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Evilseraph2003
Il mio secondo thread per porre un quesito a tutto il forum o, meglio, per chiedere conferma di un ragionamento che ho fatto in merito alla compensazione dell’esposizione ed al suo funzionamento.

Partiamo con il riportare 3 concetti fondamentali:

A- L’esposimetro delle Reflex analogiche e digitali è tarato su di un grigio neutro al 18%

B- (Dal libretto della Nikon F100) Di norma si sottoespone quando lo sfondo è piú scuro del soggetto principale

C- (Dal libretto della Nikon F100) Di norma si sovraespone quando lo sfondo è piú chiaro del soggetto principale.

Stupito dai punti B e C mi sono dovuto ricostruire tutto il ragionamento sul funzionamento della compensazione, convinto fino a quel momento che per sovresporre bisognava compensare in positivo e per sottoesporre bisognava compensare in negativo. Poi effettivamente, illuminato dal sapere divino biggrin.gif, mi sono effettivamente posto il dubbio che, almeno su di una fotocamera analogica, la compensazione non agisse sul risultato finale (influenzato solamente dalla coppia tempo/diaframma) ma sulla misurazione della luce da parte dell’esposimetro stesso. Ma in che modo?

Allora ho fatto il seguente ragionamento. Immaginiamo di avere un rullino in B/W (per comoditá di ragionamento) regolato ad EI 100 (100 ASA) e di voler fare una foto ad un soggetto all'entrata di una grotta, posto quindi su uno sfondo notevolmente piú scuro. Regolando l’esposimetro su SPOT e misurando la luce sul soggetto la fotocamera ci informa che con la coppia F/T selezionata avremo un’esposizione corretta; spostando la misurazione SPOT sullo sfondo (la nostra grotta) la fotocamera ci informerá che quella parte della scena risulta essere sottoesposta ad esempio di 2 STOP. Insomma con quel tempo e con quel diaframma avremo il soggetto esposto correttamente e reso sul negativo con il grigio neutro e lo sfondo, con buona probabilitá, completamente privo di dettagli.

Come risolvere la situazione con al compensazione?

Innanzitutto il nostro scopo è rendere più luminoso lo sfondo per ottenere un negativo omogeneo senza alte luci bruciate o neri saturi. Mettiamo mano al nostro pulsantino della compensazione e, seguendo la regola sopra scritta, sottoesponiamo di 1 STOP.
A questo punto, se il mio ragionamento fila, abbiamo regolato l’esposimetro per una intensità di luce minore ed è come se avessimo montato un rullino con una sensibilità maggiore (ad esempio 200 ASA invece che 100).

Di conseguenza andando a rimisurare in SPOT il soggetto principale, che prima ci veniva dato correttamente esposto, questo risulterà sovraesposto di 1 STOP; mentre lo sfondo, precedentemente sottoesposto di 2 STOP, risulterà essere sottoesposto di 1 STOP.

In pratica però non è cambiato assolutamente nulla perché la coppia T/F è sempre la stessa: sappiamo solo che l’esposimetro, regolato in quella maniera, fa cadere il grigio neutro su di una intensità di luce 1 STOP inferiore.

Ora sorge il problema: Se noi andassimo a correggere nuovamente la coppia T/F per riportare nella corretta esposizione il soggetto principale, lo sfondo tornerebbe ad essere segnalato sottoesposto di 2 STOP e sviluppando successivamente il negativo con lo stesso SPEED METER (EI 100), tutto il fotogramma risulterebbe sottoesposto di 1 STOP (esattamente come previsto). Se invece sviluppassimo il negativo per una velocità maggiore, ad esempio EI 200, tutto il fotogramma tornerebbe ad essere esposto correttamente come se non avessimo applicato la compensazione.


Ecco i quesiti finali alla fine del ragionamento:

1. Non valgono i punti B e C riportati all’inizio se la coppia F/T, dopo aver modificato l’esposimetro per una minore intensità luminosa (equivalente ad una maggiore sensibilità della pellicola), viene regolata nuovamente per esporre correttamente il soggetto principale. A parità di sviluppo il negativo risulterebbe tutto sottoesposto. E’ giusto?

2. L’unica maniera per evitare neri profondi ed alteluci bruciate e quella di trovare una coppia tempo diaframma, od altri accorgimenti, per lasciare tra il soggetto e lo sfondo più scuro una differenza di 2 STOP intorno al punto 0 (-1/+1), sfruttando la latitudine di posa del negativo. E’ giusto?

3. Valide le due sopra, sottoesporre e sovresporre, significa operare sull’intero fotogramma almeno di non fare una media come sopra.

