Ero lì in piedi nella prima carrozza di quel treno locale giapponese curiosando sul particolare panorama che mi circondava, ma poi non ho potuto non notare le due cornici che ritagliavano due mondi così vicini eppure così diversi tra loro.
Ho pensato a come si potrebbe sentire un povero treno, costretto per tutta la vita su due freddi binari, sempre uguali, monotoni....chissà, magari sogna di poter un giorno uscirne fuori e farsi una bella corsa su quelle stradine così deliziosamente tortuose, così maliziosamente vicine, così drammaticamente lontane.
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Ciao
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Andrea
P.S: Scusatemi ancora se non ho imparato a postare le foto direttamente, se qualcuno mi da una dritta mi farebbe un gran favore