QUOTE(stefanocucco @ Jul 17 2007, 01:52 PM)

se al momento dello scatto sai già che quello che risulterà in foto non è quello che intendevi mostrare o far percepire, perchè scattare lo stesso per poi fare della PP ?
Concordo ma con riserva.
Simulazione: mi metto alla finestra, vedo una bella collina piena di vegetazione, mille sfumature di verdi e gialli delle foglie, un cielo luminoso con sottili veli agli alti strati, etc. etc, una chiesetta (dove mi sono sposato 4 anni fa) che luminosa appena si intravvede, una scena con contrasti netti e vivi.
Prendo la D80 e scatto al meglio delle sue possibilità e, credetemi, neanche con le migliori intenzioni arriverà ad eguagliare quanto vedo.
Per prima cosa l'occhio e la mente elaborano le luci, le ombre, i colori adattando la visione ad una gamma ben più estesa di quella della fotocamera (1000:1 vs 200:1), poi altre cose che in una foto darebbero fastidio (tralicci, case buttate li, magari brutte e fatiscenti, etc) al momento non si notano quasi neanche, perché l'immagine, i colori, i contrasti in se rapiscono mentre una foto cruda queste cose difficilmente le farà.
Allora ben venga la Post-Produzione, che ripristina (ma non eguaglia) con colori vivi la mancanza di contrasti, etc. etc. E poi il ritalgio, il timbro/clone per eliminare i difetti e rimuovere case, strade, immondizia.
Tutto questo a meno di non volere fare una foto documento (o documentario) in cui di tutto questo poco importa.
Nell'esempio di sotto (a parte la clonatura dei fili elettrici che proprio non mi sono sentito in grado di fare), ho usato livelli, blend con HDR da photomatix, ed ogni sorta di diavoleria non per stravolgere ma per cercare di riprodurre cosa si vedeva ad occhio nudo, mentre, anche se pur buona, la D80 mi dava una cosa un tantino anonima.