QUOTE(marcoevalentina @ Jan 16 2007, 06:08 PM)

...Tuttavia qualche dubbio continua a rimanere e voglio continuare a provare ad esporlo..
Spero prenda queste parole nel verso giusto...
L'apprensione che palesa non è giustificata in questo contesto.
Si è trattato “solo” di una cosa svitata che è bastato riavvitare a fondo corsa.
Perdoni la semplificazione ma mi creda... non è il caso di andare "oltre"...
Ben diverso sarebbe stato parlare di un gruppo posteriore di un rearfocus o di un gruppo ottico più critico in specifico schema.
QUOTE(marcoevalentina @ Jan 16 2007, 06:08 PM)

...la lente è semplicemente montata a vite senza alcun fermo per stabilizzarla o bloccarla ? o quella specie di oerre che sembra di metallo nella foto serve a bloccarla definitivamente..?
Nella meccanica, sono molte le cose serrate a vite anche in posizioni più "delicate" (le ruote della macchina ad esempio che ricordo essere state oggetto negativo di qulche Gran Premio...).
La flangia in metallo è di spessore calibrato per la taratura di fabbrica e/o di laboratorio quando si mette mano sull'intero schema.
Il gruppo frontale è "semplicemente" avvitato a fondo con un passo di filettatura che permette il serraggio. Non deve temere che si sviti di nuovo ma se guardiamo l'altra faccia notiamo che abbiamo sperimentato la semplicità di smontaggio ed un giorno magari ci servirà per aprirlo in autonomia e pulirlo da eventuale pulviscolo eccessivo entrato per cause diverse.
Per gestire un bullone, si utilizza una chiave e per gestire i gruppi lenti quasi sempre fissati a vite, si usano i “tamponi” così come i vetrai utilizzano le ventose per gestire i vetri.
Come correttamente detto da Marco il gruppo frontale non concorre alla taratura micrometrica dell'AF e quindi non deve temere. Se "non ci crede" potrà verificarlo svitando il gruppo frontale di mezzo giro, un giro, poi di due e così via per verificare che inciderà sulla qualità ad un punto specifico non proprio prossimo al punto di serraggio di fine corsa.
E se non riuscirà più a svitarlo ?
Avrà constatato che il serraggio previsto adempie alle esigenze. I filetti a secco studiati nei due materiali abbinati di composizione diversa dei materiali in oggetto, garantiscono il serraggio a meno che nello stesso non sia presente improprio lubrificante.
Nei filetti si usano poi specifici collanti ma questi dosati in base ai materiali, alla posizione ed in considerazione al fatto se si intende sigillare "definitivamente" per impedire future eventuali ispezioni o interventi.
In definitiva... stiamo cercando di "approfondire" un argomento che ha ben poco da "approfondire"...
G.M.
PS: Ringrazio Marco per aver smontato il suo obiettivo a tale scopo.