QUOTE(twinspak @ Mar 7 2008, 11:14 PM)

Infine, se il file tiff è a 16bit, non posso salvarlo in jpg. Ma perchè? Che senso ha lavorare un tiff a 16 bit, se poi non è possibile salvaro in jpeg a 16 bit, ma lo devo convertire a 8 bit??
Come detto da buzz, il Jpeg supporta solo la codifica a 8bit. Se vuoi mantenere tutti i livelli del 16bit basta salvarlo in Tiff 16bit.
QUOTE(buzz @ Mar 7 2008, 11:28 PM)

Che senso ha avere un file a 16 bit per poi salvarlo riducendone moltissime componenti?
In teoria non ha senso, infatti chi vuole conservare l'immagine con tutte le sue sfumature la lavora a 16 e la conserva a 16, ovviamente non in jpg, che è una versione compressa con perdita, quindi che senso avrebbe conservare in 16 bit un file che perde più del 80% delle sue componenti?
Ciao buzz, permettimi...in effetti non avrebbe senso, però la riduzione a 8bit in genere viene effettuata a fine postproduzione durante la quale ci si è già avvantaggiati di tutte le maggiori informazioni dei 16bit.
Concordo sulla necessità di conservare in archivio la massima qualità possibile con un buon Tiff 16bit, però bisogna anche dire che se la stampa e i monitor (che normalmente sono le destinazioni finali delle immagini) generalmente non sono in grado di rappresentare tutte le sfumature dei 16bit, può avere senso (spesso è obbligatorio per le richieste dei LAB o la pubblicazione Web) estrarre un file a 8bit che garantisca migliore portabilità e massima compatibilità.
Lo stesso discorso può essere fatto con gli spazi colore...avvantaggiarsi di un ampio gamut durante la postproduzione (AdobeRGB o ProPhotoRGB) e convertire a fine lavori in un più ristretto sRGB richiesto dalla maggior parte dei lab e dal web.
Lo stesso occhio umano non è in grado di "visualizzare" più degli 8bit...l'importante è che gli 8bit siano un valore finale e non il valore iniziale da cui iniziare gli interventi (distruttivi) di equalizzazione e ritocco...
Non so se mi sono spiegato bene...
bye.