Aiuto - Cerca - Utenti - Calendario - Salta a fondo pagina - Versione completa  
NikonClub.it Community > NIKON SCHOOL > TECNICHE Fotografiche
CarloNadalin
Ciao a tutti,
ultimamente mi è capitato di vedere sempre più foto eseguite con lunghe esposizioni....l'effetto è notevole! ohmy.gif

Ora; per quanto riguarda l'attrezzatura siamo tutti d'accordo su trepiedi, scatto remoto, filtri ND se servono ecc....
Facendo una ricerca qui sul forum ho letto anche una discussione su come calcolare la "giusta" esposizione quando questa và oltre i 30 secondi segnalati dall'esposimetro....

Il mio dubbio è questo:
Come gestire le alte luci?
Nel senso, se fotografo uno scoglio in primo piano che porta lo sguardo verso l'orizzonte e poi nell'inquadratura c'è anche la costa che rende meglio il contesto....gli edifici non verranno del tutto "bruciati" con 3/4 minuti di esposizione anche se illuminati da semplici lampioni?
In questo caso si devono fare più esposioni per poi unirle in HDR o c'è un alternativa meno "finta"?

Qualsiasi consiglio è ben accetto anche perchè non ho mai provato ma mi piacerebbe farlo appena mi si presenti l'occasione (magari portando a casa scatti decenti grazie ai vostri consigli... tongue.gif )


grazie.gif

Carlo
cosimo.camarda
ciao carlo, perchè 3/4 minuti?
CarloNadalin
Per fare un esempio...ho letto di foto anche di 30 minuti per includere le scie delle stelle!....
Sulle riviste per riprendere questo fenomeno parlano da 15 minuri a più di un ora in posa B.

Carlo

PS: ciao cosimo rolleyes.gif
cosimo.camarda
penso che sia un discoro diverso, pechè l'esposizione così lunga viene fatta in modo da poter registrare il movimeto reale delle stelle, per paesaggi notturni in genere alzo un pò gli iso ed un cavalletto, ma ci stai dentro i secondi. tutto ciò secondo me.

ps. buon fine settimana.
CarloNadalin
Grazie cosimo e Buon WE ancha a te...

Riporto il link della discussione che mi ero letto:
http://www.nikonclub.it/forum/index.php?sh...ghe+esposizioni

La foto postata da Andrea Moro (ottima foto andrea!) riporta proprio un paesaggio notturno, le scie delle stelle ecc...anche se però non ci sono fonti luminose invasive.
In altri siti esterni invece ho visto proprio foto con le luci della costa riprese nella composizione...

Saluti
Carlo
Antonio Canetti
QUOTE(CarloD70 @ May 9 2008, 05:02 PM) *
....gli edifici non verranno del tutto "bruciati" con 3/4 minuti di esposizione anche se illuminati da semplici lampioni?


Carlo


Anche in notturno si espone o per le ombre o per le luci percui bisgna trovare il giusto compromesso, fortunatamente col digitale si possono fare tutte le prove che vuoi.
sulle foto lunghe bisogna anche applicare il difetto di reciprocità se fai una ricerca ti sarà spiegato qual'è il problema, così a memoria non mi ricordo di quanto bisogna allungare o accorciare l'esposizione.

Saluti

Antonio
CarloNadalin
Grazie antonio,
approfondirò la ricerca.

Carlo
andromeda.73
scusate l'intromissione.

