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carmine esposito
Visto che siamo sempre quì a valutare pregi e difetti di un' ottica, spesso mi sorge un dubbio.
Per notare le differenze tra un' ottica PRO e una normale, magari quelle in dotazione con i corpi, a che misure dovremmo stampare le nostre foto per notare le differenze?
Non parlo di crop a monitor, ma solo di stampe su carta fotografica in laboratorio.
Ad esempio 18-200 contro 28-70 alle stesse focali e diaframma, in che formato cominceremmo a notare le differenze? Parlo di distorsione, passaggi tonali, timbro dell' ottica ecc.
Di esempi se ne possono fare tanti, questo è solo uno... ma nella stampa?
Massimo.Novi
QUOTE(carmine esposito @ Mar 26 2008, 12:04 PM) *
...stampe su carta fotografica in laboratorio.
Ad esempio 18-200 contro 28-70 alle stesse focali e diaframma, in che formato cominceremmo a notare le differenze? Parlo di distorsione, passaggi tonali, timbro dell' ottica ecc.
....


Ciao

Le differenze su distorsione e resa tonale le noti a qualsiasi ingrandimento. Ovviamente un'immagine più piccola appare più contrastata. E fotografare alberi è meno critico (per le distorsioni) che fotografare cattedrali.

I problemi di aberrazione cromatica, purple fringing e simili li noti abbastanza su ingrandimenti dal 20x30 in su ma dipende dall'immagine e dall'ammontare dell'aberrazione.

In generale quello che si perde è la nitidezza complessiva e la resa sulle ombre, oltre al fatto che il prezzo influenza luminosità, robustezza, resistenza ai riflessi, trattamento lenti e correzione ottica.

Infine occorre dire che non tutte le ottiche rendono al meglio al medesimo diaframma. Di solito f8-f11 è il limite ottimale ma non sempre.

Saluti
Luc@imola
Riprendendo l'esempio del 18-200 e 28-70, non vedrei neanche tanto interessante confrontare ottiche di tipologia cosi' diversa..
giannizadra
Le differenze che contano per le foto, le vedi quasi tutte a qualsivoglia ingrandimento (tranne la definizione, il focus e spesso il micromosso).
E soprattutto le vedi in stampa (meglio grande).

Per quelle che non contano, e ancor più per quelle che non ci sono, è preferibile il crop al 100% a monitor. Non ha nulla a che vedere con le foto, ma è un inesauribile argomento di conversazione... smile.gif
carmine esposito
QUOTE(Luc@imola @ Mar 26 2008, 12:16 PM) *
Riprendendo l'esempio del 18-200 e 28-70, non vedrei neanche tanto interessante confrontare ottiche di tipologia cosi' diversa..


Infatti il mio non è affatto un confronto tra ottiche, ma tra la diversa resa in stampa, al medesimo formato.
Alcuni sostengono che per notare le differenze bisogna stampare formati almeno 50X60.
Vero o falso?
Massimo.Novi
QUOTE(carmine esposito @ Mar 26 2008, 12:29 PM) *
...Alcuni sostengono che per notare le differenze bisogna stampare formati almeno 50X60.
Vero o falso?


Ciao

Falso, ma dipende cosa confronti e che tipo di immagine è.

Non ci sono regole prefissate. Alcune cose di massima come detto.

Conta molto più il contenuto dell'obiettivo. Ovvio che per alcuni usi vi sono ottiche preferibili come qualità. Ma è molto soggettivo.

Saluti
Marco Senn
La differenza tra il mio 50f1.8 e il 18-70, alla stessa apertura, si vede già su un 12x18. E' una questione di timbro, pulizia, gradualità nei colori... non saprei definirla se non con "maggiore armonia". Immagino sia così anche con lenti più blasonate. Tra il 12-24 e il 18-70 invece le differenze sono proprio ottiche, a parità di focale uno tiene le linee dritte, l'altro curve...
cuomonat
La differenza che mi aspetto tra un'ottica economica e una pro posso paragonarla a quella che ho tra JPEG e NEF.
_Led_
Ho assistito personalmente ad una prova in bianco dove un panel di "esperti" (detto senza ironia) non riusciva a riconoscere un plastichino da un vetro da migliaia di euro su una stampa 60x40... ohmy.gif

