Ancora due close up di crochi fatti con il Distagon 25 2.8. Uno a f/22 e uno a f/5. Sono sorpreso dalla tenuta alla diffrazione di questo obiettivo ai diaframmi più chiusi, certo il flash aiuta. Io preferisco la foto a f/22, rende meglio la visione del mondo a livello del terreno. Da notare lo spappolamento degli angoli bassi, in particolare a f/5, causata dalla curvatura di campo a distanza ravvicinata. A me non dà alcun fastidio, anzi. Metto anche uno scatto più antico di Hepatica nobilis, croppato in basso perché c'era un po' troppo primissimo piano sfocato, non ero riuscito ad inclinare adeguatamente verso l'alto l'obiettivo sul bean bag, ammucchiando la pula di grano saraceno davanti. Scattare a terra su un bean bag (molto sgonfio) con un obiettivo MF è un'impresa faticosa.

Intanto sto sognando che l'eventuale nuovo fisheye Nikon di cui si parla abbia un RR intorno a 1:2 o addirittura maggiore...


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Nel crocus le alte luci sono pelate. Puoi correggere facilmente in post-produzione.

Ciao epipactis. Non mi pare che ci siano molte pelature, se con il termine indichi alte luci bruciate. L'unico punto con valore 255 è nella seconda foto, sul vertice del secondo petalo (o tepalo) da sinistra (il primo di quelli posteriori). E' un punto piuttosto piccolo e del resto è in una parte sfocata, dunque non si perde nulla. Per il resto in entrambe le foto i valori massimi rimangono sotto (quasi sempre ben sotto) 250. In ogni caso ho versioni della foto con esposizioni ancora più "in regola".

Concordo. In ogni caso lo ZF 25/2.8 è uno degli obiettivi più nitidi e usati, anche in campo machine vision e IR (nella versione apposita), nonostante la curvatura di campo da vicino (entro i 2-3 m). Usarlo in close up è però una mossa "estrema", facciamogli fare paesaggi e immagini simili. A proposito, avete visto trasmissione colori, macrocontrasto e scala tonale?

A presto

Elio

Io l'ho preso soprattutto per close up di fiori in montagna, ma certo voglio usarlo anche per paesaggi, ho avuto tempo di fargliene fare solo uno (una nevicata alla mia pozza) prima di cadere giù per una ripa a novembre lesionandomi i legamenti. Da allora, mentre il ginocchio va ormai piuttosto bene, la caviglia non è ancora a posto, anche se al netto delle oscillazioni c'è un lento miglioramento, almeno credo, non vorrei fosse wishful thinking. Quando credo di potermi permettere una camminata un po' impegnativa, da laggiù mi arriva l'avviso di andarci cauto.

La prima ripresa è molto bella e ben esposta,
la seconda leggermente sovraesposta con i bianchi al limite,
la terza mi piace ma lo sfondo non è dei migliori,
naturalmente fotografando a terra un po si può fare ma a volte bisogna prendere quello che viene.