premesso che non pubblico per farmi lodare, anche se un complimento non dispiace, bensì per avere una opinione e come tale la prendo purché, come è successo una sola volta, non sia una mera provocazione....
premesso che sono entrato nella fotografia, anni fa, dalla porta di servizio, ovvero la grafica e non considero la fotografia uno sfizio, un passatempo, un esercizio di stile..... ma un modo per comunicare quel che vedo o provo...
premesso che ho letto e guardato tanto, di tutto, eccetto i romanzi, e poi ho sempre fatto di testa mia...
premesso che per me la composizione di una foto è né più né meno della sintassi e della grammatica in ambito letterario... e che chi compone male è come uno che salta l'acca o mette l'accento dove non va o sbaglia il congiuntivo.... e le licenze poetiche non sono certo errori di ortografia, ma delle "licenze" ai fini dell'opera....
premesso che le cose semplici sono, teoricamente, le più semplici da capire...
...vengo al dunque: la foto
nei miei anni di foto, di forum, di commenti ricevuti, fatti e soprattutto letti, ho imparato a valutarne alcuni aspetti
- ci sono persone? se sì, entrano o escono dalla scena? si allontanano o si avvicinano? compiono una azione? che stato d'animo o espressione hanno?
- ci sono delle linee nella scena? se sì, portano fuori o verso il centro? o sono trasversali?
- ci sono più piani di scena? se sì, cosa succede o cosa c'è in ciascuno di questi?
di qui inzio l'analisi della mia foto, che altro non è che la traduzione in lettere di quel che pensavo mentre guardavo la scena e pensavo come scattare.
a] ci sono due ragazzi (tre) che entrano nella scena.
b] poco avanti loro c'è "saluti da Rimini", che oltre a dare il titolo alla foto, sono il saluto a chi entra e il motivo per cui sono stato lì ad aspettare che qualcuno si becchi il saluto.
c] questi ragazzi, almeno in foto, hanno un percorso obbligato. la linea dello scalino tra marciapiede e strada asfaltata enfatizza questo vincolo nel percorso.
d] destinazione del percorso, nella scena, è l'Arco di Augusto, che la storia insegna essere l'ingresso della città, oltreché simbolo di trionfo.
e] ad "aspettarli" c'è la folla, che voltando le spalle all'osservatore fa capire che sta guardando una qualche attrazione, sconosciuta all'osservatore perché coperta dal muro destro dell'arco.
i piani mi pare evidente siano almeno due: quello dei ragazzi e quello dell'arco con folla, il primo è percorso dai ragazzi, il seconda ospita l'arco, la folla e ciò che l'attrae.
volendo c'è un terzo e quarto piano: il palazzone che si vede dall'apertura dell'arco e il cielo sopra il muro dietro il manifesto, entrambi assolutamente statici.
pensavo fosse una foto semplice da capire, invece ho ecceduto....
certo.....
...capisco che il mio carattere duro come uno di quei massi di pietra che formano l'arco.... e allegro come il cielo sullo sfondo mi rendano ben poco simpatico agli utenti del forum... ma se si fanno i rebus, penso capire questa foto sia ugualmente possibile.....
certo....
....le mie foto non sono "strepitose" ne hanno percorsi psicosociali personali da esternare, ma hanno la sola pretesa di raccontare con una sola immagine (se pensate che i video lo fanno con 24/30 immagini al secondo, capirete che la sintesi di una foto è un "distillato" della realtà.....
certo....
....non ho il "buon gusto" di catturare immagini di fanciulli che nella loro innocenza assumono connotazioni pedopornografiche... che però piacciono tanto e anche quella immagine è "strepitosa", così leggo...
comunque Ricpic ti ringrazio perché sei stato l'unico che ha voluto analizzare e commentare e poi replicare!
questo lungo commento a mo' di lezioncina non è personale.. ma magari serve a qualcuno per capire quel che vede e quel che fotografa...