spero perdonerete la qualità inesistente delle foto, ma c'è una cosa che vorrei far sapere.
Vivo a Cagliari, città circondata da due stagni: Molentàrgius, a est, e Santa Gilla, ad ovest (più o meno, eh?). Il primo, inglobato nell'area urbana cagliaritana, è forse più famoso, più 'trafficato', più conosciuto. Il secondo, più esteso, va dal confine ovest di Cagliari sino a Capoterra, direzione Pula-Chia. E' un posto meraviglioso, dove la natura la fa da padrona: nonostante strade trafficate, centrali eoliche e cattedrali nel deserto (chimica, termoelettrica, inceneritori ed amenità varie consimili) potete ammirare quotidianamente scene come questa

ma anche

oppure

Qualche anno fa lavoravo in un capannone industriale, a pochi metri da dove oggi ho scattato queste foto: mi svegliavo sempre felice (e prestissimo!) per anticipare un po' la partenza e durante il tragitto fermarmi ad ammirare la natura là intorno (la D80 allora non l'avevo :( ).
Passeggiando alla ricerca di soggetti interessanti, rammaricandomi per la mia imperizia fotografica, scattando foto un po' così...

...e dolendomi dell'inciviltà indigena (Bionda Sardegna?!?)

Nel giro di pochi passi però anche nella mia miopia talpesca non ho potuto fare a meno di notare qualcosa di anomalo:

triste

ed inquietante

Ce ne erano decine nel raggio di pochissimi metri.
...e sapete perché?

...i fenicotteri non sanno leggere...

.....e nei paesi civili gli elettrodotti sono interrati.
Scusate lo sfogo.
Elle