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Fedro
Accidenti come ho scritto....chiedo scusa se ho perso l'uso dell'italiano.....a volte mi capita ph34r.gif
Lambretta S
Pollice.gif Pollice.gif Pollice.gif
Claudio Rampini
per essere belle son belle e sono pure curatissime tecnicamente. Il fatto è che mi viene istintivo esclamare un "dù palle...!"
Sarà che immagini del genere dai paesi del terzo mondo sono ormai trite e ritrite, ma non è solo questo: mi sembra che il fotografo si sia fermato un pò troppo in superficie e si sia limitato ad uno studio tecnico, estetico e formale. Insomma, credo che Salgado non corra il rischio di essere superato in questa occasione biggrin.gif
Antonio C.
eh... Claudio,

probabilmente per Salgado la Leica avrebbe fatto costruire apposta un villaggio e l'avrebbe riempito di casi umani molto fotogenici wink.gif
Solo il meglio per lui ph34r.gif



Scherzo, non faccio testo, io non posso soffrire Salgado
Claudio Rampini
Antonio, se il non poter soffrire Salgado ti aiuta a fare le foto, allora mi unisco in coro:
Abbasso Salgado! biggrin.gif
(magari stiamo attenti a non farci sentire.)

Per quanto mi riguarda non c'è un fotografo o un genere di fotografia che mi desta antipatie o avversione, non amo quella che a me sembra banalità. Ad esempio nelle foto proposte da Claudio Orlando ce ne sono un paio che mi fanno venire l'orticaria: quelle dei bambini, rispettivamente con l'asinello e con il pulcino. Mi chiedo se con tanta grazia di soggetto e di ambiente, tu ti metti a fare l'idiota componendo quadretti stucchevoli???
In cotanto ambiente dove si respira un odore di umanità controversa ma pur gioiosa, tu ti metti a fotografare gli occhi azzurri di un bambino come puro esercizio di stile? Per non parlare dei vecchi, che se quelle rughe le mettiamo in fila a tutte quelle che abbiamo già visto in ritratti simili, arriviamo tranquillamente su Marte e pure oltre?
Secondo me non è che bisogna per forza fare i "drammatici", perchè mi stanno molto antipatici anche coloro che indulgono nella drammaticità con uno spirito di compiaciuto sadismo. Il fotografo, in quanto "scrittore di luce" è assimilabile agli scrittori veri: ci sono scrittori leggeri e scrittori impegnati. C'è Umberto Eco e Francesco Totti (il libro sulle barzellette).
Insomma, sarebbe importanti chiedersi ogni tanto i motivi del nostro impegno. Niente e nessuno però vieta la foto "leggera" e disimpegnata, ci mancherebbe, basta esserne consapevoli e non tentare di prendere in giro la gente.
Ciao.


netwixon
volevo chiedere se le foto sono state scattate in digitale o su pellicola e se sono state post ritoccate.Grazie.
Antonio C.
Claudio,

non per difendere a tutti i costi l'autore (o l'autrice, non l'ho mica capito dal nome), ma secondo me fa parte del mondo che ritrae, per questo vi ha accesso così facilmente. Intendo, dev'essere della stessa nazionalità o quasi rispetto ai soggetti, quello immagino sia il mondo in cui si trova.
Per cui, come noi ci lasciamo andare ad esperimenti con le nostre modelle, le nostre strade e quant'altro, lui/lei lo fa con quello che ha disposizione.
Questa almeno è la mia impressione, ma potrei aver cannato di brutto.
_Nico_
Mi sono guardato il portfolio per intero, tutte le foto una per una. Grazie Claudio della segnalazione! Grande fotografo. Devo dire che se mi trovo due bimbi con accanto un asinello, o vecchi con le rughe, scatto, senza pormi problemi. Altrimenti, con quel che s'è visto in centotrent'anni di foto (e tre millenni di pittura e scultura) conviene appendere la macchina al chiodo... biggrin.gif Potrà fare dell'ottimo reportage Nour...

