QUOTE(sarogriso @ Jan 24 2016, 11:47 PM)

per il difetto riscontrato perdonami ma ho dei dubbi riguardo alla procedura, colpa della mia poca simpatia alla focus chart e a tutti i soggetti troppo inclinati usati per verificare la bontà del sistema autofocus, preferisco usare sempre dei soggetti paralleli al sensore e di facile lettura....
concordo, anche io con la focus chart spesso ho risultati inconcludenti....
Scegli un bel muro grosso, con l'intonaco rugoso, poniti ad una distanza di lavoro pari a quella alla quale utilizzi piu' frequentemente l'ottica (precisazione troppo spesso sottovalutata da molti che dimenticano di alcuni limiti degli attuali autofocus...), metti la macchina su un cavalletto stabile, col piano del sensore esattamente parallelo al muro, imposta iso al minimo, tempi brevi e diaframma tutto aperto (o a quello tra i diaframmi piu' aperti, che corrisponde alla tua abituale impostazione di uso... cosa anche questa di sovente dimenticata da molti che non si ricordano del focus shift.... ), collega lo scatto remoto, e aspetta che la luce sia quella giusta.
Scatta una serie di foto identiche, senza muovere minimamente la macchina, partendo da una impostazione della taratura -10 fino ad una impostazione +10 a passi di 2, avendo cura di riportare indietro ogni volta la ghiera della messa a fuoco, prima di far partire l'autofocus, e verifica se cosi' facendo l'andamento del fuoco e' costante nella direzione di spostamento o se presenta salti. Per fare bene le cose ed escludere i problemi saltuari di indeterminazione del focus, che possono falsare l'analisi, per ogni posizione della taratura dovresti scattare almeno tre o cinque foto identiche, riportando indietro la ghiera di messa a fuoco ogni volta prima di scattare, verificando che effettivamente (cosa molto rara, te lo anticipo...) il piano di messa a fuoco scelto dalla macchina sia sempre lo stesso in tutte le foto, oppure eliminando le foto "statisticamente scorrette" e scegliendo solo una di quelle piu' uguali tra di loro......
P.S. ti faccio presente che alcune delle mie ottiche richiedono una taratura lievemente diversa se, a parita' di distanza del soggetto, faccio partire la messa a fuoco dalla distanza minima, oppure se la faccio partire dall'infinito.... il che e' un'altra variabile di cui tener presente, che si aggiunge ai problemi di una corretta taratura, e che probabilmente e' collegata col peso e con l'inerzia delle lenti da muovere, nonche' con la velocita' di risposta dell'anello di feedback del complesso ottica/macchina e con la potenza fornita dal motore dell'AF. Ultima cosa, a volte, in presenza di grosse differenze nella temperatura (esempio, taratura effettuata ad agosto con tempo secco e 30 gradi e successiva verifica effettuata a Gennaio con la pioggia e 2 gradi....) puo' essere necessario effettuare piccole correzioni della taratura impostata....
Insomma, non e' proprio immediato effettuare la corretta taratura di un'ottica