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willy3300
salve ragazzi,sono alla ricerca di un fisso da utilizzare in ritratti esterni,posseggo già il 35mm e stavo cercando qualcosa di piu' lungo e qui cominciano i dubbi:il 50mm ho paura che sia troppo "simile" al 35mm e l'85 troppo lungo per il formato DX
al che mi è venuta in mente l'esistenza del 60mm micro,solo che non avendo mai usato questo genere di ottiche non so se vi sono particolari limiti (tipo le distanze di messa a fuoco) che lo renderebbero inutilizzabile per tale scopo,voi che mi consigliereste?
mperdomi
Uso con soddisfazione un Micro Nikkor 105 anzianotto, senza VR. La messa a fuoco (manuale) per questa ottica spazia dall' infinito fino ad un rapporto di 2:1 (0,47m).
La resa è ottima, per la focale dipende dal tuo modo di fotografare. A me non piacciono molto quelli eseguiti con ottiche corte di focale.
Se sei fortunato e avveduto puoi acquistarlo con una spesa contenuta.
Banci90
QUOTE(willy3300 @ Nov 6 2015, 04:39 PM) *
salve ragazzi,sono alla ricerca di un fisso da utilizzare in ritratti esterni,posseggo già il 35mm e stavo cercando qualcosa di piu' lungo e qui cominciano i dubbi:il 50mm ho paura che sia troppo "simile" al 35mm e l'85 troppo lungo per il formato DX
al che mi è venuta in mente l'esistenza del 60mm micro,solo che non avendo mai usato questo genere di ottiche non so se vi sono particolari limiti (tipo le distanze di messa a fuoco) che lo renderebbero inutilizzabile per tale scopo,voi che mi consigliereste?

Io per ritratti ho usato molto spesso un 105mm Vr Micro e mi sono trovato benissimo.
Chi dice che non sono adatti evidentemente parla per sentito dire.
Il 60mm Micro va altrettanto bene.
willy3300
del 105 ne sento sempre parlare bene ,il fatto è che ho la tendenza a fare ritratti ambientati,quindi le focali lunghe mi fanno un po "paura"
RPolini
QUOTE(willy3300 @ Nov 6 2015, 04:39 PM) *
... non avendo mai usato questo genere di ottiche non so se vi sono particolari limiti (tipo le distanze di messa a fuoco) che lo renderebbero inutilizzabile per tale scopo,voi che mi consigliereste?

Vai tranquillo. Semmai i limiti ce li hanno le ottiche da ritratto "classiche" che non possono permetterti di stringere più di tanto l'inquadratura perché non focheggiano vicino come un'ottica macro. Certo, se vuoi un macro che ti dia un'apertura f/2 e lo sfocato corrispondente, o vai sui Makro-Planar Zeiss (50/2 e 100/2) o ti rivolgi al Tamron SP AF 60/2 Macro:

IPB Immagine
Umbi54
Io uso con soddisfazione il macro 85VR, ottimo sfocato specie a TA, molto plastico.
Umberto
willy3300
per la cronaca,dal mio fornitore il 60 micro viene 600€ nital,chissà magari per natale mi faccio un regalo approfittando del finanziamento a tasso 0...
Banci90
QUOTE(willy3300 @ Nov 9 2015, 12:01 AM) *
per la cronaca,dal mio fornitore il 60 micro viene 600€ nital,chissà magari per natale mi faccio un regalo approfittando del finanziamento a tasso 0...

Se lo cerchi Usato risparmi il 50%
pes084k1
QUOTE(Andrea_Bianchi @ Nov 6 2015, 05:13 PM) *
Io per ritratti ho usato molto spesso un 105mm Vr Micro e mi sono trovato benissimo.
Chi dice che non sono adatti evidentemente parla per sentito dire.
Il 60mm Micro va altrettanto bene.


