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F.Giuffra
Quante volte avete visto quelle macchiaccie inequivocabili nel cielo delle vostre foto? Avete capito subito che è la polvere sul sensore, avere tolto l'ottica, fatto alzare lo specchio e soffiato sul sensore con tutto quello che esiste, dalla peretta di gomma di proctologa memoria sino alla potenza smisurata del compressore dentistico, l'unico per definizione privo di acqua e olio. Ma spesso, nonostante gli sforzi disumani, la macchiolina resta, almeno fotografando a F22 una bella schermata bianca del monitor tenuta rigorosamente fuori fuoco.

A questo punto pare che l'unico rimedio sia utilizzare i sistemi per la rimozione fisica di macchie attaccate al sensore usando metodiche aggressive e rischiose. In realtà spesso questo problema può essere risolto semplicemente soffiando non sulla lente frontale dell'ottica, dove tutti vedono la polvere e si accaniscono, ma su quella posteriore, dove l'effetto è molto più visibile. Intanto perché da li è facile che finisca sul sensore, per vicinanza o per il richiamo della carica elettrostatica dello stesso, e poi perché quella frontale rimane sfuocata e quindi in pratica non si vede. Sempre dal basso, ovviamente.

Ormai dovunque si leggono mille metodi per pulire il sensore con ogni tipo di liquido e paletta, ma mi pare che raramente si rammenti questa semplice operazione preliminare che può evitarci un sacco di problemi, quindi mi sono permesso di sottolinearne l'importanza. I.M.H.O.

buzz
Hai ragione Fabrizio.
Raramente si rammenta perchè lo si da per scontato.
Però hai fatto bene a ricordarlo.
F.Giuffra
Grazie Buzz, anche perché di solito per evitare l'ingresso delle polvere nella camera si effettua l'operazione tenendola rovesciata, con il bocchettone aperto rivolto verso il basso... e quindi con l'innesto dell'ottica rivolta verso l'alto, e in molte lenti questo è concavo, come una tazza pronta ad accogliere il pulviscolo.

Ma non vedo una tecnica migliore.
davideconticelli
Una curiosità. Molto spesso la polvere rimane attaccata alle lenti per energia elettrostatica e nemmeno soffiando via se ne va. Eisiste qualche metodo delicato che sia in grado di rimuovere la polvere icollata elettrostaticamente senza toccare le lenti?

Ciao a tutti.
giannizadra
E' buona norma, Fabrizio, tener pulita la lente posteriore quanto la lente anteriore, usando lo stesso metodo di rimozione della sporcizia.
Quelle che inquietano sono le ditate: le macchie nei cieli non dipendono dalla polvere sull'ottica che in un caso su un miliardo (più che polvere, dovrebbe trattarsi di un piccolo asteroide... rolleyes.gif).
Tra la lente posteriore e il piano di messa a fuoco vi è comunque qualche buon centimetro.
abyss
Ho spostato in "Obiettivi", lasciano un link anche nella discussione originaria, visto che l'argomento è un po' a "ponte": teniamo puliti gli obiettivi "anche" per non sporcare i sensori.

Pino
F.Giuffra
QUOTE(giannizadra @ Oct 22 2007, 09:53 AM) *
E' buona norma, Fabrizio, tener pulita la lente posteriore quanto la lente anteriore, usando lo stesso metodo di rimozione della sporcizia.
Quelle che inquietano sono le ditate: le macchie nei cieli non dipendono dalla polvere sull'ottica che in un caso su un miliardo (più che polvere, dovrebbe trattarsi di un piccolo asteroide... rolleyes.gif ).
Tra la lente posteriore e il piano di messa a fuoco vi è comunque qualche buon centimetro.

Carissimo Gianni,
poter pulire la lente posteriore come la anteriore sarebbe bellissimo, ma non è sempre praticabile, escluso che per te*. In effetti i grandangoli hanno la lente posteriore sin troppo accessibile ad ogni tipo di intervento, ma avanzando con la lunghezza focale nei tele obiettivi la distanza aumenta progressivamente rendone impossibile la visione in controluce della polvere e similmente l'accesso per una pulizia. In pratica il retro dei tele è un "bicchiere" di metallo con la lente posteriore nel fondo. E per fortuna è difficile che riceva delle ditate.

Io consiglio di soffiare pure nel innesto, intanto perché se cambiando lente arriva della polvere, tenendo la macchina rovesciata entrerà più facilmente nell'ottica, e poi con i vari movimenti all'accensione il sensore, carico elettrostaticamente, si beccherà tutto.

Inoltre, empiricamente, questa pratica mi ha permesso di risolvere delle macchie che sono sparite senza dover usare metodiche a contatto col sensore, che non so quanto avrebbero giovato. Sicuramente male non fa.

* P.S. Grande Gianni, il discorso per te non vale, tu ami i tele obiettivi quanto le ottiche dx! biggrin.gif
giannizadra
Ti suggerisco, caro Fabrizio, di estrarre il cassettino portafiltri e di soffiare anche di lì.
Dovevi avere dei macigni intrufolatisi nel barilotto.

PS: Qualche tele ce l'ho, pur usandoli poco; di DX, invece, neanche l'ombra. rolleyes.gif
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