QUOTE(Andrea_Bianchi @ Jun 25 2017, 04:01 AM)

Personalmente trovo che il 24 D sia uno dei peggiori fissi presenti sull'attuale listino Nikon mentre il G, al contrario, é tra i migliori e se si valuta il rapporto qualità prezzo é sicuramente preferibile all'1.4
7% di distorsione squalificano un medio grandangolare, pure piuttosto costoso, ab initio. Va bene per un kit zoom o per un superwide a costo molto basso (ma altrove molto buono e migliore degli "originali"), ma alcuni impieghi sono preclusi. La resa ottica del nuovo 24/1.8 o del migliore 1.4 è solo normale e sul livello degli altri. Il vecchio 24/2.8 ha una certa CA primaria che si corregge a zero e per esperienza, anche con Zeiss, con un 24-25 devi chiudere molto per mettere a fuoco. A f/5.6-11, dove AFD e AIS (non AI!!!) sono puliti, visto che ho visto/fatto molti test e un AFD ce l'ho a casa, non puoi aspettarti vantaggi, già il 24/1.4 di poco le prendeva e la distorsione fa pagare un prezzo pesante alla risoluzione pratica al bordo.
A TA preferisco il 24/1.4, ma allora vado sul Sigma Art o sui complessivamente migliori ZF 25 ed anche 28. Tra l'altro, lo ZM 25 non lo cambi di sicuro con ognuno di questi, pur con le sue esigenze particolari.
A scanso di equivoci, si comprava Nikon per i corpi e per i
18/3.5,
20/2.8,
24/2.8,
35/1.4 (fino al Canon...),
55/2.8,
105/2.5,
135/2.8 e 3.5 e
180/2.8, oltre a qualche supertele, poi battuto in efficienza; se non in efficacia, da Canon. Il mantra Nikon era: risoluzione sul piano focale, macrocontrasto e distorsione. Il resto era quasi ciofeca, almeno fino all'85/1.4 AFD e pochi altri. Passi per le focali centrali e medio-lunghe, prodotti industriali standard rimasti sostanzialmente al top per ragioni fisiche, ma i grandangolari sono stati i cavalli di battaglia veri, contrastabili (ma con minor efficienza) solo da Zeiss, UNO Zuiko scarso di macrocontrasto e da Minolta/Leica proprio sul 25. Dire che il 24/2.8 AIS/AFD è scarso, anche rispetto ai nuovi, appare una bestemmia storica.
Il mantra Nikon è ormai ingiustificato. Lo schema del 24/2.8, pur migliorato nel tempo per entrambi AIS e AFD (antiriflesso, messa a punto e pare anche come CA dal 2006), mostra dei limiti, ma non più degli altri concorrenti: la risoluzione non è al top, gli esemplari tipici hanno più flare del desiderabile, ma l'equilibrio delle prestazioni e la risoluzione di pattern difficili (caratteri) verso il bordo stacca(va)no i rivali.
Certo l'ottimo 20/2.8 lo stacca in risoluzione, ma il 24/2.8 ancora passa allo spiedo i facili avversari interni 24-70 e 14-24 ed è ancora avanti a 16-35 e 17-35 (a quelle focali) e 28/2.8 AIS, che ha sempre destato più perplessità negli esperti (cioè che scattano e vedono razionalmente i risultati). Tutto provato di persona e che quindi non discuto con chicchessia.
Il nuovo 24/1.8 ha vantaggi di CA (che si corregge), resa a TA (che non serve per un "24" usato propriamente), ma sempre una distorsione inaccettabile e un macrocontrasto "flat". Tra l'altro, sto cercando pure io un 24 nuovo, ma dopo confronti con gli Zeiss ZF (migliori, ma vecchi ormai) e ZM (non certo per Nikon) sono in stand by. Il 24 poi non è che si usa e si getta e un Sammy o un Sigma non sarebbero quindi molto "appropriati". Poi devo poterli montare sulle presenti e future mirrorless senza problemi. La reflex non è il centro del
P.S. Con una Thumbail da 2000 pixel di base non vedi nulla e il tramonto.... vedilo con gli Zeiss o i Leica a 8000 pixel, per favore, e poi ne riparliamo.
A presto
Elio