Saluti
Non mi importa quello che direte di questa immagine...il messaggio non è la foto che è solo un esempio limite , ma è dedicato a Noi che facciamo le foto e che rischiamo di essere giorno dopo giorno sempre uguali a noi stessi...di fare sempre per anni le stesse foto senza mai rischiare...senza mai cambiare, senza mai provare...
Questo era il chiarissimo messaggio di Vanni Natola a Sposiamo il digitale...sperimentiamo, sperimentiamo ed ancora sperimentiamo...quello che otteremo non sarà sempre ciò che ci aspettiamo , anzi spesso ci troveremo davanti a qualcosa di assurdo , di surreale, di "osceno" e gli altri ce lo diranno con piacere...soprattutto se li abbiamo abituati bene o se non ci amano , ma non per questo dobbiamo tirarci indietro...se vi va fate una ricerca su Vanni e vedrete alcune delle sue produzioni...30anni di fotografia e di continua evoluzione e di ricerca...
Ho scelto la sezione Ritratti e Glamour W/NW , ma avrei potuto scrivere un life su questo argomento e non è detto che nei prossimi giorni non lo faccia, oppure avremmo potuto parlarne in tecniche fotografiche...ma la ricerca è personale e con questo 3D mi piace l'idea di condividere con voi un'idea che ancora non so dove mi porterà!!!
Lei è sempre Francesca...


marco
mmfr






http://www.nital.it/forum/index.php?showtopic=66391

Un fallimento non è sempre uno sbaglio, potrebbe semplicemente essere il meglio che uno possa fare in certe circostanze.
Il vero sbaglio è smettere di provare.

B.F.Skinner

Il tuo metterti in gioco è segno di vivacità intellettuale e ti onora.
Ma sapessi quanto detesto quei filtri e quei plugins...

Pienamento d'accordo caro Marco.
Sperimentazione ed entusiamo!
buone foto

E vabbuono, non dico niente.



Credimi, per quanto mi riguarda tiro fuori tante di quelle oscenità e senza impegnarmi minimante in nassuna ricerca.



Secondo me ti porterà a fare delle belle cose di cui noi godremo insieme a te che ci stai stimolando. Di questo ne sono proprio sicuro.

Grazie.

Pur rischiando di andare controcorrente, ti dico che mi piace molto questa immagine.

E' capitato anche a me di provare effetti particolari (forse proprio lo stesso) su una foto di mia figlia leggermente suocata, ma che mi piaceva molto...

Il risultato...a lei non è piaciuta, a me sì !

Condivido in pieno quello che hai scritto, aggiungendo che spesso è anche la mancanza di tempo a non farci sperimentare, almeno per me.

Buone foto

Fabrizio

Se non ricordo male, fino a qualche tempo fa tu eri uno dei più "conservatori" riguardo alla manipolazione delle foto. Intendo dire, sempre se non mi sbaglio, che eri contrario a che la fotografia scivolasse verso un'arte grafica. Comunque, mi compiaccio per questa tua migrazione, che denota apertura mentale e voglia di percorrere nuove strade. Ma, a mio avviso, il giudizio su una immagine "manipolata" diventa ancor più difficile di quella di una fotografia normale. In quanto, nel giudizio di quest'ultima, per i comuni mortali, ha molta influenza il lato tecnico, quindi alcuni parametri, presenti in tutti i manuali di fotografia, vengono tenuti in gran conto.
Quando si va oltre, invece, la sintesi che si fa è più legata all'indice di gradimento dell'insieme, quindi il giudizio diviene assolutamente soggettivo.

Mi piace e non mi piace:
non mi piace la foto, nel senso più strettamente ritrattistico e fotografico del termine. Mi piace e apprezzo molto invece il discorso alla base di questo scatto: mi piace vedere un discorso "autorale" dietro ad uno scatto che sia frutto o meno di sperimentazioni ardite o no, mi piace quando dietro ad un prodotto ci sia un ragionamento, un progetto, una forte presenza della mano dell'autore dentro la foto.
La fotografia in sè, per come era intesa e per come ancora la intendiamo, è bella che morta e defunta secondo me. Ora (e lo vediamo nelle mostre e nelle attuali condizioni espositive delle fotografie) la fotografia si fonde totalmente con altre esperienze o campi artistici che vanno dalla fusione di diverse arti visive fino ad installazioni particolarti. Questo a mio parere non significa che della fotografia si sta perdendo il suo senso primario e la sua funzione, quanto piuttosto che si sta arricchendo di nuovi orizzonti e di nuove possibilità espressive e il discorso autorale alla base di tutto ciò è fondamentale
e passa necessariamente attraverso le sperimentazioni e l'esplorazioni di nuove possibilità tecniche ed espressive.
Ben vengano, a mio parare, per la tua e la nostra crescita queste proposte.

G.

Saluti
Non mi importa quello che direte di questa immagine...il messaggio non è la foto che è solo un esempio limite , ma è dedicato a Noi che facciamo le foto e che rischiamo di essere giorno dopo giorno sempre uguali a noi stessi...di fare sempre per anni le stesse foto senza mai rischiare...senza mai cambiare, senza mai provare...
Mi permetto di dissentire. Non tanto sull'esempio postato che può o non può piacere, a me per esempio piace, ma sull'antefatto che proponi. Il manipolare una foto con vari artifici non significa affatto cambiare modo di far foto ma solo continuare a fare le "stesse" foto presentandole in modo diverso.

...ma la ricerca è personale e con questo 3D mi piace l'idea di condividere con voi un'idea che ancora non so dove mi porterà!!!
Lei è sempre Francesca...
Se di nuova ricerca si deve parlare secondo me bisogna che di ricerca si tratti davvero. Per ricerca io intendo un nuovo modo di fotografare gli stessi soggetti in modo diverso non di manipolarli per poi presentarli stravolti. Questa è una ricerca che meglio si addice alla postproduzione non alla fotografia in quanto tale. Non vorrei che si confondesse la ricerca di nuove strade per portare un passo più in là il linguaggio fotografico con la tecnica a computer. Non è questa l'evoluzione in fotografia a parer mio, è solo l'applicazione di software più o meno riusciti. Il linguaggio fotografico e la sua evoluzione fanno parte di quella ricerca di espressione che avviene attraverso nuove strade nella preparazione mentale e pratica dello scatto, non dopo che si è fatto il "solito" scatto.
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A me non dispiace, mi ricorda quelle cartoline pubblicitarie che girano nei bar, per essere una di quelle manca solo uno slogan.

Mi sarebbe piaciuta più tridimensionale, il filtro l'ha appiattita troppo.