QUOTE(cucciolo1234 @ Jun 25 2008, 12:01 AM)

... magari per fare una ventina di 40X50, ti devi comperare, una stampante da euri 2000.... delle cartucce da 50 litri per colore, la carta.... Totale della spesa ....."è finito lo stipendio"...
Non volevo entrare nella discussione, perché spesso queste discussioni sono legate al "tifo" per una fazione o l'altra e, in entrambi i casi, è questione di "manico" e applicazione seria e rigorosa; in ogni caso, per me sono due maniere "diverse" di fare b/n, non necessariamente sostitutive una dell'altra, le vedo più come due possibilità alternative di esprimersi.
Se, però, la mettiamo sul piano dei soldi, non ci sto: che ingranditore occorre per fare un buon b/n 40x50? E quanto costa? Ci mettiamo su un fondo di bottiglia o un Componon/Rodagon/Nikon EL come si deve? E quanto costa tutto ciò? E lo mettiamo su un tavolino traballante o su un robusto supporto dedicato? E ce l'abbiamo la stanza in più per tenere in piedi 'sto po' po' di allestimento, con tanto di vasche adatte e spazio per il tutto?
E quante prove/fallimenti occorrono per ottenere un 40x50 degno di essere appeso? E in quanto tempo? E, anche qui, quanto costa quella stampa?
Non so se è chiaro, io il b/n chimico lo stampo, e per forza di cose (spazio e tempo soprattutto, perché devo allestire e disallestire ogni volta) lo faccio poche volte e "devo" limitarmi al 30x40; ho un Durst M600 comprato usatissimo, con Componon 50/4 ed 80/5,6 (ho anche una Mamiya 645...), anch'essi affaroni, e ne sono felice.
Ma se dovessi pensare di comprare (nuovo, se no il paragone non vale!!) un Laborator, o anche solo un 805 o un bel IFF, con una coppia di Componon/Rodagon nuovi (così faccio anche il medio formato) per stampare più grande, non potrei farlo se non con un esborso grandioso e l'occupazione fissa di un grande spazio (il Laborator non si smonta per metterlo sotto il letto...).
Sto cercando di fare cose buone anche con il b/n digitale: le differenze ci sono, ma molto più risibili di quel che pensavo. C'è ancora da fare, ma per praticità non c'è paragone (per me, la riproducibilità ed il controllo dei risultati sono un vantaggio, non un impoverimento...), e per i costi, alla fin fine, mi pare che le differenze vere siano, come per il chimico, una tantum e di valore equivalente (oggi una stampante A3+ si compra per meno di 500€, paragonabili al prezzo di un M600-605 all'epoca, mentre una grande va sopra il migliaio, credo, e siamo sull'805), mentre per i materiali non vedo grandi abissi (un buon foglio A3 inkjet sta da 1,5€ in su, l'inchiostro necessario credo su 0,5-1,5Euro; la carta chimica costa di più, dai 2€ il 30x40 - e io ne butto via di più... - e i chimici molto meno, così raggiungiamo circa l'equilibrio...).
Il problema vero credo sia nell'allestire una postazione di lavoro ragionevolmente buona: il problema non è il PC, ma la qualità del monitor e la sua calibrazione (se no si va a tastoni!...); ma anche qui si può scegliere: attrezzature pro costano diverse migliaia di Euro, ma un Eizo 1931 ne costa meno di 300, e una sonda decente 150. Per il SW, credo che PS sia grande, ma non necessario, almeno quasi mai; e c'è un sacco di programmi ottimi fra 100 e 200Euro.
E' la stessa fatica necessaria per imparare a scegliere e trattare come si deve i nostri negativi...
pareri personali, ovviamente, legati alle mie limitate esperienze...
ciao
Marco V.