al contrario delle volte scorse non mi dilungo sull'introduzione alla foto ma bensì inserisco un piccolo tutorial alla fine del post così chi avrà piacere gli darà un occhiata mentre chi non è interessato non deve per forza scorrere decine di righe per visualizzare l'immagine finale...

COME NASCE LO SCATTO
Come sempre prima di montare il set si è pensato al risultato che si voleva ottenere e, in questo caso, l'idea era quella di realizzare un'immagine descrittiva del prodotto inserita però in un'ambientazione calda composta da pochi elementi così da non distrarre troppo l'attenzione ma allo stesso tempo d'effetto per dare maggior impatto all'immagine finale.
A questo punto abbiamo deciso cosa fare... ora dobbiamo riflettere su "come farlo".
Analizzando il soggetto è chiaro che la sua caratteristica principale è quella di essere un oggetto lucido e, come tale, riflette tutto ciò che lo circonda.
Questo vuol dire che se mettiamo pannelli riflettenti per schiarire determinate zone questi verranno per forza di cosa riflessi sul soggetto facendogli perdere la "pulizia formale" con cui di solito vediamo ritratte le bottiglie. Allo stesso tempo però abbiamo detto che la nostra immagine era di tipo "descrittivo" e quindi il fatto di mettere in evidenza le varie parti del soggetto doveva essere scontata.
Alla fine di questa analisi ho optato quindi per la tecnica del "Multiscatto" ovvero più foto dello stesso soggetto in cui vengono messi in evidenza determinati dettagli e poi montati insieme per arrivare al file finale.
Da questo si deduce che fotocamera e soggetto non dovranno essere mossi durante la fase di scatto e quindi cavalletto e scatto remoto risultano indispensabili.
Si inizia montando il nostro set che era così composto:
- luce a destra diffusa da carta da lucido
- due pannelli di polistirolo posizionati tra luce e diffusore in modo da avere un fascio di luce più stretto che definisce appunto il riflesso di destra sulla bottiglia
- lastra di alluminio a sinistra leggermente dietro al soggetto ed inclinata in modo da ottenere un controluce (riflesso di sinistra che scorre lungo tutta la bottiglia)
- mensola di legno appoggiata sul tavolo con dei contrappesi fuori dal campo inquadrato in modo da renderla stabile e non far cadere tutto
- flash SB-600 appoggiato per terra e rivolto verso il muro. Questo resterà spento per tutta la fase di shotting tranne per l'ultimo scatto come vedremo più avanti.
Una volta montato il set si scatta la nostra foto "base" ovvero quella su cui si incolleranno tutte le foto successive che andranno a comporre la nostra immagine finale.
Di seguito la foto base.
Come si può vedere i riflessi laterali sono corretti ma ci sono troppe zone in ombra.

Si aggiunge quindi un pannello riflettente posizionato in modo da dirigere la luce sulla capsula.
Ecco che questa prende "vita" però come descritto all'inizio si è creato anche un brutto riflesso sul vetro (zona di sinistra). Questo non è un problema perchè da questo scatto recupereremo solo la capsula.

Spostiamo il pannello e facciamo dirigere la luce sulla targhetta.
Stesso discorso di prima: brutti riflessi sul vetro ma a noi non interessa, l'importante è che adesso la targhetta abbia un gioco di luci/ombre così da renderla più "materica".

Spostiamo ancora il pannello in modo da dirigere la luce sulle scritte.
Ora anche questa zona è messa in risalto.

Per l'ultimo scatto, quello dedicato all'ambientazione, spegniamo la luce principale ed accendiamo il flash che avevamo appoggiato sul pavimento.
Sul flash è stata montata una gelatina rossa autocostruita così da ottenere quell'atmosfera calda che stavamo cercando. Posizionando il flash per terra con la parabola rivolta verso il muro è stato possibile ottenere anche quell'effetto di caduta di luce sui bordi superiori e si è messa in risalto la trama del muro stesso.
La foto risulterà come quella mostrata di seguito.

Una volta completati gli scatti si passa alla post-produzione.
Si montano sull'immagine base tutti gli scatti successivi e, grazie alle maschere di livello, si renderanno visibili solo le zone che ci interessano.
Una volta che abbiamo finito il montaggio si passa alle solite correzioni come l'eliminazione di polvere, correzioni cromatiche, luminosità e contrasto il tutto sia in maniera globale che, se necessario, con interventi selettivi solo su determinate aree della foto.
Questa fase non ha un "iter" forzato da seguire ma bensi dipende tutto dall'approccio che abbiamo verso il software di fotoritocco e dai nostri gusti personali.
Siamo arrivati alla fine...
Grazie dell'attenzione
Carlo