
E allora lo seguo...



– Scusi signora, per caso si trovano ancora ventagli?
– Ormai ce n'è pochi, ma a guardar bene qualcuno ancora c'è...



– Mia figlia ne va matta, ne ha una collezione.
– Io li raccolgo per mia nipote. Ecco, guardi, lo porti a sua figlia.

– È molto gentile, signora, ma sua nipote rimarrà senza.
– Oh, mia nipote ne ha una scatola piena. Vengo tutti i giorni, e gliene porto sempre qualcuno. Sa, lei abita in collina, viene di rado al mare...


– La ringrazio, signora, è molto gentile.
E così la signora comincia a raccogliermi queste piccole conchiglie, i pecten, note per la loro forma come ventagli. Me ne offre da riempirmi le tasche, e si chiacchiera del più e del meno, cioè del mare, di come sta cambiando, dei porti turistici in costruzione -il padre di Lilli Gruber ne ha voluto uno proprio vicino a dove passeggiamo. Ma si è fatta ormai ora d'andare...
– Se vuole, ripassi. Abito vicino la caserma della guardia di finanza.
– Volentieri, signora, se capiterà.
E torniamo indietro.

È una storia priva d'emozioni, idee, insignificante. Non è una storia. Ma ve l'ho voluta raccontare lo stesso...