4. Come cavolo si può sfruttare allora l’esposizione a forcella?







Grazie a tutti per le risposte, e spero che la discussione possa tornare utile anche a chi usa la digitale. biggrin.gif
cavalieredona
HO riletto il tuo thread due volte e lo ho trovato molto interessante.

per come lavoro io, se il soggetto si trova davanti ad uno sfondo molto chiaro, tendo ad sovraesporre, se il mio fine e` quello di avere il soggetto principale con una luce corretta per il fatto che` spesso l`esposimetro viene ingannato.

se il mio target e` avere uno sfondo legibile, come nel caso tuo esposto probabilmente lo sofndo e` gia` "legibile", infatti il viso del soggetto sarebbe sovraesposto senza nessun accorgimento. questo e` il motivo per cui si consiglia di sottoesporre se lo sfondo e molto scuro. anche in questo caso l`esposimetro verrebbe tratto in inganno dalla prevalenza di zone scure, quindi la foto se non si facesse nessun accorgimento potrebbe risultare sovraesposta per il soggetto principale.

adesso non so se la mia risposta ti puo` togliere quei dubbi che avevi. sinceramente penso di noooo tongue.gif
almeno ci ho provato.

ciao donatello masellis

teseo
unsure.gif Un gran pasticcio , non c'è che dire ...
Lo stop si riferisce al diaframma soltanto , lo step alla coppia tempo-diaframma .
Il problema principale della misurazione TTL consiste nel fatto che con questo metodo si misura la luce riflessa , mentre i migliori risultati si otterrebbero , in teoria , misurando la luce incidente .
Dal momento che il sensore non può registrare brutali differenze di illuminazione su uno stesso fotogramma senza far risultare bruciate le alte luci o chiuse le parti in ombra , a parte l'accuratezza con cui si misura l'esposizione del soggetto principale , si deve tenere conto del resto della scena , per cui se si desidera mantenere la leggibilità delle zone in ombra occorre effettuare una schiarita di tali parti dell'immagine , altrimenti non c'è verso di salvare , per dir così , capra e cavoli ...
Se ci sono tre-quattro step di differenza fra l'esposizione ideale del soggetto e quella dello sfondo , possiamo esporre alla perfezione il soggetto , ottenendo però uno sfondo molto sottoesposto oppure bruciatissimo a seconda dei casi . Nel libretto di istruzioni di qualsiasi macchina fotografica viene consigliato di sovraesporre nel caso di soggetto ( di solito una persona ) davanti ad uno sfondo luminoso ( di solito una finestra ) , mentre si consiglia di sottoesporre nel caso dello stesso soggetto su sfondo scuro . Tutto questo perchè la misurazione TTL viene ingannata dalla grande superficie che prevale sulla superficie del fotogramma occupata dal soggetto , nonostante l'utilizzo degli attuali sistemi di misurazione Color Matrix 3D , che non sbagliano quasi mai , tranne in questi due casi specifici .
Cambiare le carte in tavola non serve a nulla , quindi è inutile variare la sensibilità nominale e poi sovrasviluppare ed altri palliativi del caso...
L'esposizione cosiddetta "a forcella" o per meglio dire braketing è un'altra cosa , perchè si utilizza quando ci sono seri dubbi sullo step da utilizzare , quindi si decide di effettuare più scatti con differenze più o meno marcate di esposizione , in modo da poter scegliere poi con calma l'esposizione migliore , una volta tornati a casa...
Si può utilizzare la funzione di braketing automatico se non si ha il tempo materiale di effettuare una serie di scatti con la dovuta calma , però il risultato non cambia .
Evilseraph2003
QUOTE(teseo @ Apr 30 2006, 01:25 PM)
unsure.gif Un gran pasticcio , non c'è che dire ...
Lo stop si riferisce al diaframma soltanto , lo step alla coppia tempo-diaframma .
Il problema principale della misurazione TTL consiste nel fatto che con questo metodo si misura la luce riflessa , mentre i migliori risultati si otterrebbero , in teoria , misurando la luce incidente .
Dal momento che il sensore non può registrare brutali differenze di illuminazione su uno stesso fotogramma senza far risultare bruciate le alte luci o chiuse le parti in ombra , a parte l'accuratezza con cui si misura l'esposizione del soggetto principale , si deve tenere conto del resto della scena , per cui se si desidera mantenere la leggibilità delle zone in ombra occorre effettuare una schiarita di tali parti dell'immagine , altrimenti non c'è verso di salvare , per dir così , capra e cavoli ...
Se ci sono tre-quattro step di differenza fra l'esposizione ideale del soggetto e quella dello sfondo , possiamo esporre alla perfezione il soggetto , ottenendo però uno sfondo molto sottoesposto oppure bruciatissimo a seconda dei casi . Nel libretto di istruzioni di qualsiasi macchina fotografica viene consigliato di sovraesporre nel caso di soggetto ( di solito una persona ) davanti ad uno sfondo luminoso ( di solito una finestra ) , mentre si consiglia di sottoesporre nel caso dello stesso soggetto su sfondo scuro . Tutto questo perchè la misurazione TTL viene ingannata dalla grande superficie che prevale sulla superficie del fotogramma occupata dal soggetto , nonostante l'utilizzo degli attuali sistemi di misurazione Color Matrix 3D , che non sbagliano quasi mai , tranne in questi due casi specifici .
Cambiare le carte in tavola non serve a nulla , quindi è inutile variare la sensibilità nominale e poi sovrasviluppare ed altri palliativi del caso...
L'esposizione cosiddetta "a forcella" o per meglio dire braketing è un'altra cosa , perchè si utilizza quando ci sono seri dubbi sullo step da utilizzare , quindi si decide di effettuare più scatti con differenze più o meno marcate di esposizione , in modo da poter scegliere poi con calma l'esposizione migliore , una volta tornati a casa...
Si può utilizzare la funzione di braketing automatico se non si ha il tempo materiale di effettuare una serie di scatti con la dovuta calma , però il risultato non cambia .
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Perfetto...

