e la fotocamera?
https://it.businessinsider.com/lo-smartphon...-piu-lo-stesso/
Giampaolo

Anche noi spariremo

pazzesco...stanotte non riusciro' a dormire..

Non é pazzesco, forse banale, ma semplicemente è l'attuale ritmo delle cose. A me il sonno lo tolgono altri pensieri, però in tutto ciò mi vengono in mente i fiumi di parole spese per tentare di spiegare chi ce l'ha più lungo: leggi futuro dell'attrezzatura: reflex o mirrorless, e tanti altri confronti, che alla fine rappresentano solo aria fritta, se tutto ciò é destinato a evaporare nel giro di un battito d'ali.
E nel contempo mi rendo pure conto, nonostante tutto questo progresso, dell'evanescenza delle memorie cui da bravi fotografi affidiamo i nostri ricordi, che ci impongono backup ed altre diavolerie per tentare di salvarli nel tempo, quando invece per vedere la foto del nonno di 100 anni fa basta sfogliare l'album di famiglia, se non addirittura, avendo conservato il negativo, farne delle splendide copie col minimo impegno.

Giampaolo

l'evanescenza delle foto non è solo digitale, ma anche analogica, specie le pellicole e le carte di cent'anni fa non era durevoli nel tempo e se non si conservavano con tutti crismi, tra cui l'umidità dell'aria,
si sbiadivano o saltavano pezzi di emulsione, per far fronte a questo deterioramento, si effettuava il viraggio il più conosciuto quello seppia che da quella colorazione marroncino, non per creatività, ma per conservarla nel tempo più allungo,
per non parlare delle foto a colori fatte negli anni settanta allora bei colori, oggi solo colori sballati e per ridare splendore a queste foto bisogna, mettere mano a fotosciop!
ironicamente sono rimaste nel tempo più delle foto i...grafiti rupestri, ma anche queste "foto rupestri" sono soggette a evanescenza...basta un terremoto e...spariscono anche loro

Antonio

Le foto dei nostri padri e dei nostri nonni ci arrivano spesso molto deteriorate. Diapositive con dominanti assurde, stampe ingiallite e macchiate, con i colori falsati e con gli angoli arricciati o mancanti.

Le nostre foto invece nella grande maggioranza dei casi non arriveranno affatto ai nostri discendenti perche solo i fotoamatori evoluti fanno un backup periodico e meticoloso delle proprie foto su supporti esterni.

In definitiva prima si facevano poche foto, che però avevano una probabilità di sopravvivenza piuttosto alta, oggi invece si fanno moltissime foto che hanno una probabilità di sopravvivenza molto bassa.

e quanti discendenti dei fotoamatori evoluti continueranno a fare un meticoloso salvataggio dei vecchi file????

ma...mentre scrivo mi viene un pensiero contradittorio per la conservazione dei file ci sono e ci saranno i cloud, la nostra futura memoria .)

Antonio

Probabilmente pochi... purtroppo i nostri file sono destinati a andare perduti in tempi piuttosto brevi :(

Bisognerebbe stampare il più possibile in modo da aumentare le possibilità di sopravvivenza delle immagini

Posso concordare con quanto dici, ma comunque resta il fatto che stiamo confrontando due "epoche" della storia della fotografia, quella iniziale (o quasi) e l'odierna, in cui si dovrebbe supporre il conseguimento di una certa maturità, considerati i miglioramenti e progressi che ci sono stati, almeno per quanto riguarda la conservazione del prodotto finale, ed invece....
Giampaolo

Ma tu credi che i fotografi di 50/60 anni fa costi permettendo avrebbero affittato interi condomini per conservare montagne di inutili stampe come noi stiamo prendendo d'assalto i vari cloud per conservare una valanga di Tb di altrettanta inutilità?

Perché ora che esiste lo scatto che non costa niente e le reflex ciondolano dai colli di chiunque è questo che succede, conserveremo "un mega bolo" di roba che mai nessuno guarderà.