I micro (quelli 1:1 o quasi, non parlo dei mezzi macro 1:2, che sono ottiche da distanza con buone capacità in close-up) hanno certamente una buona correzione dell'astigmatismo (sfocato) e a breve distanza hanno alta resa nominale, specie se lunghe.
Per contro la loro "immagine" è un po' ruvida (PSF complessa) e arrotondata (spinta alle frequenze medio-basse seguita da una caduta più rapida dei migliori mezzi tele), hanno meno macrocontrasto (minor brillantezza, toni spenti) e tengono anche peggio il flare.
Pur tenendo presente che il "ritratto" è poco impegnativo per l'ottica, queste doti sbilanciano il volto: errori tipici sono l'esaltazione di gross difetti, una imperfetta trasmissione dell'incarnato, una resa tonale discutibile.
Il B+W Soft Pro è molto utile in questi casi e non fa perdere risolvenza. Potete dire quello che vi pare, ma un 60 AFD o AFS non mi piace per un ritratto normale, il 105 VR è un po' rotondo, meglio i lunghi fuochi 200 AFD e 70/180 AFD, ma certe volte i 100-105-135-180 semi-macro o tradizionali sono invincibili anche come resa ottica pura.

A presto telefono.gif

Elio
RPolini
QUOTE(willy3300 @ Nov 9 2015, 12:01 AM) *
per la cronaca,dal mio fornitore il 60 micro viene 600€ nital,chissà magari per natale mi faccio un regalo approfittando del finanziamento a tasso 0...

Il 60/2 Tamron, con uno stop in più di luminosità, costa quasi la metà e va molto bene. Qui trovi un test completo:
http://www.photozone.de/nikon--nikkor-aps-...20nikon?start=2
mikifano
l'unico macro posseduto è il 150/2.8 non stabilizzato di Sigma, avuto in Canon e poi venduto e riacquistato su Nikon.
rispetto a tante ottiche da ritratto ha uno sfocato pazzesco senza "anelli di cipolla", che con sfondi nervozi (vegetazione, ghiaia, fiori, ecc...) evita di vedere quegli orribili patterns simili a pellicce astakan.....
senza dubbio l'anello di cipolla è una caratteristica che può avere un singolo obiettivo, ma nei macro è generalmente molto limitato o assente. Elio potrà spiegare meglio il perché... biggrin.gif
di sicuro, essendo i macro mai troppo spinti come apertura, sono molto corretti dal punto di vista distorsioni e aberrazioni e anche molto nitidi, però te li sconsiglio per riprese a distanze superiori a 2 metri perché perderesti la loro straordinarietà
inoltre... come ben saprai, a meno che tu non voglia enfatizzare la pelle vissuta... o tu faccia ritratti di bimbi e adolescenti... non chiudere il diaframma più di f/4 se no le rughe anche se minime diventano evidenti... e la barba, anche se appena rasata, anche peggio!!
Umbi54
Ciao,
ho trovato un paio di scatti effettuati con il macro in ritratto, più uno fatto apposta per valutare lo sfocato, quest'ultimo è a 800 iso pertanto ha perso un po di definizione.
Umberto
willy3300
oggi ho provato il 50 f/1.8 il 60 micro e l'85 f/1.8 al nikon live di Padova (che ressa!) l'85 lo scarto perchè troppo lungo per i miei gusti,il 60 mi fa strano vedere che posso usarlo a TA "solo" se focheggio a piu' di un metro,ma forse è questione di abitudine visto che difficilmente metto meno di un metro tra me ed il soggetto...
forse quello che mi convince di piu' è il 50,ma poi il 35 dove lo metto...che dubbi! ph34r.gif
robermaga
QUOTE(willy3300 @ Nov 15 2015, 12:06 AM) *
oggi ho provato il 50 f/1.8 il 60 micro e l'85 f/1.8 al nikon live di Padova (che ressa!) l'85 lo scarto perchè troppo lungo per i miei gusti,il 60 mi fa strano vedere che posso usarlo a TA "solo" se focheggio a piu' di un metro,ma forse è questione di abitudine visto che difficilmente metto meno di un metro tra me ed il soggetto...
forse quello che mi convince di piu' è il 50,ma poi il 35 dove lo metto...che dubbi! ph34r.gif

Non capisco quello che dici sul 60. Un macro moderno va "sempre" dall'1:1 o al massimo all'1:2 fino all'infinito e tutti i diaframmi devono funzionare normalmente.
Viste le tue esigenze, direi che è proprio il 60 quello che fa per te e se non pensi di passare in futuro a FX direi proprio il Tamron che costa il giusto, e ottimo e ha l'apertura f2. Altrimenti il Nikkor 2,8 ... e qui non si sbaglia mai.