Quindi il discorso dei due casi estremi B e C vale solo per le misurazioni Semispot ed Integrale, dove l'esposimetro può essere tratto in inganno dalla grande quantità di zone in ombra o di alte luci presenti dietro al soggetto. In questi casi si sottoespone (nel caso di sfondo scuro) e si sovraespone (nel caso di sfondo chiaro).

Non è tanto più comodo in questi casi usare l'esposizione SPOT per poter misurare la luce riflessa direttamente sul volto del soggetto ignorando la zona scura retrostante che sarà resa, una volta esposto il soggetto correttamente, tanto scura quanto doveva essere o tanto chiara quanto dovevva essere???

Cmq sia una volta scelto il valore EV di compensazione io devo regolare la coppia tempo/diaframma in base ai nuovi valori per "compensare" effettivamente (in manuale)??... In pratica non avviene come con il braketing che la fotocamera fa le sue variazioni variando il tempo rispetto a quello impostato in automatico???

(Ho visto ora appunto sul libretto della mia F100 che il braketing viene automaticamento fatto dalla mia F100 che alza od abbassa in il tempo di posa per variare la luminosità della scena rispetto al valore impostato.)

Quello che non mi è chiaro è se anche nella compensazione normale questa variazione è automatica o devo regolare nuovamente la coppia tempo/diaframma in base ai nuovi valori ottenuti.
Peve
Devi regolare la coppia Tempo/Diaframma, se scatti in Manuale l'esposimetro della fotocamera ti dà solo delle "informazioni" ma non agisce sui parametri di scatto.
Il discorso invece è diverso se scatti a priorità di temi o di diaframmi, ma non mi sembra il tuo caso.
Spero di esserti stato almeno un po' utile smile.gif


P.S. Presta attenzione quando agisci sui valori sovra/sotto esposizione sull' esposimetro in quanto questi rimangono memorizzati fino ad una successiva modifica, quindi, se dopo le foto "particolari" ti dimentichi di azzerare l' esposizione, tornando a fare foto "normali" potrebbe darti dei problemi.
Evilseraph2003
QUOTE(Peve-146 @ Apr 30 2006, 03:13 PM)
Devi regolare la coppia Tempo/Diaframma, se scatti in Manuale l'esposimetro della fotocamera ti dà solo delle "informazioni" ma non agisce sui parametri di scatto.
Il discorso invece è diverso se scatti a priorità di temi o di diaframmi, ma non mi sembra il tuo caso.
Spero di esserti stato almeno un po' utile smile.gif
P.S. Presta attenzione quando agisci sui valori sovra/sotto esposizione sull' esposimetro in quanto questi rimangono memorizzati fino ad una successiva modifica, quindi, se dopo le foto "particolari" ti dimentichi di azzerare l' esposizione, tornando a fare foto "normali" potrebbe darti dei problemi.
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Grazie mille.... Mi rimaneva quel dubbio per comprendere bene il funzionamento esposimetrico della macchina...

grazie.gif
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