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La fotografia come ideale continuazione della pittura? Finalmente affrancata dalla mano dell’uomo (e dai relativi limiti) grazie ad altri mezzi?
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La fotografia sta alla pittura, come la pittura alla musica (non a caso, forse, si parla di impressionisti anche nella musica. Ravel, Debussy), oppure alla letteratura.
In attesa della risposta di Nico, ecco i miei due cents sull'argomento...

Il mio punto di vista su "cos'è la fotografia" è noto, e la mia definizione si attaglia anche alle altre arti, figurative e non, che sono state nominate: la fotografia, come la musica e la pittura, è un linguaggio, una forma di comunicazione, con una sua grammatica, sintassi, vocabolario, alfabeto e tutto un coacervo di convenzioni interpretative... e tutto questo innestato su una "base" assolutamente neurologica, inalterata da millenni, e rintracciabile nelle ricerche sulla neurologia, sulla psicologia della percezione, e sulla struttura della comunicazione.

Detto questo, penso che la fotografia, più che una "ideale continuazione della pittura", possa configurarsi come uno "sviluppo parallelo della comunicazione per immagini", reso possibile dal nascere di un nuovo mezzo tecnologico, esso sì indipendente dalla pittura. Rispetto alla pittura, la fotografia ha alcuni "vincoli" diversi (ad esempio, il pittore può rappresentare oggetti e scene che non esistono nella realtà, il fotografo una base reale deve averla), ma ne condivide il "canale sensoriale", la vista... e quindi tutti i vincoli neurologici che da questo derivano, e che sono insiti nella struttura stessa delle nostre vie visive cerebrali.
Quindi, in un certo senso, sono vere ENTRAMBE le affermazioni di Valerio, almeno in una certa misura.
Ecco, qui c'è una cosa importante.
In una certa misura. E' di fondamentale importanza rendersi conto che non c'è nulla di "vero" in assoluto, ma solo, appunto,
in una certa misura.
Per quel che riguarda l'affermazione di Ludofox, credo che anche qui siamo di fronte a un
parallelismo. La fotografia sta alla pittura
come alla musica o alla letteratura: tutte sono forme di comunicazione, anche se usano linguaggi diversi.

Nico, dove sei?
Davide