QUOTE(manovi @ Jul 10 2007, 12:09 PM)

Per quanto riguarda il filtro antialias ha funzioni note. Non trovo corrispondenza con il fatto che l'impostazione nitidezza "on camera" abbia attinenza con esso o ne accentui l'azione.
Grazie dell'attenzione e del commento.
Il mio voleva essere un tentativo di fissare le idee e di identificare l'ossatura di un workflow di partenza per la gestione della nitidezza.
Il ruolo dell'impostazione nitidezza on camera mi sembra molto importante, al punto di suggerire di escluderla completamente.
Se ho capito male o ho commesso un grossolano errore di interpretazione ti sarò grato se vorrai aiutarmi a correggere il passaggio ad essa dedicato.
Fermo restando il fatto che il filtro antialias c'è e serve, a me pare che l'impostazione nitidezza on camera su un qualsiasi valore diverso da nessuna abbia come effetto quello di applicare una prima maschera di contrasto solo grossolanamente regolabile, che compensi in parte la morbidezza introdotta dal filtro antialias, e quindi suggerisco di mettere la nitidezza on camera a nessuna e di lavorare invece con lo step maschera di contrasto in Capture NX. E' sbagliato?
QUOTE(manovi @ Jul 10 2007, 12:09 PM)

Non sono d'accordo sul fatto che alcuni tipi di output non richiedano sharpening (se ho bene interpretato il passaggio). Tutti, in misura diversa ed in base alla risoluzione e dimensione di stampa oltre che dal media e dalla tecnologia, hanno necessità di un adattamento per migliorare la ricostruzione dell'inchiostro.Il problema è ottenere i parametri migliori.
Non mi sembrava di aver suggerito di non fare l'output sharpening, e sono perfettamente d'accordo con te sulla sua necessità e sulla difficoltà di definire i parametri, che sono fortemente dipendenti dalla periferica di uscita utilizzata. Io uso la stampa chimica del lab, e mi sembra che essa richieda pochissimo output sharpening, addirittura nessuno quando il capture sharpening è stato particolarmente curato e la dimensione è 20x30, probabilmente perché il RIP della stampante del lab insieme al ridimensionamento (a 300 ppi il fine della D80 è lievemente più grande del 20x30) effettua anche l'opportuno output sharpening, anche quando si chiede la stampa "senza correzione", e quindi, forse, è inutile farlo sul file che si manda loro.
Su dimensioni maggiori non ho ancora capito se convenga interpolare prima di mandare in stampa o fidarsi del lab, anche se sospetto che sia meglio interpolare prima per evitare che il loro ridensionamento operi anche sugli artefatti dello sharpening effettuato su dimensioni minori di quella finale.
QUOTE(manovi @ Jul 10 2007, 12:09 PM)

Naturalmente è il caso di ricordare che, oltre all'ingrandimento a video, ha molto peso anche la tecnologia del monitor (lo sharpening visivo di un CRT è diverso in apparenza da quello di un LCD e questo può creare problemi).
Dalle prove che ho fatto con il mio LCD direi che ad ingrandimento 100% si valuta la presenta di aloni, ad ingrandimento 25% si ha una buona idea del risultato finale. Credo sia importante stare sul 25% per evitare ulteriori errori di scalatura su rapporti non interi. Sei d'accordo?.
PS Si, ho letto alcuni articoli di Fraser, e nei messaggi lo avevo esplicitamente citato.