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NikonClub.it Community > PRODOTTI NIKON > OBIETTIVI Nikkor
Benny
Ormai da qualche mese felice possessore di un Nikkor 70/200 2,8 VR (montato su D200), un paio di giorni fa mi sono cimentato nel fotografare alcune farfalle che svolazzavano nel giardino di casa. Osservando a monitor quanto ottenuto sono rimasto stupito dalla nitidezza dei particolari. Per questo motivo chiedo a chi avesse notizie in merito se in commercio esistano dei tubi di prolunga dedicati per questo obiettivo che pemettano di raggiungere il fatidico rapporto di riproduzione di 1:1 e che mantengano tutti gli automatismi del caso, con particolare riferimento al VR.

Grazie per le eventuali risposte e buona serata a tutti

Benny
salvomic
ciao Benny,
i tubi di prolunga Nikon non danno la possibilità di mantenere gli automatismi (se non erro tutti), dovrei rivedere se c'è qualcosa tra i Tenko (DAF, ci sei?), ti servirebbe un tubo da 200mm mi pare...
Però mantenere anche il VR mi sembra ardua impresa.

Ma non ti converrebbe pensare a un bel 105 Micro VR, a questo punto?
Io per le macro uso il 60 Micro, e il 70-200 lo uso per soggetti un po' più grandicelli smile.gif
ciao!
BrunoCi
Ciao,

io uso i Kenko serie DG, e ti posso confermare che, a differenza dei Nikon, mantengono sia gli automatismi che il VR.
Il problema è il rapporto di riproduzione: sono insufficienti per arrivare a rapporti di 1:1 su di un 70-200mm, perchè il rapporto di riproduzione è funzione della loro lunghezza e della lunghezza focale dell'obiettivo.
Tieni presente, comunque, che il VR non potrebbe certo fare miracoli a rapporti di ingrandimento così elevati, nemmeno usando un obiettivo specifico come il 105micro VR.

Se vuoi puntare decisamente sulla macro, ti consiglio di valutare l'acquisto di un obiettivo specifico, magari usato.

Ciao,
Bruno.
Benny
Grazie Salvomic e BrunoCi per le cortesi e utili risposte. In effetti stavo da tempo valutando l'acquisto di un obiettivo specifico, vedi appunto il micro Nikkor 105 VR. Il punto è che per arrivare al famoso 1:1 o giù di lì, con un obiettivo come questo dovresti avvicinarti veramente tanto a certi animaletti...e non so se poi buona parte di loro scapperebbero...Quello che mi aveva fatto pensare all'altra soluzione era appunto l'idea di potermene stare relativamente a distanza dai soggetti, ma queste sono solo mie supposizioni perché, a dire il vero, io ho pochissima esperienza in merito a questo genere di fotografia per cui...

A presto

Benny smile.gif

giodic
QUOTE(Benny @ Sep 24 2006, 07:22 PM) *

Grazie Salvomic e BrunoCi per le cortesi e utili risposte. In effetti stavo da tempo valutando l'acquisto di un obiettivo specifico, vedi appunto il micro Nikkor 105 VR. Il punto è che per arrivare al famoso 1:1 o giù di lì, con un obiettivo come questo dovresti avvicinarti veramente tanto a certi animaletti...e non so se poi buona parte di loro scapperebbero...Quello che mi aveva fatto pensare all'altra soluzione era appunto l'idea di potermene stare relativamente a distanza dai soggetti, ma queste sono solo mie supposizioni perché, a dire il vero, io ho pochissima esperienza in merito a questo genere di fotografia per cui...

A presto

Benny smile.gif


Le tue supposizioni sono giuste, la soluzione è un obiettivo di focale più lunga: 70-180 o 200 micro .....
ryo
Ciao Benny, in effetti per l' 1:1 bisogna arrivare ad interporre tra l'ottica e la fotocamera uno spessore pari alla lunghezza focale, quindi 70mm per il 70 e 200mm per il 200, con 2 grossi svantaggi:
1) ogni tubo ti toglie luminosità, con i 200mm in teoria il calo dovrebbe essere di circa 8 diaframmi (i calcoli li lascio ai più esperti).
2) il tubo serve per aumentare il tiraggio con conseguente diminuzione della distanza minima di messa a fuoco, per intenderci il risultato sarebbe quello di trovarsi a scattare con il cannone che ti ritrovi a circa 30cm di distanza tra la lente frontale e l'insetto.

