domenica pomeriggio appena dopo il pranzo
era da un po' che non avevo tempo per mettere mano all' attrezzatura e vedendo il mio zaino li' nell'angolo mi prende la pazza voglia di ripassare le mani sulle curve della mia attrezzatura
apro lo zaino tiro fuori le macchine gli obiettivi tolgo i tappi e me ne esco sul terrazzo per fare 2 scatti
dal balcone vedo il mare e il cielo e' blu solcato da qualche nuvola di bianca panna
faccio 2 scatti insignificanti mentre una strana voglia si impadronisce di me
"oggi non hai tempo " mi dico da solo e rientro
prendo le pile cariche le infilo nella f100 che ha gia' il 24 innestato
riesco sul balcone e mi ridico da solo "oggi non hai tempo" ma intanto il pensiero corre alla ultramax e alla tri-x nell'armadietto
una forza strana si impadronisce di me
come in trance ripongo tutto nello zaino prendo 2 rulli e li infilo dentro poi controllo che nella parte superiore ci sia la borsa piccola
metto lo zaino in spalla prendo le chiavi e alle mie spalle una voce oggi quantomai fastidiosa
"dove te ne vai?"
"a fare foto"
"a chi?!
"al mondo fuori" biascico lentamente senza essere sicuro nemmeno io di cosa stessi facendo
fuori l'aria e' fresca e il sole caldo
5 minuti e sono sulla costa
apro lo zaino e tiro fuori la digitale poi mi fermo
ripongo dentro la D80 prendo la f100 e i rullini
carico la ultramax e metto la tri-x in tasca
per questa volta lo zaino rimane in macchina
in tasca mi terranno compagnia il 50 1,4 il 35 e l'85
piazzo il cavalletto le onde si infrangono sugli scogli
monto il pola sul 24 regolo la macchina autoscatto a 10 secondi e premo il pulsante
penso siano stati i 10 sec piu' lunghi della mia vita poi il suono delo specchio e dell'otturatore mi riportano alla realta' ed e' stato come un risveglio dopo un lungo sonno
faccio 4-5 scatti poi via il treppiede macchina al collo ed esaurisco il rullo tra un gabbiano e dei bhimbi che giocano tra loro
ora di mettere su la tri-x si cambia location
percorro 10 km e sono in centro citta'
tra persone che passeggiano ambulanti nelle loro bancarelle un paio di artisti di strada quasi faccio fatica a finire il secondo rullo
oggi le pellicole sono andate dal fotografo (spero visto che ce le doveva portare mia moglie che non si e' risparmiata una ramanzina al ritorno sul fatto che "hai la digitale a che ti serve sprecare i soldi in rullini?") nel fine settimana saro' di nuovo a casa coi negativi da scansionare e l'attesa si fara' sentire
cerco di non pensarci ma un'altra emozione mi assale
possiamo chiamarla soddisfazione?
no penso troppo riduttivo
e' una emozione leggera ma forte nello stesso tempo che parte dal cuore e pervade tutto il corpo fin nelle piu' profonde membra e nei meandri piu' reconditi della mente
non e' facile trovarle una denominazione
forse ci sono!
sara'mica........Amore per la fotografia?
scusate se vi ho annoiato
Enrico

beh, a questo punto aspettiamo anche noi trepidanti le foto in street...
simone

Enrico, questo tuo breve racconto mi ha appassionato. Dovresti fare lo scrittore. Da come hai descritto il tuo pomeriggio domenicale, mi è sembrato per un attimo di essere davanti ad uno schermo e vedere la scena.

Quell'attacco di passione irrefrenabile è simile a quanto mi è successo qualche mese fa dopo anni di oblio e qualche scatto con la compatta digitale. Avevo perso il piacere di fotografare. Un viaggio in Germania per lavoro mi ha per così dire illuminato. Entrato in un Media-Markt esco dopo 10 minuti con una D3000 e comincio a scattare. Era fine Maggio.
La passione mi ha travolto di nuovo e da circa un mese ho preso una D90, che più si avvicina alle reflex a pellicola con le quali ero abituato a scattare.

La passione per la fotografia si può affievolire in certi momenti della vita, per poi ripresentarsi più forte che mai.

Ed è giusto che sia così... le vere e sane passioni non possono morire.

Saluti

Carlo