Partiamo con il riportare 3 concetti fondamentali:
A- L’esposimetro delle Reflex analogiche e digitali è tarato su di un grigio neutro al 18%
B- (Dal libretto della Nikon F100) Di norma si sottoespone quando lo sfondo è piú scuro del soggetto principale
C- (Dal libretto della Nikon F100) Di norma si sovraespone quando lo sfondo è piú chiaro del soggetto principale.
Stupito dai punti B e C mi sono dovuto ricostruire tutto il ragionamento sul funzionamento della compensazione, convinto fino a quel momento che per sovresporre bisognava compensare in positivo e per sottoesporre bisognava compensare in negativo. Poi effettivamente, illuminato dal sapere divino

Allora ho fatto il seguente ragionamento. Immaginiamo di avere un rullino in B/W (per comoditá di ragionamento) regolato ad EI 100 (100 ASA) e di voler fare una foto ad un soggetto all'entrata di una grotta, posto quindi su uno sfondo notevolmente piú scuro. Regolando l’esposimetro su SPOT e misurando la luce sul soggetto la fotocamera ci informa che con la coppia F/T selezionata avremo un’esposizione corretta; spostando la misurazione SPOT sullo sfondo (la nostra grotta) la fotocamera ci informerá che quella parte della scena risulta essere sottoesposta ad esempio di 2 STOP. Insomma con quel tempo e con quel diaframma avremo il soggetto esposto correttamente e reso sul negativo con il grigio neutro e lo sfondo, con buona probabilitá, completamente privo di dettagli.
Come risolvere la situazione con al compensazione?
Innanzitutto il nostro scopo è rendere più luminoso lo sfondo per ottenere un negativo omogeneo senza alte luci bruciate o neri saturi. Mettiamo mano al nostro pulsantino della compensazione e, seguendo la regola sopra scritta, sottoesponiamo di 1 STOP.
A questo punto, se il mio ragionamento fila, abbiamo regolato l’esposimetro per una intensità di luce minore ed è come se avessimo montato un rullino con una sensibilità maggiore (ad esempio 200 ASA invece che 100).
Di conseguenza andando a rimisurare in SPOT il soggetto principale, che prima ci veniva dato correttamente esposto, questo risulterà sovraesposto di 1 STOP; mentre lo sfondo, precedentemente sottoesposto di 2 STOP, risulterà essere sottoesposto di 1 STOP.
In pratica però non è cambiato assolutamente nulla perché la coppia T/F è sempre la stessa: sappiamo solo che l’esposimetro, regolato in quella maniera, fa cadere il grigio neutro su di una intensità di luce 1 STOP inferiore.
Ora sorge il problema: Se noi andassimo a correggere nuovamente la coppia T/F per riportare nella corretta esposizione il soggetto principale, lo sfondo tornerebbe ad essere segnalato sottoesposto di 2 STOP e sviluppando successivamente il negativo con lo stesso SPEED METER (EI 100), tutto il fotogramma risulterebbe sottoesposto di 1 STOP (esattamente come previsto). Se invece sviluppassimo il negativo per una velocità maggiore, ad esempio EI 200, tutto il fotogramma tornerebbe ad essere esposto correttamente come se non avessimo applicato la compensazione.
Ecco i quesiti finali alla fine del ragionamento:
1. Non valgono i punti B e C riportati all’inizio se la coppia F/T, dopo aver modificato l’esposimetro per una minore intensità luminosa (equivalente ad una maggiore sensibilità della pellicola), viene regolata nuovamente per esporre correttamente il soggetto principale. A parità di sviluppo il negativo risulterebbe tutto sottoesposto. E’ giusto?
2. L’unica maniera per evitare neri profondi ed alteluci bruciate e quella di trovare una coppia tempo diaframma, od altri accorgimenti, per lasciare tra il soggetto e lo sfondo più scuro una differenza di 2 STOP intorno al punto 0 (-1/+1), sfruttando la latitudine di posa del negativo. E’ giusto?
3. Valide le due sopra, sottoesporre e sovresporre, significa operare sull’intero fotogramma almeno di non fare una media come sopra.
4. Come cavolo si può sfruttare allora l’esposizione a forcella?
Grazie a tutti per le risposte, e spero che la discussione possa tornare utile anche a chi usa la digitale.