Altra soluzione sarebbe l'interposizione di un duplicatore di focale, ma anche qui gli svantaggi sarebbero più dei vantaggi:
1) non otterresti 1:1, ma il doppio dell'ingrandimento attuale.
2) per scattare a mano libera senza il vr ti servirebbe 1/400 di secondo, difficilmente ottenibile in macro, dove per mantenere una certa PDC si adoperano i diaframmi chiusi.
2) la profondità di campo con un 400mm sarebbe ridottissima e i diaframmi dovrebbero essere sempre molto, ma molto chiusi.

In definitiva io non scarterei l'idea di scattare con un 50mm di tubi, così da ottenere un discreto 1:4 (a 200mm) e conservando più distanza dall'insetto.
Se vuoi l' 1:1 purtroppo bisogna scendere a compromessi con la distanza e il consiglio migliore è il 200 micro con il quale si può scattare a circa 50cm di distanza tra il piano pellicola e l'insetto.

ps: questa foto è fatta con l' 80 200 4,5-5,6 afd più 63mm di tubi. http://www.photo.net/photodb/photo?photo_id=2037680
nikomau
L'idea di utilizzare uno zoom nella macro tramite tubi di prolunga è, per certi aspetti, ottima.
E' ottima perchè lo zoom permette una velocità operativa notevole. Infatti variando la lunghezza focale si varia contemporaneamente il rapporto di ingrandimento, adattandolo al soggeto ripreso.
Ho utilizzato questo sistema in passato, con soddisfazione. Non con il 70-200 VR...allora avevo Canon!
Mi limitavo però a rapporti di riproduzione inferiori, massimo 0,5:1. Questo sia perchè avevo notato (con quello zoom) un calo di qualità a rapporti di riproduzione superiori, e sia per l'ingombro. Infatti, per raggiungere il rapporto di riproduzione 1:1 con il 70-200 occorre interporre uno spessore (tubi, soffietto) circa pari ovviamente alla lunghezza focale impostata: 70 mm alla focale minima e 200 a quella massima.
La perdita di luminosità al rapporto di 1:1 è di due diaframmi, questo sia che si raggiunga tale rapporto con dei tubi di prolunga che utilizzando un micro.
Non varia neppure la profondità di campo, che dipende esclusivamente dal rapporto di riproduzione in gioco, indipendendemente dalla focale e da come si raggiunge l'ingrandimento, e ovviamente dal diaframma utilizzato.
Il problema principale è l'ingombro che rende sicuramente preferibile, se si vuole lavorare a 1:1, un bel 200 micro.
Maurizio
ryo
Ha ragione Maurizio, chiedo scusa, per calcolare la perdita di diaframma basta aggiungere alla lunghezza focale in mm quella del tiraggio in mm, dividere per la lunghezza focale senza tiraggio e moltiplicare per il diaframma massimo dell'ottica. In parole povere ((200+200):200)per 2,8= 5,6 diaframma effettivo.
Benny
Di nuovo un sentito grazie a tutti, mi avete dato delle risposte molto utili. Già che ci sono vi chiedo anche cosa ne pensate della possibilità di accoppiare ad un eventuale Micro Nikkor 105 2,8 VR il moltiplicatore TC 17 E che già uso, con grande soddisfazione, in accoppiata al 70/200 2,8 VR.... hmmm.gif

il benny

salvomic
QUOTE(Benny @ Sep 25 2006, 10:39 PM) *
Di nuovo un sentito grazie a tutti, mi avete dato delle risposte molto utili. Già che ci sono vi chiedo anche cosa ne pensate della possibilità di accoppiare ad un eventuale Micro Nikkor 105 2,8 VR il moltiplicatore TC 17 E che già uso, con grande soddisfazione, in accoppiata al 70/200 2,8 VR...

ciao Benny,
ho pure io il TC17E II, che si "sposa" bene con il 70-200 VR. Credo che andrebbe altrettanto bene con il 105 Micro f/2.8, in genere. Perde 1.5 stop, pertanto andresti a 4.5 a tutta apertura, quindi mantenendo tutti gli automatismi. Da considerare però che il Micro a RR 1:1 va a f/4 minimo, mi pare, quindi forse a questo rapporto di riproduzione si andrebbe oltre 5.6 e questo non va. Correggetemi se ricordo male.
Comunque, il 105 Micro è indicato come compatibile per il teleconverter.

