "impastato" i dettagli più minuti per cui quando vado ad ingrandire l'immagine al 100% e poi al 200% mi accorgo che è inutile spingere sullo zoom perchè oltre un certo ingrandimento non cavo fuori nessuna informazione aggiuntiva. Andando ancora oltre al 400% (numeri a casaccio solo indicativi) comincio a vedere il mosaico dei pixel per cui è del tutto inutile andare oltre. Stessa cosa accade sulla 700 con la differenza che il sensore meno risoluto non è in grado di risolvere i dettagli più minuti ancor prima del livello in cui la diffrazione comincia ad impastarli in modo evidente con il risultato che sperimentalmente potrò dire che la D800 è sensibile alla diffrazione e non così la D700 ma dobbiamo bene intenderci sul significato nel senso che comunque l'immagine della 800 contiene molte più informazioni rispetto all'altra, ivi compresa l'entità misurabile della diffrazione ai vari diaframmi o se si vuole del micromosso o ancora delle defaillances del 24/70 quando gli si tira il collo, tutte cose che c'erano allo stesso modo quando la D700 è stata immessa sul mercato (e non c'erano i 36 mpx) ma che non era e non è in grado di far vedere per i suoi limiti strutturali. Estendendo il concetto alla stampa possiamo dire che aumentando le dimensioni delle stampe ci sarà un limite oltre il quale l'immagine meno pixellata non sarà più in grado di mostrare nulla in più se non il mosaico dei pixel mentre l'altra potrà andare molto oltre fino a mostrare il livello a cui la differenza fra F5,6 e F32 ci segnala l'intervento demolitore della diffrazione, e più oltre il limite del mosaico dei pixel. Credo non ci siano dubbi che l'immagine contenente più informazioni debba essere comunque considerata "superiore" anche se si stampa il 10x15. Poi può anche accadere che un'immagine meno risoluta possa apparire più nitida ai piccoli formati così come ai miei bei tempi andati si dimostrava che i negativi ad alta sensibilità (ben 400 ASA della mitica Kodak TriX) se trattati con i rivelatori giusti potevano sembrare più nitidi dei film a bassissima sensibilità (ilford Pan F 50 ASA) perchè la grana era più netta e ben definita per cui le linee sembravano più nette, peccato che ingrandendo ..... ma questa è un'altra storia.
pes084k1
QUOTE(giovanni949 @ Sep 8 2015, 12:40 AM) *
Sono sicuro che tua moglie non ha bisogno di essere aggiustata ma ad evitare solenni azzuffate evita di fotografarla con un micro nikkor, ci sono famiglie che sono state distrutte per questo. biggrin.gif
Il grande Hamilton fotografava le sue ninfette anteponendo (dicono) alla lente una calza da donna e mi sono sempre chiesto se le ninfette avessero la pelle a buccia d'arancia o fossero affette da invincibili brufoli. Comunque si potrebbe provare, Restando al tema non è che con la calza da donna sull' obiettivo eliminiamo la cellulite, semplicemente non la vediamo.


Il macro non è più nitido (con ciglia e capelli), ma esalta solo le frequenze medie e basse che portano i difetti macroscopici della pelle, le uniche frequenze che esistono nelle condizioni operative del macro stesso (= a diaframma chiuso). Nessun progettista ottico è tanto scemo da cercare la "definizione" ottica in macro. Oggi ci sono i filtri B+W Soft Pro che fanno tutto meglio delle calze della nonna, con buona pace del "pedofilo" Hamilton, e, accoppiati a un tele normale risolvente, attenuano SOLO le frequenze medio basse: anche a occhio, i dettagli restano e i difetti spariscono. Lo fa anche Topaz Detail... e quindi talvolta conviene aggiornarsi.
Se metti il Soft Pro sui macro, però, perdi anche la loro parte migliore.

A presto telefono.gif

Elio
RPolini
QUOTE(giovanni949 @ Sep 8 2015, 05:17 PM) *
Non ho elementi per rispondere sul caso specifico perchè stiamo confrontando cose diverse, si farebbe prima a provare sperimentalmente, Sicuramente con la 800 potrei potenzialmente cogliere più dettagli ma il decadimento dei particolari più minuti a causa della diffrazione potrebbe vanificare il vantaggio ...

