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IvanR
Come ben descritto nel libro dell’Ing. Maio, le ottiche DX sono ottimizzate per le reflex digitali. La nuova famiglia fa si che i raggi di luce arrivino sul sensore paralleli tra loro e ,come dire, più perpendicolari rispetto alle ottiche per 135mm. Questo perché il sensore CCD soffre l’inclinazione dei raggi in particolare su ottiche grandangolari.

Questo cosa vuol dire, che non vedremo mai ottiche tipo DX 70-300 o, in generale, DX oltre i 50mm ?

Un motivo nel realizzare ottiche DX nel campo dei tele-zoom potrebbe essere la riduzione dei costi nel diametro delle lenti, visto che si usa la parte centrale dell’ottica stessa. Oppure conviene assicurare la costanza della pupilla di uscita non solo per i grandangolari.

In pratica, l’inclinazione dei raggi si nota oltre i 50-100mm con ottiche non DX o, per acquisti, conviene aspettare la realizzazione ad esempio di un DX 70-300 ? In fondo, il Photokina non è lontano.

Grazie, Ivan
matteoganora
Grazie Ivan per aver ripostato l'interessante argomento, da me involontariamente cancellato durante lo spostamento da un forum all'altro.

Invito Sergio e Mauro a ripostare le loro opinioni, iniziando a a dirti la mia.

L'ottica DX è studiata per far arrivare la luce in modo più perpendicolare possibile al piano sensore, e questa caratteristica è particolarmente utile proprio sui grandangoli, che tendono a proiettare raggi obliqui.

Non mi aspetterei dunque un tele DX, in quanto è dimostrato che le ottiche standard sono perfette in resa anche su corpi digitali. Il vantaggio potrebbe consistere nella maggior leggerezza del vetro dovuta al restringimento del piano impressionabile, ma è un vantaggio che non compenserebbe l'importante dote di compatibilità tra corpo analogico e corpo digitale.

Credo dunque che la sigla DX resterà esclusiva di zoom e ottiche fisse con lunghezze focali ridotte wink.gif
Pegaso
QUOTE (IvanR @ Sep 1 2004, 11:42 AM)
Come ben descritto nel libro dell’Ing. Maio, ...

Dove lo trovo ?!?!?

Matteo,
ho visto le tue foto su Photo.net ( Pollice.gif , che dire di più ..) e volevo "ringraziarti" per avermi fatto scoprire la Torbiera: vivo a Milano da un paio d'anni e non conosco molto bene le zone fotogeniche qui intorno. Appena ne avrò l'occasione ci farò un salto wink.gif .

Ciao !
Angelo
matteoganora
QUOTE (Pegaso @ Sep 1 2004, 12:35 PM)
QUOTE (IvanR @ Sep 1 2004, 11:42 AM)
Come ben descritto nel libro dell’Ing. Maio, ...

Dove lo trovo ?!?!?

Il libro di Giuseppe Maio è incluso in tutti i Kit e corpi D70, purtroppo non è reperibile in libreria o via altri canali.

Il parco della Torbiera è davvero bello, da Milano è vicinissimo e fotograficamente alquanto stimolante! wink.gif
IvanR
Intanto grazie per gli interventi.
Il mio dubbio nasce da questa sequenzialità: come scritto sul bel libro “A differenza della pellicola il sensore, sopra ad ogni pixel, ha una microlente che focalizza i raggi …”. Questo non è stato sufficiente in quanto le microlenti raggiungono il limite in relazione alle forti inclinazioni della luce e per questo il sensore ha il formato DX, così da sfruttare la parte migliore degli obiettivi. Questo però non basta ancora, la pupilla d’uscita delle DX è ben studiata e rende i raggi ricevuti ben paralleli tra di loro, a differenza degli obiettivi tradizionali. E’ la sequenzialità di interventi ben precisi che mi ha incuriosito, ancora di più incuriosito vedendo l’uscita di un 55-200 f4-5.6 DC Sigma disegnato solo per digitali. Forse in casa Nikon non usciranno equivalenti per il digitale? Non credo, anche se solo dal punto di vista marketing. Poi che in pratica possa non essere necessario è un altro discorso.

Ancora grazie,
Ivan
sergiobutta
Grazie Matteo, hai detto tutto. Nel mio intervento, aggiungevo una mia convinzione, non supportata da fondamenti tecnici nè da letture. A mio avviso, gli obiettivi medi e tele, prodotti negli ultimi anni, hanno fruito in fase di progettazione di "personalizzazioni" dovute alle differenze di comportamento che sicuramente esistono tra il sensore e la pellicola e che non sono legati alla parallelizzazione dei raggi.
matteoganora
QUOTE (IvanR @ Sep 1 2004, 09:08 PM)
E’ la sequenzialità di interventi ben precisi che mi ha incuriosito, ancora di più incuriosito vedendo l’uscita di un 55-200 f4-5.6 DC Sigma disegnato solo per digitali.

Io credo che quell'ottica sia stata riservata al digitale proprio per quel discorso di compattezza di cui parlavo, infatti il formato DX si "accontenta" di vetri, a pari luminosità, più piccoli e quindi zoom di così ampia escursione risultano molto più leggeri.
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