Poi, per non sbagliare, me ne vado in giro comunque con ottiche da migliaia di euro... wink.gif.
La differenza per me fondamentale è nell'uso: la precisione dell'esposizione e della messa a fuoco facilitata dalla maggiore luminosità.
Lucabeer
QUOTE(_Led_ @ Mar 26 2008, 06:54 PM) *
La differenza per me fondamentale è nell'uso: la precisione dell'esposizione e della messa a fuoco facilitata dalla maggiore luminosità.


E, nel mio caso, la consapevolezza che se la foto fa schifo... allora non ho giustificazioni ed è solo colpa mia... rolleyes.gif
efdlim
La differenza è relativamente avvertibile se stampi delle foto scattate in luce normale.
La differenza tra una ottica di livello superiore è avvertibile quando le condizioni di luce sono critiche, in particolare in ambienti chiusi e scarsamente illuminati.
Le ottiche migliori mantengono contrasto e brillantezza anche a luce di candela...le ottiche meno performanti vanno letteralmente in crisi impedendoti di portare a casa scatti accettabili.
Non è solo questione di maggiore luminosità, è proprio la qualità dei vetri ottici che è completamente diversa e aumenta la capacità di lasciare passare la luce.
Oltre a quanto già stato detto sulla distorsione e vignettatura.
Morale, per fotografare la famiglia al mare non serve una ottica professionale....ma se ti capita di scattare di sera o in interni con poca luce la differenza emerge...eccome se emerge.
Detto questo, conosco personalmente dei fotografi appassionati del marchio Leica che sono in grado di distinguere con quale ottica sono state scattate le foto....ogni ottica Leica, a parità di focale, lascia una sua impronta sullo sfocato con una caratteristica peculiare sulla tridimensionalità che per i "sommelier" della fotografia sono riconoscibilissimi.
Fabio
scattoman
Qui il Nikkor AF 70/210 4-5,6 (usato) a 120 caffe con D70s.
Chissà che avrebbe fatto Leica...



Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.
efdlim
Un esempio di foto a teatro con il 80/200 2.8 a 200 mm e f2.8. Messa a fuoco manuale cosi come il tempo di posa di 1/40 a 1600 iso.
Impossibile con il pur valido 18/200 tutto fare....

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Fabio
efdlim
Beh!.....Il 180 3.4 apo Leica si comporta cosi......

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.
giannizadra
QUOTE(efdlim @ Mar 26 2008, 08:45 PM) *
ogni ottica Leica, a parità di focale, lascia una sua impronta sullo sfocato con una caratteristica peculiare sulla tridimensionalità che per i "sommelier" della fotografia sono riconoscibilissimi.


Tutto sommato è piuttosto vero. Non solo per i Leitz.

Difficile tuttavia riconoscere l'impronta dello sfuocato nelle foto postate sopra, in cui c'è solo il soggetto a fuoco su sfondo nero e lo sfuocato non si vede... rolleyes.gif
Francesco Martini
QUOTE(carmine esposito @ Mar 26 2008, 12:04 PM) *
Visto che siamo sempre quì a valutare pregi e difetti di un' ottica, spesso mi sorge un dubbio.
Per notare le differenze tra un' ottica PRO e una normale, magari quelle in dotazione con i corpi, a che misure dovremmo stampare le nostre foto per notare le differenze?
Non parlo di crop a monitor, ma solo di stampe su carta fotografica in laboratorio.
Ad esempio 18-200 contro 28-70 alle stesse focali e diaframma, in che formato cominceremmo a notare le differenze? Parlo di distorsione, passaggi tonali, timbro dell' ottica ecc.
Di esempi se ne possono fare tanti, questo è solo uno... ma nella stampa?