Appunto. La domanda iniziale era se scattare a f/32 con l'85/3.5 su D7200 fosse consigliabile.
Andiamo a vedere i test di photozone dell'85/3,5 su fotocamere DX. Fatti su D200 (10 Mpix) e D7000 (16 Mpix). Ti accorgerai che la risolvenza (lw/ph) che l'accoppiata obiettivo-sensore mostra al miglior diaframma (f/5.6) su 10 Mpix è comparabile (anzi, un pelo superiore) alla risolvenza a f/22 con 16 mpix. L'apertura f/32 non l'hanno neanche provata ... E' facile però prevedere che a f/32, nonostante il maggior numero di Mpix del sensore, la quantità di informazione complessiva registrata con D7000 è minore di quella registrata con 10 Mpix al diaframma ottimale.
Vedi le prove del 100/2.8 Macro Canon su APS-C di 8 e 15 Mpix. La situazione è pure peggiore ...
Questo insegna che se l'immagine acquisita dall'obiettivo è affetta da qualche problema (micromosso, diffrazione, l'obiettivo è un fondo di bottiglia, o hai messo una calza sulla lente frontale) puoi avere tutta la capacità di campionamento che vuoi (= Mpix) ma l'informazione persa è persa. Andata. Non c'è! Poi possiamo discutere giorni di ipotesi varie, ma la realtà è questa. Comunque, se a uno piacciono le immagini che fa con l'85 a f/32, io sono il primo a compiacermene smile.gif
pes084k1
QUOTE(RPolini @ Sep 8 2015, 05:44 PM) *
Appunto. La domanda iniziale era se scattare a f/32 con l'85/3.5 su D7200 fosse consigliabile.
Andiamo a vedere i test di photozone dell'85/3,5 su fotocamere DX. Fatti su D200 (10 Mpix) e D7000 (16 Mpix). Ti accorgerai che la risolvenza (lw/ph) che l'accoppiata obiettivo-sensore mostra al miglior diaframma (f/5.6) su 10 Mpix è comparabile (anzi, un pelo superiore) alla risolvenza a f/22 con 16 mpix. L'apertura f/32 non l'hanno neanche provata ... E' facile però prevedere che a f/32, nonostante il maggior numero di Mpix del sensore, la quantità di informazione complessiva registrata con D7000 è minore di quella registrata con 10 Mpix al diaframma ottimale.
Vedi le prove del 100/2.8 Macro Canon su APS-C di 8 e 15 Mpix. La situazione è pure peggiore ...
Questo insegna che se l'immagine acquisita dall'obiettivo è affetta da qualche problema (micromosso, diffrazione, l'obiettivo è un fondo di bottiglia, o hai messo una calza sulla lente frontale) puoi avere tutta la capacità di campionamento che vuoi (= Mpix) ma l'informazione persa è persa. Andata. Non c'è! Poi possiamo discutere giorni di ipotesi varie, ma la realtà è questa. Comunque, se a uno piacciono le immagini che fa con l'85 a f/32, io sono il primo a compiacermene smile.gif


Un attimo: se io ho il segnale "smoothed" (piallato) e sovracampionato, almeno i bordi delle immagini che sono ripidi e contengono il 90% dei dettagli lasciano tracce (hanno la stessa struttura a scale diverse) anche a bassa frequenza è possibile rigenerarli notevolmente anche ad alta frequenza se il rumore di fondo è sufficientemente basso. Si è fatto così per Hubble, lo fanno i vari deblur fotografici, Perfect Resize, i periti forensi. Non è tutto perso! In questo caso, se sottocampiono con un sensore rado, non posso costruire il sistema di equazioni e amen! Con un sensore fitto la cosa spesso funziona.

P.S.: i "forensi" sovracampionano addirittura in scansione o ripresa di 10-20x per tirare fuori targhe e altro.

A presto telefono.gif

Elio
RPolini
Elio,
un conto è riuscire a decifrare una targa, o captare un segnale da Andromeda, o capire se quell'animaletto c'ha sei zampe o otto (insetto o aracnide?). Altra cosa è fare una macro (nitida).
Altrimenti tutti scatteremmo a f/64.
Saluti.
sarogriso
QUOTE(gr8wings @ Sep 8 2015, 09:30 AM) *
Nella Macro è meglio fare focus stacking piuttosto che arrivare a f32.


Giusto, quando le condizioni lo permettono oltre ad avere appresso i ferri del mestiere, in certi frangenti magari non è possibile tipo: attesa dell'immobilità dei soggetti o addirittura sfuggenti all'avvicinamento.
nikosimone
QUOTE(sarogriso @ Sep 8 2015, 08:04 PM) *
Giusto, quando le condizioni lo permettono oltre ad avere appresso i ferri del mestiere, in certi frangenti magari non è possibile tipo: attesa dell'immobilità dei soggetti o addirittura sfuggenti all'avvicinamento.