Matematicamente parlando, l'esposizione è definita in:


Esposizione = Intensità luminosa * tempo

e può essere descritta come la somma dei fattori di diaframma, tempo di esposizione e velocità della pellicola. Il rapporto che intercorre tra questi tre elementi è definito come reciprocità. A parità di condizioni di luce, si ottiene la stessa esposizione se aumentando un fattore se ne diminuisce un altro della stessa quantità. Ad esempio, portando il tempo da 1/250 a 1/500, quindi dimezzando l'esposizione alla luce, si può scegliere se raddoppiare il diaframma oppure aumentare la sensibilità della pellicola (o del sensore elettronico nelle fotocamere digitali). In entrambi i casi la quantità di luce che colpirà la pellicola sarà la stessa. Questa caratteristica permette un elevato controllo sul risultato fotografico. Modificando l'apertura del diaframma otteniamo una profondità di campo più o meno ampia, agendo sul tempo controlliamo l'effetto mosso, mentre utilizzando una pellicola più o meno veloce, gestiamo la granularità dell'immagine.
Variando il tempo, cambia l'esposizione

Difetto di non reciprocità

Il rapporto di reciprocità è sempre lineare tranne che nelle situazioni in cui il tempo di esposizione è particolarmente breve o molto lungo. In questi casi gli elementi sensibili presenti sulla pellicola non reagiscono allo stesso modo e possono provocare delle dominanti di colore o una risposta alla luce insufficiente. Questo problema, chiamato difetto di reciprocità, può essere corretto con l'utilizzo di filtri colorati nel primo caso, oppure aumentando l'esposizione nel secondo.
CarloNadalin
Ciao Andromeda....
quindi il "difetto" parlando in digitale si può risolvere in PP elimando la dominante...oppure rifacendo lo scatto dopo aver valutato l'istogramma....o mi son perso nei meandri della metamatica? eh eh

Ciao
Carlo
nippokid (was here)
QUOTE(CarloD70 @ May 9 2008, 06:16 PM) *
..quindi il "difetto" parlando in digitale ...cut...

...non esiste... wink.gif

bye. ph34r.gif

CarloNadalin
Pollice.gif
Antonio Canetti
QUOTE(nippokid @ May 9 2008, 06:36 PM) *
...non esiste... wink.gif

bye. ph34r.gif


Frequentare il Forum è sempre interesante, permette di tenersi aggiornati, come in questo caso.

Antonio
Maury_75
Ciao Carlo, quello che sto x dirti è frutto di esperienza personale, non è teoria, non è legge sacrosanta ma solo mie esperienze.
Le foto in notturna sono molto belle ma particolari, la miglior cosa da fare è armarsi di pazienza e fare tante tante prove.
Partiamo dalla cosa + semplice il calcolo del tempo di esposizione: scegli il posto effettui l'inquadratura io ho una d50 faccio i primi scatti a iso 1600 massima apertura di diaframma con esposimetro regolato su matrix e vedo il risultato se mi piace come inquadratura ecc ecc imposto posa B iso minimo possibile (nel mio caso 200) porto il diaframma da f/8 in su (dipende dalla profondità di campo che ti serve) e faccio il calcolo del tempo necessario in base ai dati di scatto che sono venuti fuori da quello a iso 1600. Quindi devi amuntare il tempo di 3 f/stop x gli iso e dei relativi f/stop a seconda del primo diaframma utilizzato rispetto a quello che vuoi utilizzare.

Se ci sono delle luci o fonti luminose ti consiglio sempre scatti brevi, le lunghe esposizioni non sono indicate perchè bruci tutto sempre e cmq a iso bassi e nel caso di presenza di luci io sottoespongo leggermente.

Per fare lunghe esposizioni intriganti tipo questa

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

oppure questa

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

la prima di 8 minuti circa e la seconda di 7 le puoi fare solamente in inquadrature senza fonti luminose devi cercarti dei posti dove non ci sono luci e focheggiare a mano.

questa è di mezzora

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Spero di essere stato chiaro e utile se hai dubbi chiedi pure.
Saluti Maury
CarloNadalin
Ciao Maury
grazie mille delle info...proprio quello che cercavo...esperienze personali sul campo!

Veramente notevoli le immagini postate...complimenti! Pollice.gif

Ciao e grazie
Carlo
andromeda.73
questa è una posa di oltre 360 min.
CarloNadalin
Andromeda....molto astratta! ohmy.gif

Se me la facevi vedere qualche mese fa avrei pensato che era solo un filtro di Photoshop....

