QUOTE(Gianluca Cecere @ Aug 3 2006, 01:26 AM)

Ma dove ce l'hai sto .psd che sono passate circa 7 ore??

Eh, Gianlu', calma. Mica so' fiaschi che ... fiufff ... s'abboffano. (De Curtis)
Allora, come promesso, cerco di raccontarvi la PP di questa immagine.
Premetto un paio di cose.
Ero partito per la sola conversione B/N, poi ho voluto sperimentare qualcosa col colore e di questo si vede traccia nel WF, non lineare.
Altra cosa, non sono sicuro al 100% (lo sono al 90%) che qualcuno dei livelli che ho ritrovato nel .psd contenga pixel non elaborati da passaggi precedenti.
A patre ciò, il lavoro è stato suddiviso in due elaborazioni separate: sfondo e soggetti, con una preventiva conversione B/N globale. Quindi:
- Conversione B/N via Channel Mixer (consiglio a tutti di provare questo metodo)
- Scontorno sfondo e conservazione della maschera corrispondente.
- Sfondo:
- Regolazione dei livelli per espandere la dinamica ed impostare il tenore generale delle tonalità
- Aggiunta di una quota parte di colore originale che stempera il B/N (cosa decisa in un secondo momento)
- Soggetti:
- Regolazione dei Livelli per espandere la dinamica ed impostare il tenore generale delle tonalità
- Regolazione delle Curve per determinare il contrasto
- Applicazione del colore
Qui, se vogliamo, c'è l'intervento più significativo sul colore (e quindi quello che va controllato con la massima cura).
Si tratta di applicare una maschera di contrasto con finalità diversa da quella classica che definisce i dettagli e/o recupera in parte qualche difetto di ripresa.
In questo caso, la maschera serve a rendere denso il colore.
La si applica, fondamentalmente, con il parametro Raggio molto elevato, poi regolando l'intensità (alla fine è un gioco a feedback di regolazioni).
- In questo caso non è servito, ma, in generale, dove i processi di mascheramento, filtro e sovrapposizione creano degli artefatti, può servire fondere il tutto in un unico livello e procedere alla sistemazione con strumenti vari, come Clone, Timbro, Sfumino, ...
In conclusione, l'immagine è lavorata, ma un vero WF non lo definirei. Ogni foto di partenza ha le sue peculiarità e l'immagine di arrivo può essere pensata con un'atmosfera del tutto particolare.
Anche l'utilizzo della maschera di contrasto, fatto in quel modo, non è quantificabile. La stessa regolazione dà risultati differenti secondo la dimensione, granularità, densità di colore della zona sottostante, per cui, zone diverse della stessa foto possono benissimo reagire in modo del tutto differente.
E meno male, altrimenti, uscirebbe fuori sempre la stessa
fotocopia.
Spero troviate interessante questo piccolo appunto.
Se fate esperimenti in tal senso, fatemelo sapere, è sempre interessante ed istruttivo vedere interpretazioni personali di un metodo.
Ciao a tutti.
Antonio