qualcosa di "personalizzato" si e, beninteso, senza nessuna pretesa d'insegnamento.
Nel mio caso e attualmente possiedo una D300; con essa scatto principalmente in Jpeg e solamente quando ne ho reale necessità, utilizzo il nef. I profili originali dedicati al jpeg della D300 sono ottimi, ma come mia consuetudine, ho preferito personalizzarmeli; al momento ne ho due, uno generico ed uno dedicato al ritratto (in verità sarebbero 3 quelli usati abitualmente, perchè spesso utilizzo anche il profilo d2x mode 2 variando solamente i parametri settabili in macchina).
D300 Custom:
La base di questo profilo è il D2X Mode 2 ed ho scelto di modificarlo in quanto lo ritengo tendenzialmente troppo contrastato, e l'ho fatto con il tipo di curva che allego al 3d (in fondo).
Portrait:
La base di questo profilo sarebbe il D2X Mode 1 (già dedicato al ritratto) ulteriormente aperto nelle basse luci per alleggerire le zone d'ombra che si posso creari neri ritratti.
(anche qui allego lo screen della curva al 3d).
Non utilizzo il D-Lighting.
Non credo sia questa la sede giusta per parlare di tecniche di ripresa, in quanto vedo che questo forum è già ben fornito di guide dedicate. Per cui salterei direttamente al...computer.
Per l'acquisizione delle mie foto, e questo è lo scopo principale di questo mio 3d, utilizzo diverse azioni a seconda delle necessità ed anche del tipo di file che ho utilizzato in ripresa: Nef o Jpeg.
Ve ne posto una per non annoiarvi con le descrizioni...un esempio penso sia più comprensibile.
Quindi per quanto riguarda il Nef, l'azione dedicata che ho creato e che allego ha delle interruzioni ad ogni passaggio che vi spiegheranno, spero bene, la funzione successiva; se avete dei dubbi non esitate a chiedere (per me oramai è un'abitudine utilizzarla e tutto mi sembra facile).
Per il Nef, ho dovuto calibrare Camera Raw con il target della X-Rite ed acquisisco/salvo il file nello spazio colore Pro Photo RGB.
Per completezza allego gli screen della mia configurazione in Photoshop, anche per quanto concerne i profili colore (li trovate sempre in fondo al 3d).
Come potete notare, negli screen è settato solamente l'intento Percettivo, ma questa è una modalità che varia in base all'immagine da stampare; in parole povere, se nella conversione da un profilo ampio come il ProPhoto o l'Adobe si perdono molti colori, è meglio utilizzare l'intento Percettivo, al contrario quello relativo.
Per accorgersene, basta usare l'anteprima di prova con il profilo di output scelto (soft Proof).
Ok, prefersico fermarmi qui per evitare di scrivere inutilmente un fiume di parole, e per darvi il tempo di valutare l'azione che utilizzo per l'acquisizione dei file grezzi: essa è un mix di passaggi atti a bilanciare il colore in un'immagine ed a migliorarne l'impatto visivo.
Ovviamente ho molte altre azioni, ognuna dedicata ad una specifica funzione, ma non è questo l'argomento del 3d (eventualmente e se interessati possiamo discutere anche di quelle).
Già che ci sono, approfitto e quoto un passaggio di manovi (proveniente da un altro 3d), dove ha corretto un mio modo di personalizzare le impostazioni di default di Photoshop;
...cut...
2) La regolazione di taglio a RGB=15,15,15 e RGB=245,245,245 taglia basse e alte luci. E i valori predefiniti di tolleranza sono attorno allo 0,10% (abbastanza). A volte si pensa sia efficace per evitare il famigerato "0" e "255" nelle aree di clipping ma in questo modo tali zone vengono trasferite peggio nelle stampe (i profili di stampa, i profili....). Comunque alcune Agenzie un tempo lo consigliavano pure tale clipping, oggi meno. Se proprio volete usare questi clipping verificate se la tolleranza vi stia bene oppure conviene abbassarla. Attenti che se usate questi valori con i JPEG a 8 bit la tolleranza effettiva diminuisce.
Quindi invece di tutto l'ambaradan indicato sarebbe meglio (per il max risultato) usare Auto Color + una curva di contrasto un poco più a S. Se ci tenete tale curva può essere regolata opportunamente per tagliare (poco) le alte luci.
Però una cosa vantaggiosa c'è usando la regolazione Auto mediante le opzioni sui Levels: si può inserire come livello di regolazione senza duplicare il livello dell'immagine e quindi ri-ottimizzarlo anche successivamente.
2) La regolazione di taglio a RGB=15,15,15 e RGB=245,245,245 taglia basse e alte luci. E i valori predefiniti di tolleranza sono attorno allo 0,10% (abbastanza). A volte si pensa sia efficace per evitare il famigerato "0" e "255" nelle aree di clipping ma in questo modo tali zone vengono trasferite peggio nelle stampe (i profili di stampa, i profili....). Comunque alcune Agenzie un tempo lo consigliavano pure tale clipping, oggi meno. Se proprio volete usare questi clipping verificate se la tolleranza vi stia bene oppure conviene abbassarla. Attenti che se usate questi valori con i JPEG a 8 bit la tolleranza effettiva diminuisce.
Quindi invece di tutto l'ambaradan indicato sarebbe meglio (per il max risultato) usare Auto Color + una curva di contrasto un poco più a S. Se ci tenete tale curva può essere regolata opportunamente per tagliare (poco) le alte luci.
Però una cosa vantaggiosa c'è usando la regolazione Auto mediante le opzioni sui Levels: si può inserire come livello di regolazione senza duplicare il livello dell'immagine e quindi ri-ottimizzarlo anche successivamente.
In pratica, la mia impostazione predefinita tendeva a clippare le alte e basse luci;
@ manovi...
ho capito quello che intendevi e sicuramente proverò le impostazioni che consigli. Cmq, il consiglio di salvare il file con un livello di regolazione, era rivolto al discorso sui Jpeg che stavamo facendo? Perchè non mi risulta sia possibile salvare un Jpeg con livelli di regolazione (almeno io non ci sono riuscito).
Ciao e grazie a tutti.