Complimenti Pollice.gif

Carlo
andromeda.73
non credo che esista un filtro di photoshop che possa farti ottenere una simile foto!
CarloNadalin
Ciao Andromeda
Filtro > Sfocatura > Sfocatura Radiale

Prova a creare un documento quadrato > Livello 1 e colora di bianco > Inserisci Disturbo > Regola i livelli per aumentare il contrato > Applica il filtro sopracitato

Ovvio l'effetto non è uguale...ma considera che per fare quanto scritto poco fa ci vogliono 30 secondi wink.gif

Ciao
Carlo
cosimo.camarda
...ora ho le idee un pò più chiare...
manis
QUOTE(CarloD70 @ May 9 2008, 05:02 PM) *
Il mio dubbio è questo:
Come gestire le alte luci?
Nel senso, se fotografo uno scoglio in primo piano che porta lo sguardo verso l'orizzonte e poi nell'inquadratura c'è anche la costa che rende meglio il contesto....gli edifici non verranno del tutto "bruciati" con 3/4 minuti di esposizione anche se illuminati da semplici lampioni?
In questo caso si devono fare più esposioni per poi unirle in HDR o c'è un alternativa meno "finta"?


Ciao Carlo,

Il quesito di come gestire le alte luci nella fotografia notturna è molto interessante, ma molto complesso da trattare.
Dipende da due fattori fondamentali: il tipo di soggetto (illuminazione) ed il tipo di risultato che si vuole ottenere. Ovviamente anche lo strumento che si utilizza digitale o pellicola invertibile o dia è molto importante.
Se il soggetto non presenta una differenza eccessiva fra alte luci ed ombre e la nostra attrezzatura è in grado di gestirla allora non ci sono problemi.
Nell'esempio che invece fai tu e che capita molto spesso nella fotografia notturna la faccenda si complica e bisogna effettuare delle scelte.

La prima possibilità è quella di esporre per avere comunque dei dettagli nelle ombre anche a fronte di avere una foto leggermente sovraesposta e con le alte luci bruciate. Questa "scuola di pensiero" permette di ottenere dei buoni risultati in pellicola ma non in digitale. La saturazione delle alte luci nella pellicola è infatti molto più graduale e piacevole, mentre in digitale è molto più brusca e brutta da vedere. Se ti piace un effetto di questo tipo e scatti in digitale, puoi fare 2 o 3 esposizioni e mediarle in post-produzione per ottenere una saturazione delle alte luci più dolce e simile alla pellicola.

Una seconda possibilità è invece quella di dare maggior importanza ai dettagli delle luci anche se questo significa annegare il resto in un nero pece. In questo caso non ci sono problemi, esponi per le luci e aspettati che i dettagli delle ombre spariscano.

Se invece desideri avere dettagli sia nelle ombre che nelle alte luci, l'unica possibilità è quella di effettuare delle esposizioni multiple da unire in post produzione. In questo caso ti suggerisco di utilizzare tecniche diverse per cercare quella che ti restituisce il risultato finale più naturale.
Puoi provare a passare tramite hdr utilizzando photomatix o photoshop (il metodo compress highlights talvolta funziona molto bene) e su questi trovi in rete molti articoli o tutorials.
Oppure puoi provare ad unire esposizioni multiple senza passare da hdr, ma semplicemente mediano le immagini od applicando automaticamente maschere di contrasto ( sul mio sito descrivo entrambe queste tecniche). Un'ultima tecnica che sto utilizzando ultimamente e che trovo funzionare molto bene sono i programmi come enfuse e tufuse che talvolta pemettono di ottenere dei risultati molto naturali.
Se l'unione di esposizioni multiple produce un risultato troppo innaturale puoi sempre mediarlo con una delle immagini di partenza.

Spero di esserti stato utile.