Esatto!
E qui potremmo cominciare a domandarci come sia possibile fare un focus stacking di insetti vivi e vegeti senza utilizzare pratiche a dir poco discutibili e pericolose (se non letali) per il povero malcapitato.
giovanni949
QUOTE(RPolini @ Sep 8 2015, 05:44 PM) *
Questo insegna che se l'immagine acquisita dall'obiettivo è affetta da qualche problema (micromosso, diffrazione, l'obiettivo è un fondo di bottiglia, o hai messo una calza sulla lente frontale) puoi avere tutta la capacità di campionamento che vuoi (= Mpix) ma l'informazione persa è persa. Andata. Non c'è! Poi possiamo discutere giorni di ipotesi varie, ma la realtà è questa. Comunque, se a uno piacciono le immagini che fa con l'85 a f/32, io sono il primo a compiacermene smile.gif

No, temo che ancora non ci siamo capiti, evidentemente non sono stato chiaro. E' ovvio che se sto usando come obiettivo una qualsiasi lente da ingrandimento montata su un tubo della carta igienica dietro ci posso appendere un sensore da 100 mpx ma non ho nulla da risolvere, Vedo di fare un ragionamento qualitativo semplice e rozzo: dobbiamo partire dalla stessa condizione e cioè dall'immagine che l'obiettivo pincopallino capace di 250 linee/mm disegna sul piano focale prima a F5,6 e poi a F32. A prescindere dal sensore che userò per catturarla la prima immagine sarà dotata di un livello di dettaglio estremamente alto cui idealmente assegniamo un valore 100 mentre la seconda, affetta in maniera invasiva dai guasti della diffrazione, avrà perso parte dei dettagli più minuti e varrà tipicamente 50. Adesso vado a catturare l'immagine con un sensore posto sul piano focale, ovvio che se il sensore può arrivare ad un indice di risoluzione 120 potrò catturare l'immagine ed ingrandirla fino a scoprire tutti suoi dettagli (a F5,6) mentre nell'immagine prodotta con chiusura ad F32 potrò vederne il degrado rispetto alla prima perchè avrò la possibilità di osservare i dettagli sfumare e confondersi per via appunto della diffrazione. Se per ipotesi cerco di catturare le stesse immagini con un sensore capace di un indice di qualità inferiore a 50 è ovvio che non mi accorgerò dell'inizio del degrado per diffrazione perchè l'immagine che quel sensore è in grado di catturare sarà comunque ferma ad un livello di risoluzione che non mi consente di vedere quei dettagli che sono i primi a dissolversi con la diffrazione. Allora potrò dire che nel primo caso le mie immagini sono danneggiate dalla diffrazione mentre nell'altro caso non ne risentono ma non stiamo dando un giudizio di qualità perchè comunque le prime sono di gran lunga migliori. Venendo ad un paragone terra terra è come sottoporre un vino eccelso ad un supersommelier e ad un quasi astemio. Il primo scoverà il retrogusto di sandalo ed il sentore dei frutti di bosco, il secondo, armato di sensi meno raffinati potrà al massimo dire che è buono ma questo non significa che nel secondo caso il sandalo è scomparso, solo non viene percepito.
Comunque troppe chiacchere, me ne scuso, sarebbe più efficace ed utile fare delle comparazioni reali per capire intanto come cambia la resa da F5,6 a F32 e magari sulle 2 macchine citate, ma io potrei farlo solo con la D70 e la D800 ma so già che scoprirei che quella fetexxia di 800 ha il micromosso e soffre di diffrazione cronica acuta mentre la D70 non ha nessun difetto, è incomparabilmente superiore .... o no ?
giovanni949
QUOTE(nikosimone @ Sep 8 2015, 08:08 PM) *
Esatto!
E qui potremmo cominciare a domandarci come sia possibile fare un focus stacking di insetti vivi e vegeti senza utilizzare pratiche a dir poco discutibili e pericolose (se non letali) per il povero malcapitato.