Roberto
mk1
Anche a mio avviso, avendo già un 35mm, faresti meglio ad orientarti sul 60/2,8G
Oltre ad essere più distanziato dal 35 è un obiettivo che, rispetto al 50/1,8 ti permette di fare delle cose in più e con maggiore qualità.
Il 60 lo puoi usare sempre a TA, anche da vicinissimo.
Soltanto che a distanze molto ravvicinate il rapporto diametro diaframma/lunghezza focale cambia, ecco perchè il numero 2,8 scompare e appare magari 4 o 5,6.
Se tu montassi il 50/1,8 su dei tubi di prolunga per fare riprese ravvicinate o su un moltiplicatore di focale, ti accorgeresti che il valore f non è più quello originale ma che slitterebbe verso valori più chiusi.
E' normalissimo che sia così, si tratta di una legge ottica.
Vai sul 60-G, non te ne pentirai, è un obiettivo davvero valido, soprattutto per un uso generico come il tuo.
Per la macrofotografia seria penso invece che sia più adatto un 60-AFD che grazie alla lente frontale incassata permette di eliminare il paraluce, cosa importante se si considerano i pochi centimetri di distanza di lavoro al rapporto 1:1.
Poi c'è il Tamron che ti hanno consigliato ma che io non conosco.
willy3300
QUOTE(mk1 @ Nov 15 2015, 04:34 PM) *
Anche a mio avviso, avendo già un 35mm, faresti meglio ad orientarti sul 60/2,8G
Oltre ad essere più distanziato dal 35 è un obiettivo che, rispetto al 50/1,8 ti permette di fare delle cose in più e con maggiore qualità.
Il 60 lo puoi usare sempre a TA, anche da vicinissimo.
Soltanto che a distanze molto ravvicinate il rapporto diametro diaframma/lunghezza focale cambia, ecco perchè il numero 2,8 scompare e appare magari 4 o 5,6.
Se tu montassi il 50/1,8 su dei tubi di prolunga per fare riprese ravvicinate o su un moltiplicatore di focale, ti accorgeresti che il valore f non è più quello originale ma che slitterebbe verso valori più chiusi.
E' normalissimo che sia così, si tratta di una legge ottica.
Vai sul 60-G, non te ne pentirai, è un obiettivo davvero valido, soprattutto per un uso generico come il tuo.
Per la macrofotografia seria penso invece che sia più adatto un 60-AFD che grazie alla lente frontale incassata permette di eliminare il paraluce, cosa importante se si considerano i pochi centimetri di distanza di lavoro al rapporto 1:1.
Poi c'è il Tamron che ti hanno consigliato ma che io non conosco.

ciao,grazie per il tuo parere,riguardo il 60mm quello che ho notato,sperando di non essermi sbagliato,è che mettendo a fuoco un soggetto ad un metro o meno,il diaframma si chiude,insomma che sia appunto utilizzabile a f/2.8 solo da un metro (circa)in poi,mi sbaglio?
mk1
QUOTE(willy3300 @ Nov 15 2015, 05:15 PM) *
ciao,grazie per il tuo parere,riguardo il 60mm quello che ho notato,sperando di non essermi sbagliato,è che mettendo a fuoco un soggetto ad un metro o meno,il diaframma si chiude,insomma che sia appunto utilizzabile a f/2.8 solo da un metro (circa)in poi,mi sbaglio?


