QUOTE(mirks @ Jan 31 2008, 01:40 PM)

....una risposta se possibile definitiva.
Le correzioni su una foto vanno fatte con la "soft proof" attiva con il profilo della stampante o con quelli forniti dai laboratori oppure bisogna prima effettuare tutte le regolazioni del caso e poi eseguire la prova?
...
Ciao
La correzione eseguita a video con profilo stampante attivo è usata SOLO (SOLO, SOLO, SOLO) se si controlla l'intero ciclo di stampa (ossia te le stampi da solo e anche bene). Serve a compensare eventuali perdite dovute alla conversione CMYK di stampa e ai supporti. Se non si è bravi ma MOLTO bravi (ma DAVVERO BRAVI), si creano dei "pastrocchi infami" in quanto il video non è ingrado di dare la realtà della stampa e quindi si deve avere ampia esperienza. Si può anche compensare la perdita di gamma tonale ma è molto difficile se non si è BRAVI.
Il "soft proof" è anche usabile per verificare se molti colori (Gamut Warning) saranno fuori gamma (a video appaiono grigi) passando dallo spazio colore (es. AdobeRGB) al profilo di stampa (ma MOLTO meglio mandare semplici sRGB). Se molti colori diventano grigi, convertire AdobeRGB->sRGB (o AdobeRGB->profilo) con intento Percettivo, se sono pochi usare il Colorimetrico relativo.
Quindi riassumendo, le normali regolazioni "da negativo" (esposizione, contrasto, ombre ecc.) si fanno semplicemente con l'immagine in uno spazio colore standard il più ampio possibile (ProPhotoRGB o AdobeRGB) e già a video si deve stare attenti. Poi se a video (calibrato, almeno per evitare dominanti ma nulla a che vedere come riferimento di stampa) piace, si converte in sRGB e si manda a stampare.
Definitivamente...
Saluti
QUOTE(mirks @ Jan 31 2008, 01:40 PM)

....una risposta se possibile definitiva.
Le correzioni su una foto vanno fatte con la "soft proof" attiva con il profilo della stampante o con quelli forniti dai laboratori oppure bisogna prima effettuare tutte le regolazioni del caso e poi eseguire la prova?
...
Ciao
La correzione eseguita a video con profilo stampante attivo è usata SOLO (SOLO, SOLO, SOLO) se si controlla l'intero ciclo di stampa (ossia te le stampi da solo e anche bene). Serve a compensare eventuali perdite dovute alla conversione CMYK di stampa e ai supporti. Se non si è bravi ma MOLTO bravi (ma DAVVERO BRAVI), si creano dei "pastrocchi infami" in quanto il video non è ingrado di dare la realtà della stampa e quindi si deve avere ampia esperienza. Si può anche compensare la perdita di gamma tonale ma è molto difficile se non si è BRAVI.
Il "soft proof" è anche usabile per verificare se molti colori (Gamut Warning) saranno fuori gamma (a video appaiono grigi) passando dallo spazio colore (es. AdobeRGB) al profilo di stampa (ma MOLTO meglio mandare semplici sRGB). Se molti colori diventano grigi, convertire AdobeRGB->sRGB (o AdobeRGB->profilo) con intento Percettivo, se sono pochi usare il Colorimetrico relativo.
Quindi riassumendo, le normali regolazioni "da negativo" (esposizione, contrasto, ombre ecc.) si fanno semplicemente con l'immagine in uno spazio colore standard il più ampio possibile (ProPhotoRGB o AdobeRGB) e già a video si deve stare attenti. Poi se a video (calibrato, almeno per evitare dominanti ma nulla a che vedere come riferimento di stampa) piace, si converte in sRGB e si manda a stampare.
Definitivamente...
Saluti