Concordo assolutamente, qualcuno sostiene di fare focus stacking su insetti vivi in aperta campagna e con tanto di cavalletto con regolazione micrometrica solo perché si alza presto la mattina quando questi sono intorpiditi, ma daiii || I miei modelli godono tutti di buona salute e quando capita di incontrarci ci congediamo da ottimi amici, non mi piace fotografare cadaveri congelati, anche se di pochi millimetri, sono un cuore tenero.
nikosimone
QUOTE(giovanni949 @ Sep 8 2015, 11:14 PM) *
Concordo assolutamente, qualcuno sostiene di fare focus stacking su insetti vivi in aperta campagna e con tanto di cavalletto con regolazione micrometrica solo perché si alza presto la mattina quando questi sono intorpiditi, ma daiii |



E già, perché noi poi ci dobbiamo pure credere. messicano.gif
Gian Carlo F
credo sia impossibile, se non facendo delle prove pratiche, capire se è più nitida una foto con 12mp e f aperto o 36mp e f più chiuso.
Infatti sia il sensore (o pellicola) sia l'obiettivo influiscono sulla nitidezza finale che andiamo a costruire.
La nitidezza è data da una formula armonica di questo tipo: 1/a + 1/b, cioè (a è il sensore e b l'obiettivo), pertanto il sensore influirà sempre sulla nitidezza, anche con una resa pessima dell'ottica.
Tanto per fare un esempio semplice è come vedere attraverso 2 vetri più o meno puliti. entrambi concorrono a quanto vedo nitido.
Insomma, a mio modesto parere, solo prove pratiche possono dare risposta a quesiti tipo questo.
RPolini
QUOTE(Gian Carlo F @ Sep 9 2015, 08:28 AM) *
La nitidezza è data da una formula armonica di questo tipo: 1/a + 1/b, cioè (a è il sensore e b l'obiettivo) ...

"a" cosa rappresenta? e "b" cos'è? Grazie.
Gian Carlo F
QUOTE(RPolini @ Sep 9 2015, 07:04 PM) *
"a" cosa rappresenta? e "b" cos'è? Grazie.


Purtroppo non trovo più in rete riferimenti tecnici..... se ne era discusso anche qui qualche tempo fa.
Comunque, semplificando, direi i poteri risolventi rispettivamente di obiettivo e sensore (o pellicola).
RPolini
OK. E' la relazione:
1/R = 1/Ro + 1/Rs
dove R è la risoluzione del sistema, Ro e Rs le risoluzioni di obiettivo e sensore.
Guarda questo link. In particolare l'ultima figura sembra indicare che la risoluzione di sistemi diffraction-limited a f/16 divenga la stessa anche se i supporti sensibili (pellicola, EOS 1 DX e D3200) hanno diversa risoluzione. Ovvero quando la diffrazione entra a gamba tesa, le differenze di risoluzione dei vari supporti vengono annullate.

A f/32 le cose non migliorano certo.

Per la gioia di Elio, la pellicola ha la risoluzione maggiore smile.gif
mikifano
QUOTE(RPolini @ Sep 9 2015, 10:47 PM) *
Per la gioia di Elio, la pellicola ha la risoluzione maggiore smile.gif


perché qualcuno crede che non è così?

il fatto è che se scatti a pellicola e vuoi mantenere quella risoluzione, devi stampare con l'ingranditore e non usare gli scanner.... biggrin.gif
giovanni949
Al tempo amici, al tempo, calmiamo gli entusiasmi, si parla di 400 lp/mm film res. cioè di una pellicola fantascientifica che va ben oltre le risoluzioni addirittura della microfilmatura che anni fa si poteva trovare in commercio. Come dire "ti piace vincere facile" !!
Io ho trafficato pellicola per 35 anni e della migliore specie, ilford pan F 50 ASA e Kodachrome 25 ASA, e posso assicurarvi che con la D800 non ho rimpianti, solo bei ricordi, bellissimi ricordi di un passato passato.
Sia chiaro che non intendo riaprire annose diatribe, chi pensa che la pellicola sia superiore faccia, io mi sono stufato, non risponderò a pareri in merito.
mikifano
Giovanni, la superiorità della pellicola è molto difficile da dimostrare... sia perché occorrono lenti con i controC. sia perché di fatto questa superiorità è teorica perché ad oggi chi stampa (a regola d'arte) con l'ingranditore lo fa in bianco nero... sia perché processare una pellicola in uno scanner che digitalizza quel che vede è un bel controsenso!
aggiungiamo pure che ad oggi siamo abituati alla PP e ben pochi apprezzerebbero una foto, per quanto ben nitida, "al naturale"

