QUOTE(Alessandro Castagnini @ Nov 26 2018, 06:58 PM)

Inizialmente, di primo acchito, il maglione in alto, mi ha disturbato un po’.
Ma poi, osservando meglio, è parte integrante del frame catturato assieme alla porta e altre cose appese dietro.
Lo sguardo dell’uomo in macchina non è certo quello che ti aspetti in una foto simile: non è triste nella sua povertà, o piangente per fare presa tra le pagine di FB...ed è questo il bello del tutto, un non so che di accenno di sorriso e piccola fierezza che per quanto possibile può ancora avere.
Non so mica se mi son fatto capire

ma è uno scatto nel tuo stile e che mi piace.
Vorrei poi leggere la tua interpretazione dello scatto

Ciao,
Alessandro.
ciao Alessandro....con la premessa che l'immagine proposta è una di una serie e quindi giocoforza dovrei esprimermi nel merito dell'intera circostanza, dall'approccio alla permanenza e con due distinti criteri, quello emotivo riguardo al rapporto tra "i due" e quello prettamente operativo, ma ovviamente tralascio, son cose da parlarne intorno ad un tavolo e due bicchieri pieni............sullo scatto penso quindi di esprimermi in maniera sommaria, scrivendo di un parametro a cui tengo, di una considerazione che ritengo importante per me , di un modo di concepire certi approcci,........lo "spettatore" deve avere almeno una foto da guardare dove lo sguardo sia diretto su di esso, in camera, gli sguardi si devono incontrare come si sono incontrati con quelli dell'autore...che era li "non per fare scatti rubati" ma condivisi da un approccio che si è creato e mantenuto secondo dopo secondo tra due mai visti primi e con estrema difficoltà di comunicazione......con la piena consapevolezza che "il Fotografo" può rivestire il proprio operato con con una tonnellata di retorica e ipocrisia, io cerco di supplire a questa riconoscibile, interpretabile eventualità o coinsiderazione, col minimo che credo possa fare ....lo sguardo in camera verso lo spettatore per cercare di voler far dire al soggetto " < si Vabbè ma sono io che glie l'ho permesso !! , tra noi c'era un rapporto che si è creato ed è questo che mi piacerebbe si notasse">.........non posso certo dilungarmi Alessandro, soero di aver stimolato almeno un imput interpretativo .........quanto detto però riguarda prettamente certe circostanze in cui sento forte il conivolgimento e la preparazione per quel che "deve accadere"in un determinato contesto intimo........un tantino diverso quando la circostanza richiede meno sforzo "di avvicinamento" e ciò che si ritrare può benissimo essere considerato in maniera di complessiva descrizione e cronaca dove anche includere squisite mire emozionali per lo spettatore a prescindere dalla condizione del Fotografo.........spero di poter quanto prima mettere mano ai file per vederli insieme...................."La maglia"...la maglia ha lo stesso valore dello sguardo in camera,
con la consapevolezza del valore imprescindibile aggiunto dell'affetto transfert su chi guarda,, lo stesso valore del colore della porta a lato del letto e dei cani. questi elementi si "fondono" con lo sguardo...perchè Lui ha accettato di farmi entrare e io devo cercare di limitare il "Manierismo" canonico( anche immaginario) a vantaggio di una più possibile
impressione di mantenimento e istantaneità e spontaneità delle cose..........................un ultima cosa tengo a dirla......Ragà!!!! sarei altamente dispiaciuto de queste mie lungaggini venissero interpretate come espressioni di di chissà quali velleità, sono semplicemente uno a cui pioace parlare di fotografia e , o a torto o ragiuone, crede da tempo che possa farlo anche qui, e lo faccio con la piena consapevolezza che non mi invento assoutamente nulla di nuovo.........grazie, sono le 9,30 ed è ora che accenda le luci del negozio..........................hai capito???!!!!!!!!!!