QUOTE(mauriziot @ Feb 7 2018, 09:20 AM)

seguendo i consigli ricevuti ho riveduto la post della foto e devo dire che � significativamente migliorata; grazie a tutti.
io in genere scatto con gli iso pi� bassi possibili; il rumore non mi piace gi� da 800; 1/125 con un 24 70 � un ottima coppia; oggi cerco di sistemare una foto scattata a 1/15 con il tele e se � abbastanza decente la pubblico pi� tardi.
mt
ti do quello che non ho timore di chiamare "consiglio"......in questo genere di foto, dove per un "buon" spettatore, ci� che fa vibrare il cuore � l'empatia verso le persone a noi distanti, l'anima di quella gente, la loro storia e la loro vita leggibile sui loro visi come sul loro modo di vestire e le usanze...oltre certamente l'interesse per gli ambienti diversi che dopo l'interesse per la loro bellezza fortemente incidono sulla quotidianit� e sulla complessit� di forma dei popoli o etnie....ecco, quando in questo genere di foto ci si pone( ci si dovrebbe porre ) prima di tutto come "persona" e poi come utilizzatore di un determinato strumento, la questione rumore iso dovrebbe essere l'ultimo dei parametri da valutare ( e non posso non metterci in conto anche il potenziale tecnologico con cui hai operato).....questa foto Maurizio a me non trasmette nulla proprio perch� ne riconosco la validit� empatica e formale che contiene ma che sono stati sacrificati in nome di un banale vincolo, se non palla al piede, tecnicistico asettico e di prime armi, sacrificati per una questione di tempo diaframma mosso rumore , tutto per
l'intenzione di costruirsi una buona rete ma poi il pescato � sottomisura o difficilmente commestibile.........un altra cosa mi viene in mente di una tua replica quando rispondi ad un ipotetico uso di luce ausiliaria(
non come criterio base ma come remoto ausilio), quando dici di smorfie o risate degli " indigeni" come probabile causa di rovina dello scatto , della foto,.......ma stai scherzando?? stai fotografando la Vita e la sua reazione alla quotidianit�, sia essa quando accende ilo fuoco sotto una pentola sia quando reagisce con smorfie o risate davanti una fotocamera, non stai fotografando le zebre allo zoo per cui l'importante � che siano bene a fuoco e che si riconoscano le strisce bianco nere ma stai immortalando la fisicit� di certa gente, e la voglio vedere bene!!!, stai immortalando i loro colori e voglio vedere bene anche quelli, stai immortalando la loro trama di vita e la voglio vedere bene....ma stai immortalando anche, ed � inevitabile e mettitelo in testa ed elaboralo, il rapporto che la Persona/Fotografo sta tessendo in quei minuti....e qui entra in gioco un certo meccanismo non facile da seguire( maturit�, psicologico, furbizia, perspicacia, istinto, fermezza , pazienza eccecc) ma che se ben compreso ti porter� a soddisfazioni personali ben oltre il mero like fotografico, una fusione magica tra due entit� di te stesso... la persona e il fotografo......quindi niente paura di rovinar lo scatto davanti a certe reazioni solo perch� credi di dover aver timore di far vedere che il soggetto "ti ha scoperto" perch� tu c'eri, TU ERI LI !!!! e in quel momento tu facevi parte del suo mondo con timore o allegria e molto probabilmente quella risata o smorfia scaturita da una circostanza a essi sconosciuta, alla fine di tutto potrebbe essere lo scatto pi� vero e vivo di tutto il racconto.........................ora scusami per la lungaggine e se sono andato oltre, ma ho sentito qualcosa nelle tue foto che ho creduto dovessi esprimere, fanne quel che vuoi.....ciao