CODE
Il fotografo, in quanto "scrittore di luce" è assimilabile agli scrittori veri: ci sono scrittori leggeri e scrittori impegnati.


Ecco, Nour porta un nome che è un destino: Nur ad-din in arabo significa «Luce» (luce dell'alba, se non ricordo male)...
_Nico_
Rettifico: centosettant'anni di foto...

P.S. Nur è nome da maschio
Claudio Rampini
Anche il regista di "Viaggio a Kandahar" fa parte di "quel" mondo eppure l'ultimo film "Bambini Randagi", è una collezione unica di luoghi comuni e banalità. Non è servito nemmeno il richiamo esplicito a "Ladri di biciclette".
A volte qualcuno "ci marcia". Bisognerebbe che qualcuno dica all'autore o all'autrice, che la deve smettere di fare foto da turista! biggrin.gif
Cmq non metto in discussione un talento che mi sembra molto bene espresso a livello tecnico, formale ecc ecc.
Antonio C.
Come si dice "I get your point" wink.gif

_Nico_
QUOTE (claudio60 @ Sep 29 2004, 01:39 PM)
... l'ultimo film "Bambini Randagi", è una collezione unica di luoghi comuni e banalità. ... A volte qualcuno "ci marcia". Bisognerebbe che qualcuno dica all'autore o all'autrice, che la deve smettere di fare foto da turista!  biggrin.gif

Non ho visto il film, ma forse abbiamo una diversa concezione di cosa sia una foto da turista. Io considero foto da turista queste:

user posted image

user posted image

Insomma, un po' diverse da quelle di Nour Eddin. Se tu consideri foto da turista quelle di Nour Eddine, ebbene, spero proprio di diventare un bravo 'turista' come lui... biggrin.gif
Claudio Rampini
Forse avrei dovuto dire foto "per" i turisti? rolleyes.gif
Andrea Lapi
Ringrazio Claudio per la segnalazione e mi associo a chi avrebbe voluto scattare foto di quel tipo. Ognuno ha il suo stile e le sue opinioni. A me piace anche il tipo di foto "ultraclassica". Ben vengano quindi primi piani di anziani e bambini, se ben fatti come quelli presentati! Non mi vergogno a dire che sarei contento di poter presentare nella mia personale "collezione" un bel Tai Mahal (si scrive cosi?) perfettamente centrato, le piramidi con il sole bello grosso dietro e pure le dune di sabbia con il sole gigantesco e la carovana dei cammelli che ci passa davanti!

Un salutone
Claudio Orlando
Devo dire che, come spesso avviene, per fortuna, le opinioni sono varie e anche molto distanti fra loro.

Quel che ha colpito me, è l'estrema cura che questo autore ha sia per la composizione che per la lavorazione successiva dei propri scatti. I soggetti sono secondo me, scelti e ripresi con attenzione quasi maniacale. Non mi ritrovo stavolta con Claudio60 perchè non è una sfilata di rughe tutte simili e tutte tendenti al piagnisteo. Anzi, secondo me ha scelto i soggetti non solo variando il tipo ma anche l'ambientazione. Questa secondo me la sua particolarità e proprio per questa sua particolarità mi ha interessato. Passa con grande disinvoltura dai ritratti dei bambini, quelli che più piacciono ad Antonio per capirci, che sono "eccezionali". A quelli delle persone anziane, questi sì forse un po' comuni, abbinandoli però subito dopo con i bambini come in "Man and child in Chafchawan" o ambientandoli nelle vie che potrebbero essere di un qualsiasi nostro paese del sud con tanto di donna che torna dalla spesa come in "Chawni man" in cui l'espressione e la luce del volto del vecchio è veramente bellissima, sembra quasi "geloso del mondo che ha dietro e che considera "suo".
Se ne esce poi con uno scatto che, Antò non me ne volere, sembra tratto davvero da un libro di Salgado: "Harvesting" biggrin.gif
In cui mi sembra quasi di respirare la polvere che è presente proprio come un soggetto.
Per me è bravissimo.
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