cosa si intende esporre per le ombre e come si fa?

Ciao.
Esporre le ombre ,vuol dire esporre quello che � nascosto dall'ombra.Quindi misurare l'esposizione nelle zone in ombra e misurare quelle esposte alla luce.Valutare per dare un giusto equilibrio all'immagine e scattare.Puoi dare importanza alle ombre e quindi avrai fotografie che nella luce sono sovraesposte tanto da perdere i dettagli.Puoi ottenere l'effetto inverso.Oppure puoi equilibrare il tutto facendo una media tra le due esposizioni.Ricordati che alcune volte trovi troppa differenza quindi tocca a te scegliere cosa salvare )).

Un esposimetro esterno sarebbe l'ideale.
Oppure misurazione con la fotocamera settando spot.

Lo spot inganna parecchio. Meglio il sistema zonale a mano o via matrix o l'esposimetro a luce incidente.
La misura diretta media TTL funziona solo verso zone verdi, rocce o asfalto scuri e cielo azzurro a mezzogiorno. Su sabbia, rocce chiare si sovraespone la misura center weighted di 2/3 di stop, sul fondale nero di un teatro si sottoespone di altrettanto. Le nuvole bianche devono misurare + 2.2/2.5 stop, il cielo azzurro chiaro +1/1.5 stop. Lo stesso in controluce. Di notte con luci in campo si sovraespone da CW di 1-1.5 stop....
Difficile sbagliare. Anche se la resa utile di una DSRL � sul 30% degli scantti in Matrix P.

A presto

Elio

Ciao Castore,
Dal titolo del topic immagino che tu stia approcciando alla fotografia analogica.
La regola completa sarebbe: esporre per le ombre e sviluppare per le luci.
Questo � un vecchio adagio che funziona e che riprende anche Ansel Adams nel negativo quando spiega il suo sistema zonale. Se avrai voglia leggilo, � molto istruttivo.

Ad ogni modo quello che chiedi tu significa "prediligere le zone in ombra quando si misura l'esposizione durante una ripresa", ovvero se punti l'esposimetro (esterno o spot che sia) verso la zona pi� scura (in ombra) del soggetto che stai fotografando, sai che la coppia tempo-diaframma che ti viene proposta � quella coppia che se impostata sulla fotocamera e usata per lo scatto ti restituir� quella zona in tonalit� grigio medio (18%).
Probabilmente il grigio medio sar� un p� troppo chiaro per rappresentare correttamente quella zona scura ed esporre la ripresa in quel modo potrebbe farti bruciare le alte luci (nel caso ce ne siano), quindi il fotografo toglie 1 o 2 stop da quella misurazione affinch� la zona d'ombra sia rappresentata correttamente e le alte luci rientrino nella scala registrabile dalla pellicola.
Nel fare questo entra in gioco il vecchio adagio citato sopra, ovvero: ok togliere qualche stop per far si che la zona d'ombra sia rappresentata correttamente, ma occhio a non andare troppo gi� perch� altrimenti la pellicola non registrer� alcun dettaglio in quella zona (leggi togli al max 2 stop).
Cos� facendo hai agevolato le ombre durante la ripresa, ovvero avrai la certezza di avere dettaglio nelle ombre... ma avrai sacrificato eventuali alte luci... e qui entra in gioco la seconda parte del detto: sviluppa per le luci.
Infatti mentre tirare fuori dettagli non registrati dalle ombre � impossibile, dettagli molto sovra esposti (fuori scala) invisibili in teoria con uno sviluppo normale possono essere "estratti" da un negativo controllando lo sviluppo... ma questa � un altra storia e magari la tratteremo in un altro topic

Spero di esserti stato utile, un pochino ^^

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Molto semplice ma occorre procedere con misurazioni spot delle aree della scena.

Lo schema sopra indica le zone corrispondenti ai toni di luminosit� espresse in toni di grigio per comodit�. Bisogna considerare una maggiore sensibilit� del supporto sensibile verso il blu e tenerne conto se aree significative della scena sono blu.

Il tono medio corrisponde alla coppia tempo-diaframma determinata con la misurazione spot per una data sensibilit� sull'area principale della scena, cio� l'area che vogliamo correttamente esposita corrispondente appunto al tono medio

Le zone riproducibili in stampa sono incentrate intorno alla Zona V - grigio medio 18% - collocata esattamente a met�; a sinistra hai tre zone di basse luci (II, III e IV) mentre a destra hai le zone di alte luci (VI, VII e VIII).
Quindi tra il grigio medio e la zona di pi� basse luci che rivela ancora dettagli sulla stampa ci sono solo 3 diaframmi e lo stesso vale per la zona di alte luci.

Le due zone estreme a sinistra e destra (0 - I e IX - X) sono gli estremi di luminosit� indistinguibili dal bianco assoluto (corrispondente al bianco della carta da stampa) ed al nero assoluto che la carta in uso � capace di restituire.

Una volta stabilite le zone di luminosit� della nostra scena siamo liberi di considerare punto medio non necessariamente la zona V; scegliendo di porre il punto medio in zona IV ad es. pagheremo in termini di luminosit� sul soggetto principale (un viso, una porzione significativa di paeaggio, ecc.) ma avremo il vantaggio di schiarire un p� le ombre a discapito delle luci che risulteranno bruciate prima.

SE nell'esposizione scegliamo di esporre per le ombre insomma dovremo tenerne conto in fase di sviluppo del negativo, quindi sviluppare per le luci per recuperare leggibilit� nelle zone sovraesposte. Esistono rivelatori e tecniche di sviluppo che consentono un certo recuper, il resto si fa in stampa scegliendo il contrasto giusto e aiutandosi con le maschere.

Non confonderti con numeri e sigle....ti ho dato una risposta semplice che � la base di tutto quello che ti hanno scritto.Impara a controllarle al meglio poi ti affini e vai nello specifico.
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scusa, ma la foto che dai per esempio � un HDR non una foto esposta per le ombre, spero che converrai che sono due tecniche diverse, anche se l'HDR apra tutte le ombre.



Antonio

Intervento pi� che giusto il tuo Antonio e forse c'� pure una mappatura toni.

saro

Meno male che il titolo � "analogica", se scriveva digitale che gli mpostravi un cartone 3D?

E' un vero peccato che il titolo cos� "vago" non renda giustizia agli interessantissimi contenuti di questo thread.

Bella foto, complimenti