Vestiti,colori e modi di vita di una Sicilia che � gi� ricordo...si, ricordo,perch� per riviverli e riammirarli si deve andare a caccia di Feste di paese con tanto di gruppo Folkloristico al seguito.
Sto parlando Di una Domenica (20 Maggio) passata nel Paese di Vita in compagnia della mia famiglia e del mio caro amico Pino Sunseri,in occasione della festa della M@donna S.S. di Tagliavia,dove sacro e profano si uniscono in un unica festivit� piena di colori,musica,doni e religiosit�...
La Domenica piena di sole ci ha regalato contrasti forti ed una festa che ha visto protagonista la sfilata dei carri Folkloristici fino alle 23 di sera.Solo dopo quell'ora la M@donna di Tagliavia � uscita in processione.Io e Pino siamo restati soltanto fino a tardo pomeriggio,perdendoci cos� la processione,dunque di sacro non siamo riusciti ad immortalare nulla..


Un p� di descrizione del paese di Vita e della festivit� in onore della M@donna S.S. di Tagliavia,per chi ha voglia di leggere...(fonti Web) :
Il comune di Vita sorge nella zona centrale della provincia di Trapani. L'economia � in gran parte basata sull'agricoltura; � presente anche qualche attivit� a livello sia industriale che di piccola e media impresa.
Ha una popolazione di 2459 abitanti ed un territorio di 8,88 km2; si tratta del pi� piccolo comune per estensione della provincia di Trapani.
Con un�altitudine che varia dai 445 m s.l.m. del nuovo centro ai 495 m del vecchio centro, Vita �, dopo Erice, il pi� alto comune della provincia.
L�origine del paese risale ai primi del XVII secolo, in un periodo in cui in Sicilia, allora sotto il dominio spagnolo, furono incentivate le fondazioni di nuovi centri, soprattutto alla scopo di ripristinare la produzione agraria delle terre poste all�interno dell�isola.
Il fondatore fu il nobile Vito Sicomo di Calatafimi, che inizi� ad edificare attorno ad un casale esistente gi� nel Medioevo.
Ancora, colpita dal sisma del gennaio del 1968, Vita ha perso le opere pi� significative della sua storia: la chiesa madre ed il palazzo baronale fatto edificare nei primi del '600 da Vito Sicomo.
Dopo il terremoto notevoli sono stati i cambiamenti dal punto di vista sociale, culturale, edilizio.
La ricostruzione � avvenuta in un nuovo agglomerato urbano, contiguo al vecchio.

L�origine della chiesa della M@donna di Tagliavia risale al 1896, allorquando �in un sogno � la Vergine Santissima � inculcava l�erezione di questa c@ppella, a Lei dedicata, ad un agiato massaro del paese, Giuseppe Perricone Monaco, che svegliatosi, mosse quel braccio � da quasi un anno paralizzato � e grato del portento � scioglieva quel voto�.
La c@ppella fu benedetta il 14 maggio del 1896 da S.E. Mons. Gaetano Quattrocchi.
Nel 1933 fu costruita l�attuale chiesa per munificenza della figlia Maria Perticone Triolo e benedetta dall�arciprete Don Antonino Gioia, il 9 maggio 1934.
La festa di Tagliavia costituisce sicuramente un momento di grande suggestione, in cui motivi folcloristici e religiosi si intrecciano ad elementi socio-culturali.
Il momento clou si raggiunge con la sfilata del Carro del vino e delle olive, la Cavalcata, il Carro dei �Burgisi� e la Carrozza del pane. Per alcune ore si � immersi in un atmosfera atavica, che esalta l'anima di tutto un popolo: sui balconi assiepati e per le strade affollate da migliaia di turisti, vengono lanciati allegramente buste di vino e di olive, confetti e soprattutto i caratteristici �cucciddati�.