Carmine....credo che se ci si mette a fare confronti a monitor con una foto fatta con un'ottica di pregio e una "normale" ci si diventa pazzi a cercar differenze specialmente se le foto sono state fatte a diaframmi piuttosto chiusi.... messicano.gif .....
La vera differenza , secondo me, va ricercata nella maggior luminosita' delle ottiche pro che e' anche costante a tutte le focali.....e non e' cosa da poco...
Poi...la foto (e la differenza) la fa sempre il fotografo....e sapessi quante orribili foto ho visto fatte con ottiche PRO..e quante bellissime foto ho visto fatte con ottiche da quattro soldi.... dry.gif
Buone foto
Francesco Martini
scattoman
QUOTE(giannizadra @ Mar 26 2008, 09:27 PM) *
Tutto sommato è piuttosto vero. Non solo per i Leitz.

Difficile tuttavia riconoscere l'impronta dello sfuocato nelle foto postate sopra, in cui c'è solo il soggetto a fuoco su sfondo nero e lo sfuocato non si vede... rolleyes.gif



Giusto perchè si parlava di resa in interni o con poca luce.
Ma forse sono tutti discorsi teorici.

Su una cosa si può concordare: una ottica luminosa e di razza è incisa e non impasta i colori.

Stasera un'amico mi faceva vedere sul monitor circa un centinaio di scatti eseguiti a Venezia pochi giorni fa, scattate con una macchina ex ammiraglia di 4 Mp diretta.... concorrente Nikon, ed obiettivo 80/200/2,8 (quello nero).
Una serie di ritratti stupendi, colti al volo, con uno sfuocato molto bello e dei colori davvero gradevoli, ombre aperte, etc...

Con 1200 caffe + un 28/70/2,8 (sempre usato)ha un grande corredo per la street e non solo.
Certo non è nuovo, però è tutto perfettamente funzionante.

Tra pezzi, una borsa fotografica e tanta passione!! rolleyes.gif
efdlim
Gianni, direi che è evidente che non sono queste le foto con cui valutare lo sfocato....semplicemente perchè non c'è....
alcarbo
QUOTE(Francesco Martini @ Mar 26 2008, 09:49 PM) *
Poi...la foto (e la differenza) la fa sempre il fotografo....e sapessi quante orribili foto
ho visto fatte con ottiche PRO..
Francesco Martini


Francesco ti riferisci alle mie ? messicano.gif
Francesco Martini
QUOTE(alcarbo @ Mar 26 2008, 10:26 PM) *
Francesco ti riferisci alle mie ? messicano.gif

..ma....no!!!! ...non mi riferivo a nessuno.... rolleyes.gif ....parlavo cosi'..in generale...
Francesco Martini
Francoval
Con foto da book le imperfezioni saltano immediatamente agli occhi perchè si guardano a distanza ravvicinata. Diventano al contrario, nella maggior parte dei casi, trascurabili con ingrandimenti, specie se ridotti 20x30/30x40, da mettere in parete.
carmine esposito
QUOTE(Francoval @ Mar 26 2008, 11:06 PM) *
Con foto da book le imperfezioni saltano immediatamente agli occhi perchè si guardano a distanza ravvicinata. Diventano al contrario, nella maggior parte dei casi, trascurabili con ingrandimenti, specie se ridotti 20x30/30x40, da mettere in parete.


Il dubbio mi è sorto perchè un fotografo la scorsa settimana vedendomi fotogragare con il 28-70 mi ha chiesto che ingrandimenti facevo. Io di solito arrivo a 20x30/30x40 e allora questa persona mi dice che è inutile girare con tutta questa roba tanto i particolari nelle foto difficilmente li vedo a questi formati, la cosa cambia se stampi oltre.
Io la prova non l'ho mai fatta tra due ottiche, e allora ho pensato di proporre a chi più di me per esperienza e lavoro può consigliarmi.

Gemma D70S
QUOTE(carmine esposito @ Mar 27 2008, 10:51 AM) *
Il dubbio mi è sorto perchè un fotografo la scorsa settimana vedendomi fotogragare con il 28-70 mi ha chiesto che ingrandimenti facevo. Io di solito arrivo a 20x30/30x40 e allora questa persona mi dice che è inutile girare con tutta questa roba tanto i particolari nelle foto difficilmente li vedo a questi formati, la cosa cambia se stampi oltre.
Io la prova non l'ho mai fatta tra due ottiche, e allora ho pensato di proporre a chi più di me per esperienza e lavoro può consigliarmi.