Nelle riprese ravvicinate hai notato che il diaframma 2,8 non è più disponibile, d'accordo.
Ma in realtà il diaframma è sempre spalancato con lo stesso diametro di quando sei a distanza maggiore, non è che si chiude fisicamente.
Avvicinandosi molto al soggetto entra meno luce nell'obiettivo, vuoi per il tiraggio fisico del barilotto, vuoi perchè cambia la focale o perchè la superficie ripresa è molto piccola.
Tre modi di dire la stessa cosa.....
Il valore f, non indica il diametro del diaframma ma il rapporto tra esso e la focale.
Ecco che nelle riprese molto ravvicinate questo rapporto cambia pur rimanendo il diaframma sempre tutto aperto, il sistema non fa altro che avvertirti del valore corretto di f che stai utilizzando in quel momento.
Non è un difetto degli obiettivi macro, come ti dicevo prima, succederebbe la stessa cosa anche se tu utilizzassi un obiettivo normale, ammesso di riuscire a mettere a fuoco da vicinissimo.
Cerca l'argomento in rete, magari lo trovi spiegato meglio di quanto possa fare io.
mk1
QUOTE(mk1 @ Nov 15 2015, 06:11 PM) *
Il valore f, non indica il diametro del diaframma ma il rapporto tra esso e la focale.


In realtà è l'inverso, e cioè è il rapporto tra focale e diametro diaframma, scusa.
RPolini
QUOTE(mk1 @ Nov 15 2015, 06:11 PM) *
Nelle riprese ravvicinate hai notato che il diaframma 2,8 non è più disponibile, d'accordo.
Ma in realtà il diaframma è sempre spalancato con lo stesso diametro di quando sei a distanza maggiore, non è che si chiude fisicamente.
Avvicinandosi molto al soggetto entra meno luce nell'obiettivo, vuoi per il tiraggio fisico del barilotto, vuoi perchè cambia la focale o perchè la superficie ripresa è molto piccola.
Tre modi di dire la stessa cosa...

Non è la stessa cosa, e nessuno dei fattori indicati causa caduta di luce.
L'apertura effettiva dell'obiettivo cambia perché CAMBIA L'ANGOLO DI CAMPO INQUADRATO all'aumentare del rapporto di ingrandimento. La relazione è la seguente:
Clicca per vedere gli allegati
Alfa è l'angolo di campo inquadrato, x è la dimensione del supporto sensibile (diagonale, lato lungo, ecc.), F è la lunghezza focale, R il rapporto di ingrandimento e P il fattore pupillare.
Pertanto, l'ottica insegna che se aumenti l'ingrandimento ( R), l'angolo di campo inquadrato (a parità di lunghezza focale F) si riduce. Ovvero l'obiettivo raccoglie luce da un cono più stretto e quindi raccoglie meno luce dalla stessa lente frontale. La luminosità dunque cala.
La storia del tiraggio è una leggenda metropolitana. Non c'è caduta di luce se usi i tubi. Per verificarlo, monta lo stesso tubo (ad es. 25 mm) su un 50 mm e su un 300 mm e vedi come cambia l'esposizione letta dall'esposimetro. Cambia in modo molto diverso e maggiore per il 50 (il 50 perde 1 stop, il 300 molto meno ... praticamente nulla). Ma l'aumento del tiraggio è stato lo stesso (= 25 mm). Se la luce perdesse intensità camminando nei tubi, la perdita di luminosità sarebbe la stessa essendo identico l'aumento del tiraggio e dunque l''incremento del percorso dei raggi di luce. Ma non è così ...
Con 25 mm di aumento del tiraggio e focheggiando a infinito (dove R = 0), il 50 arriva a R = 1:2 = 0,5; il 300 mm va a R = 12:1 = 1:0,083).
I moderni macro hanno lenti flottanti. La loro lunghezza focale diminuisce all'aumentare dell'ingrandimento (da infinito a R = 1). Ciò fa diminuire di meno la luminosità effettiva dell'ottica.
L'apertura massima di un 60/2.8 macro simmetrico senza lenti flottanti passerebbe da 2,8 a 5,6 con 2 stop di perdita. Il Micro-Nikkor 60/2.8D passa da 60 mm (a infinito) a 49,4 mm a R = 1 (v. qui); l'apertura passa da 2,8 a 5. Perde dunque meno di 2 stop, e quindi meno luminosità, a causa dell'accorciamento di focale. L'unico macro che non perde luminosità è il 70-180. Ma in macro la sua focale di180 mm si riduce talmente tanto fino a dimezzarsi alla minima distanza di maf. Se la focale diminuisce l'angolo di campo inquadrato aumenta. Ma aumentando R l'angolo di campo inquadrato si stringe ... ecco che in quell'obiettivo le due cose arrivano a compensarsi e raccoglie quindi la stessa luce sempre, all'infinito come a 0,75 X (che è il suo ingrandimento massimo).

