Stamani allora abbiamo deciso di recarci su un relitto della costa catanese molto conosciuto, il "Terni"!
Sole splendido e temperatura mite ci hanno rimesso l'allegria e fatto dimenticare, per qualche istante, l'immersione sfumata. Giunti sul luogo l'acqua di un bel colore verde mi fà rimpiangere di aver portato il fish-eye.
Ci lanciamo a capo fitto lungo la parete che scivola verticale fin quasi a 40m, laddove giace il relitto del Terni, una nave atta al trasporto di merci e passeggeri, lunga 100m ed affondata ad opera di un sommergibile inglese nel 1943.
La parte più coreografica è senz'altro l'enorme elica a tre pale (una delle pale manca perché spezzata per via della collisione con il fondo roccioso). La nave si è frammentata e capovolta e ne resta ben poco.
Le dimensioni delle "femminelle" lasciano capire quanto fosse grande la pala del timone, assente anch'essa ed adagiata sul fondo più in là.
La visibilità non supera i 5m in orizzontale, ahimé! Nel mentre un altro collega mi segnala dei problemi tecnici con la sua attrezzatura fotografica percui la mia immersione si svolgerà solo attorno alla parte poppiera della nave. Riesco in parte a risolvergli i problemi, ma il tempo è tiranno e mi rendo conto di aver perso 5 minuti di troppo (quota 38m) percui rinuncio definitivamente la visita a ciò che resta della prua con ancora le due catene filate attraverso gli occhi di cubia. Perdonatemi la non perfetta pulizia delle immagini ma almeno potrete rendervi conto delle dimensioni di questa nave.





Ciao
Alessandro