ciao
nano70
Personalmente non ti consiglio il tubo di prolunga sul 70-200, ti troveresti con un siluro di 40cm piuttosto imbarazzante... blink.gif
Penserei più al micro 105, al micro 70-180 o al micro 200 in base sia alle tue esigenze che al budget. Col rapporto 1:1 il VR non ti serve un gran chè visto che la macchina va montata sul treppiedi (è sempre consigliato, anche sui manuali, di non usare il VR su treppiedi). Piuttosto serviti, se ce l'hai, del sollevamento preventivo dello specchio (quando sei a 1:1). Fra l'altro, e qui chiedo conferma, rispetto al FF (24x36) il rapporto con le DSLR diventa 1,5:1. Ciao e buone foto. Pollice.gif messicano.gif
BrunoCi
QUOTE(nano70 @ Sep 25 2006, 11:47 PM) *

Fra l'altro, e qui chiedo conferma, rispetto al FF (24x36) il rapporto con le DSLR diventa 1,5:1. Ciao e buone foto. Pollice.gif messicano.gif

No, non è così. Il rapporto di riproduzione indica qual'è la proporzione tra il soggetto e la sua immagine sul sensore (o sulla pellicola).
Un rapporto 1:1 indica che una ipotetica ape sarà riprodotta sul sensore con le stesse dimensioni reali. Sul sensore di una DLSR Nikon, essa occuperà gran parte dell'inquadratura. Su di un sensore 6x6 cm, l'ape occuperà una porzione piccolissima. In ogni caso la sua dimensione sarà sempre la medesima.

Ovviamente tale discorso viene a cadere nel momento in cui stampi l'immagine, in quanto a quel punto subentra il fattore di ingrandimento della stampa.

Spero di essermi spiegato bene!
Ciao,
Bruno.
_Lucky_
onestamente, non mi preoccuperei piu' di tanto tanto della apertura massima risultante da eventuali complessi obiettivo + tubi e/o duplicatori..... Per quanto riguarda la qualita' risultante, visto che parte del materiale gia' lo possiedi, chi e' miglior giudice di te stesso ?
Piuttosto, se ho interpretato bene il senso del post, qua si sta parlando di fare foto con R/R 1:1, e non piu' di foto "ravvicinate" o close up qual dir si voglia, alla farfallina o al fiorellino di turno.....
Se nel secondo caso si puo' sperare di fare qualcosa di buono anche a mano libera con aperture di diaframma intorno ad F4 F5,6 e con i tempi di scatto piu' veloci consentiti dal complesso di ripresa, dalla sensibilita' impostata e dalla luce disponibile, a rapporti di 1:1 vista la limitatissima profondita' di campo disponibile, e' giocoforza utilizzare diaframmi da F16 a F32, e diffrazione permettendo anche F45..... (ecco perche' diventa ininfluente l'apertura massima...) nonche' anche uno o piu' flash capaci di "congelare" l'immagine, e possibilmente anche un idoneo cavalletto e una slitta micrometrica, onde evitare di variare in continuazione il piano di messa a fuoco a causa dei nostri fisiologici movimenti a mano libera....
La fotografia macro effettuata sul campo, con rapporti cosi' elevati, non e' affatto facile, e presuppone oltre alla attrezzatura del caso, anche conoscenze fotografiche e naturalistiche non indifferenti...... nonche' doti di pazienza e di "sopportazione" notevoli...
Se pensi che questa sia la tua strada, allora vai col micro 200 e tutto il resto...
Benny
Grazie ancora a tutti ragazzi! E' sempre un gran piacere confrontarsi con voi su questi temi! Penso proprio che mi orienterò sul 105 2,8 VR Micro che, tutto sommato, mi sembra rappresenti il miglior compromesso possibile, soprattutto se coadiuvato dall'ottimo TC17E.

