QUOTE(Mauro Va @ Mar 5 2020, 09:01 PM)

meno spirituale.....più materiale, terreno e forse un pò laicamente, senza togliere niente a nessuno..................
l'Angelo Custode è l'archetipo del genitore che si prende cura dei figli, è la madre Interiore che ci nutre, sostiene, accudisce, che ci fa sentire protetti, amati, coccolati con morbidezza e delicatezza: si prende cura dei nostri bisogni, del nostro Bambino Interiore ......
se questo archetipo non è attivo in noi, rimarremo sempre "mammoni" e dipendenti dalla mamma reale, oppure ci aspetteremo sempre che qualcuno si prenda cura di noi
attenzione che l'Angelo Custode nella sua parte oscura è anche castrante e divorante, tende a far sentire in colpa "con tutto quello che ho fatto per te..." e a deresponsabilizzare "ci penso io, tu sei troppo piccolo..."
ciao Bianca
Perdonami e perdonatemi un excursus un po' lungo, semmai saltate all'ultima frase.
Per parlare di realtà è introdotto un concetto di angelo custode che viaggia tra l’esoterico e la psicanalisi. Quindi si ritiene che ciò che produce la mente è reale. Bene! (Sebbene il concetto del termine "angelo" fosse riferito ad altro, il nominalismo fa questo ed altro per rendere più vero ciò che a suo comodo è pensato per ultimo, senza prove empiriche, reali).
Quindi ciò che è prodotto dal pensiero di una persona, e di una fotografa nella fattispecie, è reale a prescindere dal soggetto od oggetto rappresentato. In ogni caso tutto diviene bit memorizzati e poi immaterialmente trasmessi prima di divenire temporaneamente colori su un oggetto chiamato monitor o carta. Quindi forse la critica non era su questa aspetto di materialità.
Parliamo allora di realtà del vissuto dalla persona. E’ realtà solo ciò che si può toccare? Ok! E’ persona solo se può essere toccata? Da cosa si distingue dalla materia? La persona si differenzia dalla materia per il fatto che può agire in modo visibile da altri e relazionarsi con altri. La relazione la fa constatare come persona reale. E se una sua azione (una immagine prodotta) è da noi constatata e ci pone in relazione con il suo pensiero, allora è reale non solo la persona materiale, ma anche il prodotto della sua azione ed il suo stesso pensiero che è giunto a noi. (Per Platone addirittura un oggetto materiale portava imperfettamente l’idea dell’oggetto).
Se non stai consigliando l’imperfezione allora ritieni che una spiritualità realmente percepita allontani dalla perfezione?
Forse non capisco, forse che il sentimento (reale perché provato, raccontato e trasmesso, ascoltato da altri e nuovamente percepito) non è realtà nella persona e nella relazione tra persone?
Perché non raccontare un bel sentimento di altruismo, di ben volere e protezione per l’altro ispirato dal pensiero di un angelo? Perché qualcuno racconta che per essere liberi bisogna non sentire colpe per ciò che liberamente si è fatto? Per dire che se si sente colpa non è un reale senso di insoddisfazione di sé, ma è colpa della società o di un pensiero di angelo da psicanalizzare? Direi piuttosto che la persona si sente bene e realizzata se liberamente ha scelto di compiere bene qualcosa e questo qualcosa produce del bene per sé e per gli altri.
Un fotografo sbaglia nel trovare benessere (divertimento) nel produrre pensieri ed immagini da oggetti materiali disposti in modo “spirituale” e poco “materiale”? Direi no! Se un’altra persona ne apprezza il pensiero non è terrena o laica? Non so, mi tocco e mi pizzico, ma mi sento.
Spero infine che con questo messaggio non sia proposta l’introduzione di un elemento “oscuro”, o “castrante e divorante” in un’idea originale per un messaggio buono e bello.