Ciao,
il "crop" non comporta alcuna perdita di qualità, quindi non fa differenza il "momento" della PP in cui viene eseguito. Da evitare, se possibile, di effettuarlo su Jpeg già salvato, cosa che comporterebbe un risalvataggio del file con conseguente ricompressione.
In RAW è opportuno effettuare il "raddrizzamento" dell'immagine (intendo con angoli diversi da 90° e multipli...quindi rimettere "in bolla" l'orizzonte, ad es.) dato che l'operazione comporta interpolazione di tutta l'immagine.
Così come la correzione della distorsione, se proprio necessaria, è meglio poterla fare sul RAW. Anch'essa comporta interpolazione e "rimappatura" di tutti i pixel coinvolti.
Riguardo la lavorazione di un file a 16bit...con un PC di "normale" potenza non è riscontrabile una grande differenza operativa in termini di velocità, del resto ampiamente ripagata dalla qualità, quando si lavora su uno o comunque con pochi layer. Ovvio che facendo uso di numerosi layer, soprattutto di duplicati dello sfondo che di fatto raddoppiano la dimensione del file, il rallentamento può farsi evidente.
Mi trovo spesso a "trafficare" con decine di layer ed eventualmente, piuttosto che rinunciare ai 16bit...preferisco aspettare

...o procedere a dei salvataggi intermedi, seguiti da unione dei livelli.
Si parla però di serie limitate, lavori su immagine singola o editoriali di poche pagine.
Centinaia di immagini non sono compatibili con una lavorazione di quel tipo...in quel caso un paio di livelli di regolazione, un paio per lo sharpening, un filtro Nik e via. I 16bit non danno fastidio..implicano qualche decina di secondi in più per immagine. Trovarsi uno scatto 8bit posterizzato e/o "artefatto" e/o privo di transizioni tonali, magari all'ultimo passaggio, fa certamente perdere più tempo. E pure il buon umore.

byebye.