Quante volte mi è successo di partire con lo zaino stipato di corpi e obiettivi e, di fronte ad una particolare situazione fotografica, di ritrovarmi a dire "ah, se avessi portato anche quell'accessorio...".
Penso che, almeno una volta, sia successo a tutti. Eppure, con un po' d'inventiva e di spirito di adattamento, è possibile "inventarsi" con quello che si trova a portata di mano un bel po' di accessori "fotografici". Qualche "accrocchio" l'ho sperimentato anch'io in passato, poi, qualche mese fa, ho visto su NGM che cosa è riuscito a fare Robert Caputo (fotografo di National Geographic magazine) con il normale arredamento d'una camera d'albergo... Se a qualcuno può interessare, ecco quale idea...
Fotografate sotto la pioggia o in ambienti polverosi?
La cuffia per doccia che trovate negli accessori da bagno, fissata attorno al corpo, lo "impermeabilizzerà".
Vi serve un pannello diffusore?
Potete usare (se il portiere vi lascia fare) la tenda di plastica della doccia.
Still life in camera d'albergo?
Allora: della tenda doccia/diffusore abbiamo detto; la lastra di vetro d'un tavolino appoggiata su un foglio di carta, con una lampada da comodino sotto è un ottimo piano d'appoggio illuminato. Serve luce riflessa? Staccate lo specchio della camera, e orientatelo convenientemente...
Queste le "invenzioni" (non tutte) di Caputo...
In più, qualche altro esempio di riciclaggio...
I contenitori nei quali vengono restituire le dia si prestano ad almeno un paio di utilizzi:
-Quelli stretti e lunghi contengono di misura 4-5 rullini senza contenitore
- Il coperchio traslucido di quelli più larghi può diventare un buon diffusore d'emergenza da adattare alla parabola del flash
- Da non dimenticare, ovviamente, l'ormai "storico" sacchetto di lenticchie, progenitore economico del VR...
Diego