Umbi54
Ciao,
ricordo che l'autore del post precedente ha scritto un ottimo, e conciso, trattato sulla macro fotografia dal titolo "Naturalmente vicini" che sarebbe utile leggere.
Umberto
RPolini
Grazie Umbi Pollice.gif
rolubich
QUOTE(RPolini @ Nov 16 2015, 09:09 AM) *
Il Micro-Nikkor 60/2.8D passa da 60 mm (a infinito) a 49,4 mm a R = 1 (v. qui); l'apertura passa da 2,8 a 5. Perde dunque meno di 2 stop, e quindi meno luminosità, a causa dell'accorciamento di focale. L'unico macro che non perde luminosità è il 70-180. Ma in macro la sua focale di180 mm si riduce talmente tanto fino a dimezzarsi alla minima distanza di maf. Se la focale diminuisce l'angolo di campo inquadrato aumenta. Ma aumentando R l'angolo di campo inquadrato si stringe ... ecco che in quell'obiettivo le due cose arrivano a compensarsi e raccoglie quindi la stessa luce sempre, all'infinito come a 0,75 X (che è il suo ingrandimento massimo).


Ciao Riccardo, per calcolare la focale effettiva Feff dato il rapporto di riproduzione R e la distanza D dell'oggetto ho trovato questa formula:

Feff = D / (R + 1/R +2)

L'ho trovata in una discussione sull'accorciamento della focale nel nuovo 70-200mm f/2.8 che aveva sollevato molte perplessità in rete.

Applicandola al 60mm f/2.8 D alla minima distanza (R=1) si avrebbe:

Feff = 219mm / (1 + 1 + 2) = 54.75mm

che differisce dallo schema di Toscani che indica Feff = 49.4mm.

E' sbagliata la formula oppure è approssimata in quanto non compare il fattore pupillare che, in regime macro, ha sempre la sua influenza.
Oppure è la presenza di lenti flottanti che rende la formula non applicabile?
Grazie.
RPolini
QUOTE(rolubich @ Nov 16 2015, 10:31 AM) *
Ciao Riccardo, per calcolare la focale effettiva Feff dato il rapporto di riproduzione R e la distanza D dell'oggetto ho trovato questa formula:
Feff = D / (R + 1/R +2)
L'ho trovata in una discussione sull'accorciamento della focale nel nuovo 70-200mm f/2.8

Carissimo,
ti copio-incollo quanto ho scritto nel mio "Naturalmente vicini" citato in precedenza da Umberto:

Clicca per vedere gli allegati

Nel caso del 60 macro che tu giustamente citi, la differenza tra 55 e 49 mm è di 6 mm su 49, ovvero l'errore che si commette è del 12 %. E' tanto? E' poco? La formula approssimata che trascura la distanza internodale (InD) e dunque considera l'obiettivo come se fosse una lente sottile prevede che la lunghezza focale si accorcia (ma, dicevamo, con un errore di poco più del 10 %).
Nel caso di uno zoom (ad es. il 70-200/2.8 VR II notoriamente affetto da focus breathing) l'errore potrebbe essere anche maggiore, da momento che non esiste una lente sottile di lunghezza focale variabile!
A presto,

R.

P.S.: quando dico che InD non è calcolabile, mi riferisco ovviamente al "fotografo", non al progettista che conosce perfettamente le caratteristiche del suo schema ottico wink.gif
rolubich
QUOTE(RPolini @ Nov 16 2015, 01:48 PM) *
Carissimo,
ti copio-incollo quanto ho scritto nel mio "Naturalmente vicini" citato in precedenza da Umberto:

Clicca per vedere gli allegati

Nel caso del 60 macro che tu giustamente citi, la differenza tra 55 e 49 mm è di 6 mm su 49, ovvero l'errore che si commette è del 12 %. E' tanto? E' poco? La formula approssimata che trascura la distanza internodale (InD) e dunque considera l'obiettivo come se fosse una lente sottile prevede che la lunghezza focale si accorcia (ma, dicevamo, con un errore di poco più del 10 %).
Nel caso di uno zoom (ad es. il 70-200/2.8 VR II notoriamente affetto da focus breathing) l'errore potrebbe essere anche maggiore, da momento che non esiste una lente sottile di lunghezza focale variabile!
A presto,

R.