I particolari per "ritrovarli" in stampa ci devono essere nella scena ripresa... qualcuno ha giustamente fatto notare che la distorsione a barilotto per esempio si nota di più se fotografiamo una scatola cubica piuttosto che un mazzo di carciofi... de cuo arrivare a dire che il 28/70 è inutile perché tanto in stampa i particolari non si "vedono" mi pare un attimino esagerato... e mi puzza di volpe e uva, siccome "qualcuno" non ce l'ha allora è inutile... allo stesso modo valutare lo sfocato dove non c'è uno sfondo sfocato e un modo come un altro per passare il tempo... ho conosciuto vari "somellier" pallinari convinti... che sono andanti in "palla" quando gli è stato chiesto di passare dalle parole ai fatti... ovvero "discriminare" questo o quell'altro scatto in funzione dello sficato... alla fine la questione si è fatta random della serie era più il "caso" che reale cognizione quando ci indovinavano... forse è più facile riconoscere le fotografie dalla puzza che visivamente... in un'edizione Venafrana... qualcuno mostrò stampe di generose dimensioni riprese con il 18/55 e il 60 micro (mi sembra) e sulla stampa a "loro" dire non si notavano differenze... ovviamente mi sono estraneato dal partecipare alla facezia, però il dubbio circa la potenziale "qualità" delle stampe mi è venuto, possibile che un micro dia gli stessi risultati di un allpupose economico? A questo punto c'è qualcosa che non torna e se un 28/70 è giudicato "eccessivo" per un stampa digitale 20x30 stiamo parlando ancora di fotografia o cosa? Eppure qualcuno reputa questi ragionamenti molto seriamente, voglio sperare che almeno intimamente non ne siano convinti, perché se ci credono veramente allora... alzo le mani e mi arrendo...
Gemma D70S
QUOTE(Francoval @ Mar 26 2008, 11:06 PM) *
Con foto da book le imperfezioni saltano immediatamente agli occhi perchè si guardano a distanza ravvicinata. Diventano al contrario, nella maggior parte dei casi, trascurabili con ingrandimenti, specie se ridotti 20x30/30x40, da mettere in parete.


Lapalissiano direi... dipende "essenzialmente" dalla distanza da cui si osserverà la stampa... della serie il fotografo "previdente" userà il formato di "ripresa" giusto in funzione del formato di stampa che vuole ottenere... della serie "una volta" stampa grande, formato pellicola grande... oggi stampa digitale grande, file digitale grande inteso come risoluzione in pixel...

Tra l'altro ritornando al quesito posto dall'autore del thread, per esempio lui normalmente stampa 20x30 ma ipotiziamo che un suo scatto gli piaccia talmente tanto da realizzare un 40x60 una tantum, con i famosi particolari del 28/70 che non servono!!! Come la mettiamo? Al limite meglio avere più dettaglio a disposizione, una sorta di riserva da usare anche per sfizio, che ritrovarsi a fare i conti con penuria di dettaglio dovuta a infima qualità dell'ottica generalista... poi ognuno con i soldi suoi ci compra quello che gli pare...
100750
QUOTE(carmine esposito @ Mar 27 2008, 12:51 PM) *
Il dubbio mi è sorto perchè un fotografo la scorsa settimana vedendomi fotogragare con il 28-70 mi ha chiesto che ingrandimenti facevo. Io di solito arrivo a 20x30/30x40 e allora questa persona mi dice che è inutile girare con tutta questa roba tanto i particolari nelle foto difficilmente li vedo a questi formati, la cosa cambia se stampi oltre.
Io la prova non l'ho mai fatta tra due ottiche, e allora ho pensato di proporre a chi più di me per esperienza e lavoro può consigliarmi.

Secondo la logica di quel fotografo nessuno dovrebbe comprare una Ferrari, tanto il limite e' di 130 km/h.
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