Ciao e a presto smile.gif smile.gif smile.gif

il benny
faberdideri
Scusate l'intromissione, ho letto una inesattezza: il 105 Vr è compatibile con il TC 17II mantenento le funzioni Vr e AE , ma perde la messa a fuoco automatica, come precisato sul libretto d'istruzione del 105 a pag. 64. Purtroppo.... Saluti e buone Macrofoto
salvomic
QUOTE(faberdideri @ Sep 27 2006, 10:45 PM) *
...il 105 Vr è compatibile con il TC 17II mantenento le funzioni Vr e AE , ma perde la messa a fuoco automatica, come precisato sul libretto d'istruzione del 105 a pag. 64. ...

come mai questa particolarità?
Uso il TC17E con il 70-200 VR e non perde nulla.
Con il 105 VR perché perde la MAF? cosa dice il manuale?
ciao
Giallo
Ipotizzo: il manuale non l'ho letto.
Alle minori distanze di m.a.f., il 105VR non è più un f:2,8.
A dire il vero, in tutti gli obiettivi la luminosità massima indicata corrisponde alla focheggiatura ad infinito, perchè man mano che si focheggia a distanza ravvicinata la luminosità decresce, aumentando il tiraggio dell'ottica.
Però, per i RR raggiungibili dagli obiettivi non macro, tale diminuzione di luminosità è di fatto talmente contenuta da risultare praticamente inavvertibile: viceversa per i macro.

Quindi, se all'infinito la luminosità del complesso 105/2,8 + TC17 è f: 4,8, condizione in cui l'AF dovrebbe funzionare perfettamente, ciò non varrà più al di sotto di una certa distanza inferiori, per effetto della diminuzione della luminosità massima dell'obiettivo.

E al di sotto di f:5,6, come sappiamo, l'AF fa spesso cilecca, ed ecco perchè - probabilmente - il manuale precisa tale possibilità.

Buona luce.

salvomic
QUOTE(Giallo @ Sep 29 2006, 01:04 PM) *
Ipotizzo: il manuale non l'ho letto.
Alle minori distanze di m.a.f., il 105VR non è più un f:2,8...
E al di sotto di f:5,6, come sappiamo, l'AF fa spesso cilecca, ed ecco perchè - probabilmente - il manuale precisa tale possibilità.

Ah, grazie.
pensavo per altre ragioni.
E` come sapevamo: 4.8 + 1.5 stop va oltre 5.6. Solo per questo. In effetti non ricordavo se a RR 1:1 andasse a 4 o 4.8. Nel primo caso ci sarebbe rientrato per un pelo smile.gif
Pollice.gif grazie

Giallo
QUOTE(salvomic @ Sep 29 2006, 02:54 PM) *

E` come sapevamo: 4.8 + 1.5 stop va oltre 5.6


Beh, non è esattamente quello che ho scritto.

Lascia perdere 1,5 stop e ragioniamo con il fattore di moltiplicazione, che oltre alla lunghezza focale si applica tale e quale anche alla luminosità:
il 105 a infinito è f:2,8;
col TC17 diventa - all'infinito - un 178,5 (105x1,7) di luminosità pari a f:4,8 (2,8x1,7) e fin qui, tutto bene, l'AF fa il proprio dovere.

A breve distanza, però, il 105 "perde" luminosità, e diventa - poniamo - un f:4,5;
Col TC17 rimarrà perciò un 178,5 (o poco meno, per effetto dello spostamento reciproco delle lenti negli schemi IF) ma la luminosità massima scenderà a f: 7,65 (f:4,5x1,7).

Essendo tale luminosità inferiore a f:5,6 il sistema di AF potrebbe andare in crisi. Ecco il mistero del libretto.

Per concludere, ed in parziale smentita di quanto precede, ho operato piuttosto bene in AF col 300/4 AFS ed il tc 20 (quindi, con un 600mm f:8), anche se l'AF era più lento ed attivo solo con il sensore centrale della D200.

smile.gif



salvomic
QUOTE(Giallo @ Sep 29 2006, 03:57 PM) *

...
A breve distanza, però, il 105 "perde" luminosità, e diventa - poniamo - un f:4,5;
Col TC17 rimarrà perciò un 178,5 (o poco meno, per effetto dello spostamento reciproco delle lenti negli schemi IF) ma la luminosità massima scenderà a f: 7,65 (f:4,5x1,7). ...

Ti ringrazio del chiarimento smile.gif
era più o meno quello che volevo osservare, ma l'ho scritto in modo oltremodo confuso cerotto.gif

Thanks!

salvo
Benny
Gran bella cosa questo forum ragazzi! Pensi che ti abbiano già risposto in tanti, poi riaccendi il computer...et voilà...trovi un sacco di altre utilissime risposte! biggrin.gif biggrin.gif biggrin.gif

grazie.gif di nuovo a tutti

Benny
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