Ciao Max(box), argomento interessante.
Non una
primizia, certo, ma sempre interessante e meritevole di ogni approfondimento possibile, a mio modestissimo avviso...

Aggiungerei, a quanto è stato giustamente già scritto, due parole sul blocco dell'esposizione.
Anzi...prima credo sia giusto accennare al fatto che nel tempo il Matrix, oltre alla normale e fisiologica evoluzione di alcuni algoritmi, ottimizzati di pari passo con l'accresciuta potenza di calcolo a supporto del sistema esposimetrico, ha beneficiato di una serie di modiche funzionali, connotate dagli attributi "color" e "3D", che ne hanno progressivamente modificato la logica di funzionamento, introducendo - per l'appunto - prima l'analisi dei colori della scena (che ha sostituito la precedente "logica monocromatica") ed in seguito la distanza di messa a fuoco (ob. AF-D) per agevolare l'individuazione del soggetto principale da parte del sistema di riconoscimento della scena e di conseguenza la "corretta" esposizione.
L'ultimo
step operativamente importante, pur non accompagnato da una nuova "etichetta", c'è stato all'inizio della "era EXPEED", ovvero dall'uscita di D300 e D3 e del modulo AF Multicam 3500.
Da quel momento, anche per massimizzare le opportunità offerte dalla struttura del modulo AF con aree sensibili contigue e senza soluzione di continuità, è aumentato "il peso" del punto AF attivo nella "strategia esposimetrica" del Matrix in funzione del complesso scena/soggetto principale.
Non è raro che, almeno con determinate abitudini di utilizzo della fotocamera, con il passaggio dalla generazione precedente di reflex professionali (D200-D2X) alla nuova, qualcuno si sia trovato (e ancora continui a trovarcisi..) con qualche risultato imprevisto di troppo, rispetto alle abitudini, ormai consolidate, proprio per il maggior "peso" che il Matrix da quel momento assegna all'area immediatamente circostante il punto AF attivo (ragionevolmente utilizzato per focheggiare), in termini di "luminosità" e quindi di collocazione in una scala di grigi di riferimento zonale.
Non sono rare le "recriminazioni" sul funzionamento del Matrix, una volta tacciato di sottoesposizione costante, l'altra di sovraesposizione altrettanto costante. Anche a parità di fotocamera. (Ma non a parità di abitudini dell'utente, evidentemente..)
Detto questo (ed in considerazione di ciò), mi pare emerga l'evidenza che la misurazione Matrix abbia massima efficacia nel momento in cui NON ci sia affatto ricomposizione dell'inquadratura (quindi uso del punto AF sul soggetto a inquadratura già fatta, sfruttando (potendo sfruttare) tutti i 51 punti AF e la buona copertura del
fotogramma..[eccezionale su DX]..) e NON ci sia affatto blocco dell'esposizione ("sconsigliato" ufficialmente già dai manuali d'uso, in quanto si priverebbe il Matrix stesso della possibilità di analisi della scena nella sua interezza e della conseguente "corretta" interpretazione..).
I due
meccanismi sono ovviamente correlati...non c'è ricomposizione dell'inquadratura senza blocco AF; operazione che, se non accompagnata da contestuale blocco AE, porterebbe il punto AF e tutto il "peso" di cui sopra, in una zona di luminosità della scena tendenzialmente diversa da quella "sul" soggetto, con conseguente erronea attribuzione della luminanza del soggetto da parte del Matrix.
Non c'è blocco AE senza ricomposizione dell'inquadratura, cosa che impedirebbe al Matrix di "analizzare" la scena nel suo complesso, determinando il differenziale di contrasto delle varie zone dell'inquadratura finale e sfruttarlo per il riconoscimento del tipo di scena e quindi compararlo con il famoso database interno per derivarne una scelta esposimetrica.
Ecco che il "male minore" quando non è possibile o non rientra nelle nostre abitudini evitare blocchi e ricomposizioni, in effetti è quello di unire le funzionalità di blocco AE e blocco AF in un unico pulsante dedicato per un blocco simultaneo.
Sarà da considerare il possibile non corretto/completo riconoscimento della scena da parte del Matrix, ma almeno avremo la certezza che la posizione del punto AF dopo la ricomposizione non possa avere influenza negativa sull'esposizione precedentemente determinata.
Personalmente non assegnerei mai entrambi i blocchi al pulsante di scatto e relativa pressione a metà corsa, per vari motivi, ma - eventualmente e con attenzione a modificarlo in caso di cambio di modalità di esposizione (Spot o Ponderata centrale) - al pulsante AE-L/AF-L.
Poi è naturale che ognuno abbia il proprio approccio allo strumento ed una tecnica di scatto differente..
Riguardo l'influenza del punto AF attivo nel calcolo dell'esposizione, non ho una statistica né una conoscenza precisa dei valori EV di possibile compensazione, ma una semplice prova con fotocamera su treppiede e spostamento del punto AF ora in una zona scura dell'inquadratura, ora in una zona chiara ed infine su un target di media riflettenza (come surrogato del soggetto medio), può dare una indicazione di massima.
Per quanto ho capito, questa influenza non è costante, ma rientra nel novero delle variabili a carico dell'interpretazione del Matrix in funzione del tipo di scena (presunta).
Con fuoco ad infinito e senza la conseguente individuazione di un soggetto ben riconoscibile diverso dallo sfondo, il peso della compensazione in funzione della luminosità in corrispondenza del punto Af attivo sarà minimo, dato che la scena dovrà comunque essere esposta per la sua interezza. Con una MaF a pochi metri di distanza il Matrix, ragionevolmente,
ipotizzerà l'esistenza di un soggetto da privilegiare durante l'esposizione, anche a eventuale discapito dello sfondo, quindi tenderà a dare maggior peso alla zona in corrispondenza del punto AF attivo con conseguente maggiore possibilità di un risultato inaspettato in termini di esposizione a seguito di blocco AF e ricomposizione.
Nel mezzo, tutte le sfumature interpretative del caso.
Questo è quanto mi è venuto da scrivere e che credo di sapere sull'argomento, nel frattempo, tra una cosa e l'altra

ho perso un sacco di tempo in altre faccende e con un refresh ho visto che sono già arrivati molti altri contributi...amen...spero di essere stato minimamente chiaro e possibilmente non troppo ripetitivo...
Ora mi leggo tutto...