P.S.: quando dico che InD non è calcolabile, mi riferisco ovviamente al "fotografo", non al progettista che conosce perfettamente le caratteristiche del suo schema ottico wink.gif


E sì che ho studiato le tue dispense, ho trascurato però le note biggrin.gif
Grazie

RPolini
laugh.gif
willy3300
ammetto di essermi un po' perso nelle ultime spiegazioni,ma grazie ad esse e altre trovate in nikon school,ho capito il concetto laugh.gif
ora devo "solo" decidermi se prendere il nikon od il tamron che dalla sua avrebbe l'apertura f/2 ed il prezzo...
davide100
ciao, ho appena preso il tokina macro 100mm 2.8
non so ancora darti un giudizio preciso, lo devo provare con calma, ma mi sembra una gran bella lente.
se avro' modo di farequalche ritratto al volo ti postero' i risultati...
FEDE_PHOTO12
Anche a me per questo scopo è stato consigliato il 60 mm f2 macro per dx di terze parti
giuliasacchet
Io ho il 60mm f/2 Tamron e lo uso con soddisfazione anche per ritratti.
FEDE_PHOTO12
QUINDI LEI GIULIA SI TROVA BENE CON QUESTA OTTICA ANCHE PER I RITRATTI?
pes084k1
QUOTE(mikifano @ Nov 9 2015, 08:33 AM) *
l'unico macro posseduto è il 150/2.8 non stabilizzato di Sigma, avuto in Canon e poi venduto e riacquistato su Nikon.
rispetto a tante ottiche da ritratto ha uno sfocato pazzesco senza "anelli di cipolla", che con sfondi nervozi (vegetazione, ghiaia, fiori, ecc...) evita di vedere quegli orribili patterns simili a pellicce astakan.....
senza dubbio l'anello di cipolla è una caratteristica che può avere un singolo obiettivo, ma nei macro è generalmente molto limitato o assente. Elio potrà spiegare meglio il perché... biggrin.gif
di sicuro, essendo i macro mai troppo spinti come apertura, sono molto corretti dal punto di vista distorsioni e aberrazioni e anche molto nitidi, però te li sconsiglio per riprese a distanze superiori a 2 metri perché perderesti la loro straordinarietà
inoltre... come ben saprai, a meno che tu non voglia enfatizzare la pelle vissuta... o tu faccia ritratti di bimbi e adolescenti... non chiudere il diaframma più di f/4 se no le rughe anche se minime diventano evidenti... e la barba, anche se appena rasata, anche peggio!!


L'anello di cipolla dipende o dall'uso di elementi asferici (in almeno una delle direzioni dello sfocato, di solito davanti) o da uno "sdoppiamento di linee" nello sfocato, tipico degli ultraluminosi. In pratica alcune zone periferiche dell'apertura riportano parti del soggetto a fuoco. Gli schemi simmetrici con elementi sferici, li evitano al meglio da circa 1 stop sotto la TA (ZF 85/1.4, ZF 50/1.4, ZF 28/2, 50/1.4 e 1.8 AIS e AFD, 55 2.8 AIS, 105/2.5 AIS, Elmarit M e R 90/2.8, Summicron R 90/2, Heliar 75/1.8, Apo Lanthar 90/3.5).

A presto telefono.gif

Elio
niklaudio77
La storia del tiraggio è una leggenda metropolitana....
Non credo,
Confrontare un 50 con un 300 è forviante....
Ciò che scrivo si può facilmente verificare con un soffietto,
Ciao
RPolini
QUOTE(niklaudio77 @ Nov 30 2015, 10:41 PM) *
La storia del tiraggio è una leggenda metropolitana....
Non credo,
Confrontare un 50 con un 300 è forviante....
Ciò che scrivo si può facilmente verificare con un soffietto,
Ciao

