QUOTE(RPolini @ Jan 28 2016, 09:53 PM)

La risposta di un obiettivo non può essere univocamente identificata da un numero. Chiamalo SQF, o P-Mpix o linee/mm. Altrimenti non avrebbe senso misurare (come fanno alla Zeiss) curve MTF a diverse frequenze spaziali. Ergo, non basta un semplice numero se ci vogliono più curve (che sono insiemi di dati) per tentare di descrivere in laboratorio il comportamento di un vetro.
e su questo siamo perfettamente d'accordo !! non ho mai sostenuto il contrario, anzi, personalmente mi spingo anche oltre, a dire che non bastano buoni MTF a fare un buon obbiettivo, o a illustrare a pieno il "carattere" di una lente, soprattutto nelle zone fuori fuoco.
QUOTE(RPolini @ Jan 28 2016, 09:53 PM)

La mia esperienza è che una fotocamera come la D100 riusciva a evidenziare differenza di qualità tra un 60 micro e un AF 35-70/3,3-4,5. Del resto, se un obiettivo ha una MTF più alta di un altro anche a solo 20 lp/mm, la differenza si percepirà in foto anche se il limite di risoluzione del sensore non è stato raggiunto.
sulla parte grassettata siamo perfettamente d'accordo...... ma toglierei
"anche" sostituendolo con un
"se"se un sensore risolve (tanto per scrivere numeri a capzo) 100 linee, mentre l'obbiettivo A ne risolve 60 e l'obbiettivo B ne risolve 80, e' effettivamente possibile che un occhio allenato possa rilevare una differenza tra le due lenti.
QUOTE(RPolini @ Jan 28 2016, 09:53 PM)

Quindi non avrei alcuna remora a montare il mio 100/2 Zeiss Makro-Planar su una D100, consapevole che avrà una resa diversa da ( = migliore di) quella di un 18-200 VR sulla stessa fotocamera.
no, non se il 18-200VR satura gia' il limite di risoluzione del sensore della macchina..... almeno se parliamo della sola capacita' di risolvere. Poi e' ovvio che su altri cento aspetti (planarieta' di campo, vignettatura, distorsione, aberrazione cromatica e via discorrendo...) lo Zeiss sara' certamente "migliore" del povero 18-200
P.S. Riccardo, ma non stiamo dicendo piu' o meno le stesse cose ?