detto questo ho usato anche io la Ilford che dici e anche delle ortocromatiche da 25ASA...... sia in formato 120 che 135 e dico chiaramente che non ho più voglia di perdere tempo in quel modo, seppure già lo facevo per hobby, visto che il file digitale, se nasce bene, è pronto in un click! Questo è il vero, immenso, innegabile vantaggio del digitale!
giovanni949
QUOTE(mikifano @ Sep 10 2015, 12:18 AM) *
Giovanni, la superiorità della pellicola è molto difficile da dimostrare... sia perché occorrono lenti con i controC. sia perché di fatto questa superiorità è teorica perché ad oggi chi stampa (a regola d'arte) con l'ingranditore lo fa in bianco nero... sia perché processare una pellicola in uno scanner che digitalizza quel che vede è un bel controsenso!
aggiungiamo pure che ad oggi siamo abituati alla PP e ben pochi apprezzerebbero una foto, per quanto ben nitida, "al naturale"

detto questo ho usato anche io la Ilford che dici e anche delle ortocromatiche da 25ASA...... sia in formato 120 che 135 e dico chiaramente che non ho più voglia di perdere tempo in quel modo, seppure già lo facevo per hobby, visto che il file digitale, se nasce bene, è pronto in un click! Questo è il vero, immenso, innegabile vantaggio del digitale!

Condivido al 100%, considerazioni colme di buon senso, per il resto chi vuole sperimentare con il film fa benissimo, è comunque una bella esperienza.
rolubich
QUOTE(mikifano @ Sep 9 2015, 10:55 PM) *
perché qualcuno crede che non è così?

il fatto è che se scatti a pellicola e vuoi mantenere quella risoluzione, devi stampare con l'ingranditore e non usare gli scanner.... biggrin.gif


Per passare da pellicola all'immagine stampata od all'immagine su file c'è bisogno comunque di un passaggio che potenzialmente fa perdere qualcosa rispetto alla partenza, per stampare serve un ingranditore e per produrre un file serve uno scanner. Quale dei due strumenti produce maggior deterioramento? Sei sicuro che sia lo scanner? A me sembra più semplice e meno affetto da difetti ottici uno scanner rispetto ad un obiettivo, per quanto buono possa essere, specialmente ai bordi/angoli. Uno scanner penso che garantisca un'uniformità perfetta su tutto il campo.
mikifano
QUOTE(rolubich @ Sep 10 2015, 08:20 AM) *
Per passare da pellicola all'immagine stampata od all'immagine su file c'è bisogno comunque di un passaggio che potenzialmente fa perdere qualcosa rispetto alla partenza, per stampare serve un ingranditore e per produrre un file serve uno scanner. Quale dei due strumenti produce maggior deterioramento? Sei sicuro che sia lo scanner? A me sembra più semplice e meno affetto da difetti ottici uno scanner rispetto ad un obiettivo, per quanto buono possa essere, specialmente ai bordi/angoli. Uno scanner penso che garantisca un'uniformità perfetta su tutto il campo.


hai ragione, per averla devi dimmi che scanner wink.gif

un buon scanner piano? ho quello che a suo tempo era il migliore in assoluto, l'Epson V750 pro... ma su stampa, i files erano migliori di quelli della D700 solo se venivano da un BN

un filmscanner?
per quanto buono, massimo equivale a un ingranditore, ma si fa superare da una D800/810 senza grossi problemi

uno scanner a tamburo?
probabilmente è meglio dell'ingranditore o di una D800/810... ma con quel che costano... ci compro D810 e la sacra triade e qualche fisso.... e mi avanzano pure i soldi per una bella vacanza....
Gian Carlo F
QUOTE(RPolini @ Sep 9 2015, 10:47 PM) *
OK. E' la relazione:
1/R = 1/Ro + 1/Rs
dove R è la risoluzione del sistema, Ro e Rs le risoluzioni di obiettivo e sensore.
Guarda questo link. In particolare l'ultima figura sembra indicare che la risoluzione di sistemi diffraction-limited a f/16 divenga la stessa anche se i supporti sensibili (pellicola, EOS 1 DX e D3200) hanno diversa risoluzione. Ovvero quando la diffrazione entra a gamba tesa, le differenze di risoluzione dei vari supporti vengono annullate.

A f/32 le cose non migliorano certo.