Temo di essere stato poco chiaro.
L'allungamento del tiraggio causa sicuramente una perdita di luminosità.
Questa perdita di luminosità è dovuta al fatto che l'angolo di campo inquadrato diminuisce all'aumentare dell'ingrandimento e l'ingrandimento ovviamente aumenta all'aumentare dell'estensione del soffietto (= aumento del tiraggio). Un 50/2.8 mm che lavora a 1:1 ha lo stesso angolo di campo inquadrato di un 100 mm focheggiato all'infinito. Ma un 100 mm per essere f/2.8 ha una lente frontale di diametro doppio rispetto a un 50/2.8. Questo fa sì che il 50 a 1:1 raccolga meno luce dalla sua lente frontale. Quindi, l'apertura effettiva raddoppia, ad es. da 2.8 a 5.6. Per maggiore chiarezza allego uno stralcio dalle dispense del mio corso di Fotografia naturalistica che tengo all'Università di Roma Tor Vergata (maggiori informazioni qui: http://didattica.uniroma2.it/informazioni/...a-Naturalistica].
Un'ultima considerazione. Le leggi dell'ottica valgono per qualsiasi focale. Pertanto, è del tutto lecito confrontare un 50 e un 300 mm.

Clicca per vedere gli allegati
niklaudio77
Grazie per il chiarimento.
Ciao
giuliasacchet
QUOTE(FEDEFRANCIA2003 @ Nov 30 2015, 08:25 PM) *
QUINDI LEI GIULIA SI TROVA BENE CON QUESTA OTTICA ANCHE PER I RITRATTI?

Sì ho fatto alcuni ritratti e mi ci trovo bene.
giuliasacchet
QUOTE(giuliasacchet @ Dec 2 2015, 08:17 AM) *
Sì ho fatto alcuni ritratti e mi ci trovo bene.


Volevo precisare che il Tamron 60mm lo utilizzo molto anche come macro, per lo still life e la food photography. Se fossi stata interessata solo a un'ottica per ritratti avrei scelto un altro obiettivo.

Lascio due foto di particolari scattati col Tamron.

IPB ImmagineBaby N. by Giulia Sacchet, su Flickr

IPB ImmagineN. 5 months old by Giulia Sacchet, su Flickr
FEDE_PHOTO12
grazie Giulia anche io lo vorrei usare anche per macro e still life o food fotography. mi scuso anche qui per aver scritto in maiuscolo
giuliasacchet
QUOTE(FEDEFRANCIA2003 @ Dec 2 2015, 01:51 PM) *
grazie Giulia anche io lo vorrei usare anche per macro e still life o food fotography. mi scuso anche qui per aver scritto in maiuscolo

Allora consiglio questo obiettivo, penso che il rapporto qualità/prezzo di quest'ottica sia ottimo!
FEDE_PHOTO12
si confermo e poi da quel che ho capito ha 5 anni di garanzia
pes084k1
QUOTE(giuliasacchet @ Dec 2 2015, 08:28 AM) *
Volevo precisare che il Tamron 60mm lo utilizzo molto anche come macro, per lo still life e la food photography. Se fossi stata interessata solo a un'ottica per ritratti avrei scelto un altro obiettivo.

Lascio due foto di particolari scattati col Tamron.

https://flic.kr/p/BrtWPCBaby N. by Giulia Sacchet, su Flickr

https://flic.kr/p/Bpn9fHN. 5 months old by Giulia Sacchet, su Flickr


Una cosa sulle foto: la scala tonale in B/N è tropppo compressa e da una sensazione di velatura. Dovresti giocare su gamma (livelli) e curve per renderla più completa (neri+neri, bianchi+bianchi, mezzitoni più contrastati).

A presto telefono.gif

Elio
giuliasacchet
QUOTE(pes084k1 @ Dec 2 2015, 05:30 PM) *
Una cosa sulle foto: la scala tonale in B/N è tropppo compressa e da una sensazione di velatura. Dovresti giocare su gamma (livelli) e curve per renderla più completa (neri+neri, bianchi+bianchi, mezzitoni più contrastati).

A presto telefono.gif

Elio

Grazie mille del consiglio! smile.gif
Giulia
FEDE_PHOTO12
ho preso il 60 macro terze parti e una buona ottica e poi dai primi di dicembre offre 10 anni di garanzia il produttore
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