QUOTE(lucciluigi @ Dec 10 2018, 07:02 PM)

Mi serve un vostro parere, ogni tanto mi capita di sentire la necessita di un obiettivo piu' "corto" tra quelli che uso solitamente per ritrattistica in interni.
Di solito i miei due obiettivi preferiti sono in Nikkor AF-S 85 mm 1.8G o il Bighiera 80-200 2.8 E ED con i quali risolvo l'80% delle mie necessita' .... mi rimane un 20% di casi in cui con i mie due obiettivi sono troppo distante dal soggetto (per mancanza di spazio) e sono costretto ad utilizzare il Nikkor AF-S 24-120 f 4.0 su lunghezze intermedie tra 40mm e 60 mm, ma la resa non mi soddisfa, seppur le immagini sono comunque buone.
Stavo valutando di acquistare il Nikkor AF-S 50 mm 1.8G, ho letto diverse discussioni dove si dice che sia meglio del 1.4.
Questo obiettivo non l'ho mai posseduto, ho un Nikkor AI 50 mm 1.8 serie E , qualche volta ho provato anche ad usarlo per vedere se come lunghezza potesse andare, ma la messa a fuoco automatica ormai e' troppo comoda ..... lo so ci si adagia!
Vale la pena secondo voi investire per questa lente per un uso sporadico?
Mi sembra che in ritrattistica se la cavi molto bene.
Consapevole di quanto poco possa contare provo a dire la mia che ha, come filo logico, unicamente l'esperienza diretta nella speranza che possa servire a qualcosa e a qualcuno.
Il 50mm è il classico
tuttofare che, come dice la definizione stessa, riesce a fare tutto "senza infamia e senza lode".
Non è detto, comunque, che non si possano ottenere (talvolta) risultati sorprendenti anche con il "50" e sovvertendo (e infrangendo) quelle regole che altri hanno stabilito per noi.
Quello del ritratto è un territorio che richiede attenzione e passi felpati ma, certe volte (meglio spesso) occorre avere le (proprie) idee chiare e tirare dritto.
Sono stati progettati, e costruiti, obiettivi dedicati allo scopo (105/135mm f2 Defocus Control) perché si pensava che non bastasse usare la tutta apertura di un f1,8 o f1,4 per ammorbidire il risultato.
Quanto alla focale, poi, il discorso sarebbe altrettanto ampio e controverso.
Le focali canoniche (85/105mm sul 24x36) dovrebbero rendere la giusta prospettiva evitando le distorsioni dei grandangoli o gli schiacciamenti dei tele.
Sta di fatto che, se non vogliamo far "pesare" troppo la nostra presenza (come nel caso di ritratti a dei bambini) dobbiamo allontanarci e usare un tele mentre, se vogliamo ottenere un coinvolgimento maggiore (come in un ritratto ambientato),
dovremmo montare un grandangolo più o meno spinto.
Morale ?
L'uso dell'ottica dipende, secondo me, da ciò che vogliamo ottenere e che cosa vorremmo provare a "dire".
E, forse, il bello della fotografia è anche in questo o, per meglio dire: soprattutto in questo.