Per la gioia di Elio, la pellicola ha la risoluzione maggiore smile.gif


esatto, è quella, ne ho visto anche una quadratica, ma con la stessa impostazione logica.
Con quella formula (basta sostituire dei valori alle lettere e fare diverse simulazioni) si capisce cosa succede.
Entrambi concorrono al risultato finale, anche se avessi un'ottica eccellente e un sensore scarso o viceversa.
In pratica è come guardare attraverso due vetri (o filtri), se sono perfettamente trasparenti (evento impossibile), ho nitidezza infinita, man mano che scendo con la loro trasparenza ottengo meno nitidezza, ma ciascun vetro da il suo apporto negativo.
Questa è anche la ragione per cui, nonostante i suoi 12mp, con una D700 si riusciva a capire se un'ottica era eccellente o meno. Con la D800 lo si vede meglio ancora, ovviamente, ma anche prima lo si capiva.


QUOTE(giovanni949 @ Sep 9 2015, 11:43 PM) *
Al tempo amici, al tempo, calmiamo gli entusiasmi, si parla di 400 lp/mm film res. cioè di una pellicola fantascientifica che va ben oltre le risoluzioni addirittura della microfilmatura che anni fa si poteva trovare in commercio. Come dire "ti piace vincere facile" !!
Io ho trafficato pellicola per 35 anni e della migliore specie, ilford pan F 50 ASA e Kodachrome 25 ASA, e posso assicurarvi che con la D800 non ho rimpianti, solo bei ricordi, bellissimi ricordi di un passato passato.
Sia chiaro che non intendo riaprire annose diatribe, chi pensa che la pellicola sia superiore faccia, io mi sono stufato, non risponderò a pareri in merito.


Concordo molto con quanto dici Giovanni.
Se ripenso ai bei tempi della pellicola devo dire che:
- era consigliabile sviluppare con ottimi rivelatori
- era importante tenere bassa la temperatura, altrimenti la grana aumentava
- era decisamente meglio andare sul medio formato, ma i costi aumentavano.....
- il colore era meglio farlo fare da un buon laboratorio
- gli ISO erano di fatto non gestibili o quasi
- occorrevano più corpi macchina se si usavano più supporti
E non calcolo la fatica (quasi sempre notturna) che si faceva per stampare!
Oggi tutto questo è infinitamente più semplice e, forse, anche meno costoso.
Con una DX (la D90) ci feci il matrimonio di mia figlia, eppure avevo anche un signor corredo 6x6 che rimase a casa senza rimpianti.
Oggi, con una FX e 36mpx siamo ancora ben più avanti

QUOTE(mikifano @ Sep 10 2015, 12:18 AM) *
Giovanni, la superiorità della pellicola è molto difficile da dimostrare... sia perché occorrono lenti con i controC. sia perché di fatto questa superiorità è teorica perché ad oggi chi stampa (a regola d'arte) con l'ingranditore lo fa in bianco nero... sia perché processare una pellicola in uno scanner che digitalizza quel che vede è un bel controsenso!
aggiungiamo pure che ad oggi siamo abituati alla PP e ben pochi apprezzerebbero una foto, per quanto ben nitida, "al naturale"

detto questo ho usato anche io la Ilford che dici e anche delle ortocromatiche da 25ASA...... sia in formato 120 che 135 e dico chiaramente che non ho più voglia di perdere tempo in quel modo, seppure già lo facevo per hobby, visto che il file digitale, se nasce bene, è pronto in un click! Questo è il vero, immenso, innegabile vantaggio del digitale!


Pollice.gif
rolubich
QUOTE(mikifano @ Sep 10 2015, 01:59 PM) *
hai ragione, per averla devi dimmi che scanner wink.gif

un buon scanner piano? ho quello che a suo tempo era il migliore in assoluto, l'Epson V750 pro... ma su stampa, i files erano migliori di quelli della D700 solo se venivano da un BN

un filmscanner?
per quanto buono, massimo equivale a un ingranditore, ma si fa superare da una D800/810 senza grossi problemi

uno scanner a tamburo?
probabilmente è meglio dell'ingranditore o di una D800/810... ma con quel che costano... ci compro D810 e la sacra triade e qualche fisso.... e mi avanzano pure i soldi per una bella vacanza....


Non ho praticamente mai usato pellicola e nemmeno scanners, e quindi non ti so rispondere. smile.gif
Le mie erano solo considerazioni teoriche senza tenere in conto aspetti di praticità ed economicità, cose che fanno pendere l'ago della bilancia verso il digitale.
mk1
Beh....credo basti chiederlo ad Elio......
EEEELIOOOO!!!!!
giovanni949
QUOTE(mk1 @ Sep 10 2015, 08:53 PM) *
Beh....credo basti chiederlo ad Elio......
EEEELIOOOO!!!!!

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