Ciao,

Fabrizio
CarloNadalin
Ciao Fabrizio
grazie mille per le dritte!

Ho dato un occhiata anche al tuo sito e....un pò alla volta mi sà che mi leggo tutti gli articoli! laugh.gif

Grazie
Carlo
Nicola Verardo
ciao Carlo,
per quanto riguarda le alte luci e le lunghe esposizioni in questa foto fatta a mezzanotte ca vedi comeè risultata la luna .... esposizione di un paio di minnon più , bisogna considerare che poi c'è l'effetto movimento del satellite

IPB Immagine

ps non conoscevo ancora L' HDR all'epoca , ora si potrebbe avere un risultato miglire con più esposizioni
CarloNadalin
Ciao Nicola
e grazie del tuo contributo, foto stupenda!

Cavolo ragazzi ma con ste foto mi state facendo voglia di uscire la notte....ma io quando dormo poi? eh eh

Ciao a tutti
Carlo
simone_chiari
QUOTE(Maury_75 @ May 10 2008, 11:02 AM) *
Partiamo dalla cosa + semplice il calcolo del tempo di esposizione: scegli il posto effettui l'inquadratura io ho una d50 faccio i primi scatti a iso 1600 massima apertura di diaframma con esposimetro regolato su matrix e vedo il risultato se mi piace come inquadratura ecc ecc imposto posa B iso minimo possibile (nel mio caso 200) porto il diaframma da f/8 in su (dipende dalla profondità di campo che ti serve) e faccio il calcolo del tempo necessario in base ai dati di scatto che sono venuti fuori da quello a iso 1600. Quindi devi amuntare il tempo di 3 f/stop x gli iso e dei relativi f/stop a seconda del primo diaframma utilizzato rispetto a quello che vuoi utilizzare.
Saluti Maury


questo procedimento vale pure per la pellicola? se scattassi con una velvia 50 dovrei scendere sotto i 50 iso?
ciao
Simone
Digital3
Simone il procedimento è interessante ma vorrei capire meglio con dei dati numerici:

In automatico:

ISO 1600 tempo 10 secondi f/2.8

Imposto manualmente:

ISO 200 f/11 tempo ??? secondi

Puoi spiegarmi come calcolo i secondi?

Grazie mille.

Ciauz biggrin.gif
lhawy
QUOTE(messiah.millennium @ Oct 3 2008, 04:43 PM) *
Simone il procedimento è interessante ma vorrei capire meglio con dei dati numerici:

In automatico:

ISO 1600 tempo 10 secondi f/2.8

Imposto manualmente:

ISO 200 f/11 tempo ??? secondi

Puoi spiegarmi come calcolo i secondi?

Grazie mille.

Ciauz biggrin.gif

facciamolo in due passi:
- quando passi da 1600iso a 200 abbassi la sensibilità di 3 stop (da 1600: 800-400-200), quindi dovrai incrementare il tempo di 3 stop (10x2x2x2= 80 secondi), la tua esposizione sarà quindi iso 200, 80" f2.8
- se poi vuoi impostare f11 dovrai incrementare ancora il tempo di 4 stop (80x2x2x2x2=1280"...ovvero 21 minuti circa) perchè da f 2.8 a f11 ci sono 4 stop di differenza (da 2.8: 4/5.6/8/11), quindi la tua esposizione equivalente sarà iso 200, 21minuti, f11
lhawy
praticamente equivale a sommare gli stop che perdi abbassando la sensibilità agli stop che perdi chiudendo il diaframma (3+4) e poi incrementare il tempo di conseguenza, nel nostro caso c'è un abbassamento totale di 7 stop, per cui il tempo dovrà aumentare di 7 stop: 10" x2x2x2x2x2x2x2= 1280" = ~21'
Digital3
Ho letto ssolo ora la risposta.

E' tutto chiaro grazie mille.

Ciauz:D
Salta a inizio pagina | Per vedere la versione completa del forum Clicca qui.