Per quanto riguarda la parte storica della composizione posso forse dire qualcosa. La cosiddetta regola dei terzi, così citata in fotografia, non s'origina da Vitruvio... Non è lui che voleva il soggetto a un un terzo e non in mezzo...
Vitruvio, come molti altri prima di lui, utilizza la
tripartizione anzitutto come sistema di pensiero. La stessa edificazione è tripartita secondo
utilitas (cioè la funzione dell'edificio),
firmitas (cioè la stabilità, la statica) e la venustas (cioè la bellezza, ovvero la decorazione dell'edificio). Principi operativi che derivano da una concezione "tripartita" dell'universo, con l'uomo e la natura tra terra e cielo...
La regola dei terzi deriva dall'uso nel cantiere edile della tripartizione del lato, un procedimento applicabile a ogni quadrangolo, ma soprattutto al quadrato per ricavarne
ulteriori e più articolate proporzioni. Nel simbolo che mi fa da firma la tripartizione s'intravede, ma qui si vede l'uso in architettura, e in particolare nell'arco di Costantino, con un quadrato tripartito che scandisce tutta la composizione:

Lo schema costruttivo dell'arco è basato sulla tripartizione del quadrato e i suoi successivi sviluppi, sui quali non entro in dettaglio:

Mi limito a dire che complessivamente l'arco costantiniano è in 3/4, cioè il formato tv e digitale. In antichità, nel Rinascimento e oltre è rarissimo -e forse impossibile- trovare un quadrato armonico in 3/4 diviso con la regola dei terzi.
Questa è un'applicazione, barbarica direi, piuttosto recente. In antichità, nel Rinascimento e sino all'Ottocento, se si usa un formato di 3/4 si usano le scansioni
naturali del 3/4, e se si usa un formato in 2/3, formato del 35, del 6x9 e così via, si usano le scansioni
naturali del 2/3. Ecco i primi tre rettangoli armonici (1/2, 2/3, 3/4) proporzionati tra loro:

Si vede bene, spero, che la modulazione interna è più ricca d'uno schema tripartito, e soprattutto si ottengono moduli regolari, cioè
quadrati. Questa è anzitutto la ragione per cui proporzioni come 3/4 e 2/3 sono state così tanto usate (e non solo per scandire lo spazio): si ottengono moduli regolari.
La tripartizione geometrica del quadrangolo da cui si ricavano nove rettangoli proporzionali a quello di partenza si applicava per lo più a quei formati che per varie ragioni non avevano proporzioni valide.
Gli esempi potrebbero essere numerosi, ma ci vorrebbero immagini e schemi di analisi. Spero che queste indicazioni storiche possano bastare.