Sarà, il touch screen doveva distruggere le periferiche di imput, la gente continua a preferire tastiere fisiche, mouse e la moda apple del momento è la penna (roba che altre aziende come wacom, asus, microsoft, samsung e tanti altri adottano da anni, ma facciamo finta che sia una novità come del resto facciamo finta che Jobs abbia inventato il computer così come dissero i tg il giorno della sua morte). Gli smartphone cambieranno molto ma non si passerà mai completamente a sistemi che non prevedono l'interazione fisica. Ieri (non oggi) potevamo costruire un auto che si guida con joystick però nessuno l'ha mai fatta perché... perché non restituirebbe alcun feedback a chi guida e l'esperienza di guida sarebbe orribile, in compenso hanno fatto pochi anni fa ed è ancora in vendita un auto senza servosterzo che al posto di essere un flop commerciale ha una lista di attesa lunghissima, questo cosa significa? Significa che il tempo passa, ma gli esseri umani continuano ad essere animali e vogliono sensazioni autentiche.

Cmq l'evoluzione degli smartphone è già iniziata nel 2015 con la presentazione del Lumia 950 e 950XL, i primi smartphone con continuum, una tecnologia che nei prossimi anni ucciderà la fascia bassa dei computer, ma ovviamente la gente ha i paraocchi, l'innovazione (ancora una volta) non arriva da Apple e finché apple non la copierà non diventerà "cool".

L'articolo parla del nuovo galaxy, avete provato l'S7 edge? Io si, non riuscivo a fare nulla poi ho capito che tenendolo in mano toccavo lo schermo che va anche sul lato e ciò inibiva gli altri comandi che davo... che comodo, corro a comprarne una dozzina. Come fai a tenerlo in mano senza premere il monitor? Innovazione inutile, è QUASI inutile come le tv curve, quelle mi fanno ridere tantissimo, decenni di ricerca per fare le tv piatte e adesso... tv curve, si nel senso opposto a prima ma sempre curve... EVOLUZIONE a manetta!

Quando si progetta qualcosa che deve essere innovativo bisogna chidersi sempre "a cosa serve realmente?" e se la risposta è "a guadagnare denaro" quel progetto è pura spazzatura. Un uomo che ha davvero innovato diceva "se un affare fa guadagnare solo del denaro, non è un affare!" e lui ha costruito un impero dal nulla, quindi al contrario di molti manager di oggi sapeva cosa stava dicendo!

Beh, prima di tutto i volumi di produzione di foto di ieri sono diversi dagli odierni. In secondo luogo anche nell'analogico non c'è bisogno di farsi un archivio di stampe, semmai c'è la necessità di conservare il negativo in modo da poterlo usare anche dopo anni e mi sembra che ciò con qualche attenzione sia molto più facile, sicuro e pratico. Personalmente ne ho -che faccio tranquillamente stampare ancora oggi (la mia attrezzatura purtroppo l'ho liquidata)- degli anni 60 e non li ho certamente conservati in chissà quale scrigno se non in semplici porta-negativo riposti in una qualsiasi scatola chiusa con dei sacchetti di silica-gel da cambiare ogni tanto, più che altro per scrupolo. Chiaramente sono negativi che mi sono sviluppato io con la dovuta cura, fissati a dovere e lavati con scrupolo.
Però sono ancora là a fare il loro lavoro se occorre. Per i miei file digitali, tra circa 60 anni, perché questo è il tempo che ci vorrà per fare un giusto confronto, non certamente io ma mio nipote, sempre ammesso che riesca ancora a leggerli -anche se integri- vedrà lui cosa troverà. E nel frattempo per conservarli tante belle attenzioni sperando di non premere mai il tasto sbagliato che cancella tutto.
Giampaolo

In futuro ci saranno programmi che sceglieranno per noi quali fotografie mostrarci, scattate automaticamente da fotocamere indossate, archiviate in eptabite di cloud.. ci saranno centinaia di migliaia di miliardi di immagini e video, l'unico problema sarà che a forza di voler condividere ossessivamente ogni attimo della nostra vita (vedi il filone dei selfie con il cappuccino al bar, o davanti a una bistecca...), tutti condivideremo tutto ma nessuno guarderà quello che condivideremo...

Per me il futuro sarà così: condivisione ossessivo-compulsiva della nostra vita, ma senza nessun fine nè utilità.

c'è già stato un tentativo di far sparire gli smartphone, ma il progetto è stato chiuso, praticamente sto parlando dei Google glass, forse non avuto successo forse (mia opinione) che non tutti hanno voglia di portare gli occhiali, ma per me che porto gli occhiali lo trovavo pratico, magari in futuro lo ripescano.

Antonio

I fax non sono scomparsi, li hanno ancora le compagnie telefoniche come unico mezzo (insieme alla raccomandata A.R.) per disdire un contratto in compenso stanno scomparendo dagli uffici incrementando così gli affari dei tabaccai